Meraviglia naturale o portale per il regno delle fate? La magica leggenda della Morgia

Vi raccontiamo oggi una leggenda particolare italiana, quella della Morgia, di cui si dica sia un portale per il regno delle fate

L’Italia è un luogo, come sappiamo, dal turismo fiorente, che davvero tutto il mondo ci invidia, per un insieme di bellezze artistiche, naturali, paesaggistiche, culturali, culinarie, e molto altro ancora, unico nel suo genere. Da ogni angolo del globo si arriva per perdersi in atmosfere magiche e per certi versi lontane dal tempo.

La leggenda della Morgia
Paesaggi d’Abruzzo, territori storici e suggestivi, luogo anche di miti e di leggende – Ladradibiciclette.it

Non stupisce che, al di fuori dei circuiti turistici tradizionalmente più battuti, ci sia ancora un patrimonio di miti e leggende che vengono tramandati da secoli e che non tutti conoscono. In particolare, oggi vi parleremo della leggenda della Morgia, una storia molto particolare che vede come proprio scenario l’Abruzzo e le sue montagne.

La Morgia in Abruzzo, che cos’è: il mito che parte dai tempi di Sansone

Nello specifico, innanzitutto, la Morgia è un pezzo di roccia dalla forma particolare, ubicato nei pressi di Gessopalena, paesino tra le montagne in provincia di Chieti.

La Morgia in Abruzzo, nascita ai tempi di Sansone
Una semplice roccia, o forse molto di più: ecco cos’è la Morgia – Ladradibiciclette.it

La popolazione locale chiama questo pezzo di roccia anche “il leone”, visto che la forma richiamerebbe per l’appunto il re della savana. L’inizio della leggenda della Morgia narra che la sua nascita si debba nientemeno che all’eroe biblico Sansone, che si dice l’abbia staccata dalle montagne circostanti e portata con un solo passo da Palena a Gessopalena. Lasciando quindi ai piedi del masso una sua enorme impronta e dando origine al vicino fiume Aventino…espletando i suoi bisogni fisiologici.

In realtà, si tratta di un pezzo di roccia rotolato a valle nelle ere preistoriche, dopo essersi staccato dal complesso della Majella. Le leggende si mischiano però alla storia del luogo e proseguono ancora oggi. Con i materiali da costruzione utilizzati nei secoli e tratti dalla roccia, nacque un paesino, nominato Pesco Rottico, che venne però abbandonato dopo la peste del XIV secolo.

Nel frattempo, si dice che fosse sorta sul luogo un’abbazia, con i monaci però costretti, in precedenza, ad abbandonarla per i cattivi rapporti con i concittadini. Da allora, pare che si aggirino sul luogo fantasmi notturni: sarebbero le anime dei monaci che cercano dimora. Infine, la leggenda più recente, sviluppata dopo il Medioevo, riferisce che la Morgia sia anche un portale per l’ingresso nel mondo delle fate. Una sorta di moderno ‘Stargate’. Sarà vero?

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