ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

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Women in cycling, per un ciclismo dalla parte delle donne

Dove sono finite le donne? Quanto robusto è il nostro rapporto con la bicicletta? Quanto lavoro c’è ancora da fare perché le buone pratiche di inclusione, diversity ed empowerment siano adottate nell’industria della bicicletta e del cicloturismo, nello sport, nelle organizzazioni e negli enti pubblici? Con l’obiettivo di creare opportunità di networking per le donne, promuovere politiche di inclusività e combattere la cattiva pratica di panel di soli esperti uomini, nasce l’inizitiva Women in cycling, un’idea congiunta di Cycling Industries Europe, European Cyclists’ Federation, Velokonzept, Mobycon e CONEBI. Una piattaforma di scambio per le donne della bicicletta Supportata dal sito Women in cycling e dall’omonimo gruppo LinkedIn, l’iniziativa mira a dare alle donne coinvolte nei vari settori della bicicletta una…

Il Mont Ventoux chiude al traffico motorizzato a favore dei ciclisti

Il Mont Ventoux chiude al traffico motorizzato, per lavori, fino alla primavera del 2021. E si prepara a fare da scenario, con un doppio passaggio, all’undicesima tappa del 108° Tour de France, il 7 luglio 2021, tra Sorgues e Malaucène (vedi video sotto). È una buona notizia per la vetta che riceve 700.000 visitatori l’anno di cui 120.000 ciclisti tutelata, dall’estate del 2020, come Parco Naturale Regionale. Il sito della salita ciclistica più iconica della Provenza, composto dall’Osservatorio, in realtà una vecchia stazione radar militare, e pochi altri fabbricati, è attualmente inagibile per lavori che intendono attuare misure di protezione dell’ambiente naturale e di regolazione, in chiave di maggiore sicurezza, dei flussi di traffico. Ancora più positiva è la notizia…

Abbigliamento ciclistico femminile: se i fiori fossero il nuovo nero?

In tema di abbigliamento per il ciclismo da donna, Rapha ha annunciato la sua nuova collaborazione con il brand Outdoor Voices. Si tratta di completini tecnici e per il tempo libero, all’insegna del casual sportswear. Già al BRNday 2019 di Bologna, l’evento sulle novità del comparto bicicletta organizzato da BRN Bike Parts, cercando completi per la bici da corsa e maglie da ciclista, mi ero imbattuta in una moltitudine di rose. Pendevano sotto forma di completi e maglie da ciclismo donna nello stand del brand veronese Alé Cycling con motivi di rose rosse e verde-turchese. Sembravamo rose selvatiche, cespugliose e rampicanti, o canine come quelle viste durante la Feste delle rose, nella valle del Dadés, in Marocco. E’ stato un…

20 metri di distanza per tornare a correre in bicicletta senza timore di contagio

Venti metri di separazione. È questa la distanza di sicurezza da tenere, se si pedala in gruppo, non letteralmente a ruota, ma lungo la stessa traiettoria, se si vuole evitare il rischio di essere colpiti dalla nuvola di particelle di saliva provenienti da starnuti, tosse o respiri accelerati del ciclista che pedala davanti a noi. Quando torneremo a fare sport con la bicicletta, ricordiamocene. La distanza di 20 metri, 10 se si pedala lentamente, è il risultato di una ricerca (in realtà un “white paper”, una proposta di linee guida non ancora convalidate da studiosi valutatori) inizialmente focalizzata sul running che è stata condotta mediante simulazioni, senza considerare variabili ambientali come umidità relativa, forza e direzione del vento, corporatura dello sportivo…

Coronavirus e bicicletta: come rafforzare il sistema immunitario

In una Milano in cui, come in una certa Londra elisabettiana narrata da Shakespeare, sono stati chiusi i teatri, le scuole, le balere e quant’altro di collettivo si possa immaginare, noi ciclisti, per contrastare il Coronavirus, vorremmo andare in bicicletta convinti del potere salvifico dello sport fatto all’aria aperta (anche memori dei bei momenti passati, come quelli sulla greenway Pirinexus, in Catalogna, nella foto di copertina). Le ultime disposizioni varate dal Governo il 20 marzo vietano lo sport all’aria aperta, anche se effettuato a distanza di un metro gli uni dagli altri: è consentita l’attività motoria solo nei pressi della propria abitazione, entro i 200 metri da casa. Intorno all’isolato… Coronavirus: la bicicletta rafforza il sistema immunitario, ma… Pensare che British…

