Viste le sue illustrazioni così destrutturate e spigolose, il mento puntuto, i colli alti e sottili, le schiene curve sui manubri dei suoi ciclisti, Riccardo Guasco me lo ero immaginato affine alle sue creature. Invece, al piano nobile del palazzo del Touring Club, a Milano, dove è stata presentata oggi la mostra Veni Vidi Bici! Riccardo Guasco e l’arte di illustrare la bicicletta, mi ritrovo al cospetto di un quarantaduenne simpatico, con il viso rotondo e la barba, la fronte alta e la montatura degli occhiali bianca, che mi dice, a sorpresa, di non voler fare la fine di Zingaretti con Montalbano: “non voglio essere identificato solo con ciclisti e biciclette!” Eppure, le biciclette hanno regalato a Riccardo Guasco chiara…