ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

ricerca sulla bicicletta

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20 metri di distanza per tornare a correre in bicicletta senza timore di contagio

Venti metri di separazione. È questa la distanza di sicurezza da tenere, se si pedala in gruppo, non letteralmente a ruota, ma lungo la stessa traiettoria, se si vuole evitare il rischio di essere colpiti dalla nuvola di particelle di saliva provenienti da starnuti, tosse o respiri accelerati del ciclista che pedala davanti a noi. Quando torneremo a fare sport con la bicicletta, ricordiamocene. La distanza di 20 metri, 10 se si pedala lentamente, è il risultato di una ricerca (in realtà un “white paper”, una proposta di linee guida non ancora convalidate da studiosi valutatori) inizialmente focalizzata sul running che è stata condotta mediante simulazioni, senza considerare variabili ambientali come umidità relativa, forza e direzione del vento, corporatura dello sportivo…

Campagna sulla Sicurezza Stradale in bicicletta: perché ai social (e a me) non è piaciuto il video

Una campagna sulla sicurezza stradale in bicicletta è necessaria e sensata. I ciclisti morti per strada, nel 2017 sono stati 254 su un totale di 17.521 incidenti stradali che hanno coinvolto ciclisti, la maggior parte verificatisi su strade urbane. Nel 2016 erano stati stati 275, i feriti 16.413, il numero delle biciclette coinvolte 17.394 (dati ACI). Le bici interessate a incidenti nei Grandi Comuni (Roma, Milano, Torino, Trieste, Genova, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania, Messina) sono state 2.842. Per Roma si parla di 249 biciclette, 6 morti e 235 feriti; Milano conta 1.027 bici, 5 morti e 978 feriti. Un foglio xls dell’ACI che approfondisce il tema rivela altri dati: 7.260 biciclette sono state coinvolte in incidenti sui rettilinei 3.616 in corrispondenza…

La prima bicicletta della storia: l’inventore, la draisina e il vulcano

Chi ha inventato la bicicletta? Perché si è chiamata Draisina la prima bicicletta della storia? In materia di invenzione e storia della bicicletta, non avevo mai dato troppo credito alla storiella del vulcano Tambora, in Indonesia, che nella primavera del 1815 avrebbe inondato i raccolti di ceneri, originando una piccola Era Glaciale. Della forte carestia di avena che ne originò, indispensabile combustibile per le carrozze a cavallo, doveva probabilmente essere consapevole un tale barone Karl Drais, di stanza in quegli anni a Mannheim. Di formazione forestale e di vocazione inventore, il barone pensò che fosse necessario concepire un nuovo calesse, che consumasse meno biada. Così inventò la prima bicicletta della storia, la Draisina, che da lui prese appunto il nome. La storiella…

Una favola sulla bicicletta per i piccoli ciclisti di domani

Come si racconta la storia della bicicletta ai bambini? Forse con una filastrocca? Facendo una ricerca? E’ fresco di stampa il libro a schede, per bambini, pubblicato da Errata Ɔorrige, realizzato in collaborazione con Strider Italia e Bosch eBike Systems i cui introiti sosterranno Gold for Kids, il progetto a favore dell’oncologia pediatrica della Fondazione Umberto Veronesi. L’idea è raccontare la storia della bicicletta per bambini della scuola primaria con il pretesto che la protagonista Giulia vorrebbe andare in bicicletta, ma è ancora troppo piccola per farlo. Il libro è fatto a schede: mentre il bambino ascolta la storia impressa su un lato, può osservare il disegno sul retro. Scritto e illustrato da Lea Glarey e Marta Lanfranco, Giulia e la bici…

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