ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

A Milano lo spazio creativo di ciclisti e designer che portano acqua in Africa

A Milano, il punto di incontro tra designer e ciclisti è un piccolo spazio creativo nel cuore di Chinatown, in via Giordano Bruno. SO che sta per Studio Officina è nato una decina di anni fa dalla volontà della set designer Anna Casiraghi, dell’interior designer e ciclomeccanico Riccardo Albani e dell’architetto Emiliano Zanni, come spazio dalla doppia anima: che accogliesse progetti, computer, coworking, ma anche i telaisti e meccanici di Casbah Ciclo Club. Nel giugno del 2018, consolidata l’anima e le passioni, lo spazio si evolve in un’associazione aperta al quartiere, con un calendario di concerti, workshop di ciclomeccanica, presentazioni ed eventi creativi che non disdegnano azioni di solidarietà.

Water for a mission: portiamo acqua in Africa

L’ultimo di questi progetti, in collaborazione con IRD Squadre Corse, porta il nome di Ride with a mission, legato alla startup italiana Wami, Water with a mission. Creata nel 2016 da Michele Fenoglio, Wami costruisce progetti idrici, acquedotti e pozzi, in Senegal, Etiopia e Tanzania per portare acqua corrente dove non c’è. Per finanziare le costruzioni, Wami imbottiglia acqua proveniente da una fonte nelle Alpi Marittime, non lontano da Cuneo, venduta a € 1,20 a bottiglia attraverso Carrefour, Bio c’ Bon e alcuni ristoranti a Milano, Bologna, Torino e Firenze. “Sappiamo quante bottiglie servono per costruire acquedotti e portare acqua alle famiglie”, afferma Fenoglio. Da qui il claim, basato su un calcolo reale, di 100 litri donati per ogni bottiglia d’acqua acquistata in Italia. Le bottiglie riportano un codice univoco alfanumerico che, inserito nel sito di Wami, fornisce l’identità della famiglia che si sta contribuendo a dissetare.

Bottiglie di acqua Wami, water with a mission
Bottiglie Wami, water with a mission

Bicicletta solidale

A Spazio Officina il progetto Wami è piaciuto. Tanto da aver concepito SO Ride with a mission, una competizione virtuale tra 10 ciclisti, uomini e donne.  La gara spinge i ciclisti a raccogliere fondi sulla piattaforma della Rete del Dono. Fondi che andranno a portare acqua potabile a scuole in Senegal e alla Fondazione Acra. Un calendario di appuntamenti, fino ad aprile, nello Spazio Officina, racconterà questo ed altri progetti. Tra questi, il lancio, a gennaio, del documentario Voglio una ruota su donne e biciclette girato da Antonella Bianco, e una “call for artist” per manufatti creativi su oggetti di natura ciclistica ispirata ai materiali e ai colori del Senegal. I vincitori, scelti tra surface e pattern designer, avranno accesso gratuito a workshop tenuti da professionisti.

Caschi personalizzati

Sempre nell’ambito delle attività solidati di SO, il writer Cento Canesio di Treviso terrà un workshop sulla personalizzazione grafica dei caschi da bicicletta. Serena Confalonieri insegnerà a lavorare la ceramica e Silvia Stella Osella lavorerà sui pattern di tessuto. La quota d’inscrizione, anche qui in chiave di solidarietà, sarà devoluta alla raccolta fondi. “Vogliamo che la donazione sia vissuta come un’azione attiva, non passiva, e che passi dalla manualità”, mi ha detto Anna Casiraghi, “del resto, l’attività manuale della ciclofficina è la nostra anima”.

In viaggio per il Senegal

Con Matteo Zazzera di IRD Squadra Corse, Anna si accinge a partire in febbraio per il Senegal: “attaccheremo le pompe ai pozzi che danno acqua alle scuole e porteremo biciclette da regalare: robuste, tipo MTB, adatte al trasporto di acqua. Terremo anche un corso di ciclomeccanica”. La bicicletta, in queste savane africane, come ho scritto per World Bicycle Relief, cambia la vita. L’acqua ancora di più.

 

 

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