Chi è Angelo Furlan, la star dell’indoor cycling in diretta Facebook

Su facebook, in materia di ciclismo amatoriale, sta nascendo una stella. Tre volte alla settimana, alle 18, sulla pagina AngeloFurlan360, c’è un coach 42enne, professionista per 14 anni, ex “bambino grasso e timido”, che per 55 minuti conduce, in diretta video, una sessione di allenamento sui rulli, con tanto di musica ed esplosione di commenti e like. Per il video del 17 marzo che ho seguito, 5.669 visualizzazioni e 541 mi piace. Non male per Angelo Furlan, istruttore nazionale FCI che fa parte del collegio docenti del Centro Studio della Federazione il cui motto, mutuato da Einstein, è: un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni. Al coaching, dopo aver smesso con il team BMX…

Il cicloturismo ai tempi del Coronavirus: come comunicare

L’industria del turismo vale in Italia il 13% del PIL e coinvolge 2 milioni di lavoratori. Il cicloturismo, secondo gli ultimi dati Isnart Legambiente 2019, pesa 7,6 miliardi (vedi, su questo blog, l’articolo Quanto vale il cicloturismo in Italia?). In tempi di totale incertezza, tra contagi, misure di quarantena, panico e tentativi di sdrammatizzazione, l’impatto del Coronavirus sul comparto già poco sostenuto del cicloturismo può essere massiccio. Nel cicloturismo, settore che tradizionalmente rinasce a primavera, i numeri non sono ancora a fuoco. E’ comunque chiaro che, con la stagione pasquale e dei ponti di aprile-maggio persa, la criticità si sia spostata sull’assenza di prenotazione estive e autunnali. La crisi nel settore del turismo e cicloturismo Cifre su annullamenti di viaggi…

Parigi festeggia l’8 marzo con il 1° documentario sul ciclismo femminile

Bastano 20 minuti per raccontare il ciclismo femminile? Il primo documentario sulla bicicletta da corsa al femminile, Velocia, viene presentato il 7 marzo, un giorno prima della festa della donna, alla fiera Vélo in Paris del 6-8 marzo 2020, al Parc Floral di Parigi. Girato dalla giornalista sportiva e mountain biker Lucy Paltz per LIV Francia e filmato da Daniel Rosso di Droz Photo, il documentario (qui di seguito il trailer) afferma che il ciclismo femminile “è una storia d’amore, una passione che muove le montagne; una lotta contro il tempo, le altre, sé stesse, i propri limiti. Una storia di vittorie e fallimenti, ferite e frustrazioni, di grandi gioie e piccoli momenti, di condivisione e scoperta: la storia delle…

Rapha annuncia per il 2021 la sua prima collezione da mountain bike

Con una lettera del suo fondatore e amministratore delegato Simon Mottram sul sito, Rapha ha annunciato che nel 2021 lancerà la sua prima collezione per mountain bike. Lo farà per “poter avere un posto legittimo” in ognuna delle tribù dell’articolato mondo della bicicletta, aprendo una sede in una non definita mecca della mtb, per rafforzare la sua presenza in quel settore. Dopo aver consolidato la sua presenza nel mondo dell’abbigliamento e degli accessori per la bici da strada e aver iniziato una collaborazione con la squadra professionista EF Pro Cycling, Rapha fa dunque capolino nel mondo dei ciclisti di montagna. Ma non è questa l’unica novità della lettera aperta di Mottram. Rapha: le novità della collezione 2020 e 2021 A…

Ritorno a Goldeneye, in Giamaica, dove è nato il mito stellare di 007

Non beveva Martini secco. Non anteponeva il cognome al nome. Non aveva mai visto Ursula Andress spuntare, in bikini e coltello, dalle acque di Ocho Rios. Della Giamaica, isola delle Grandi Antille grande meno della metà della Sardegna, osservava gli uccelli piuttosto che gli shaker ai bar. A dispetto del mito, il vero James Bond, l’uomo che ispirò Ian Fleming nella scelta del nome di 007, era un semplice ornitologo di Filadelfia, autore, nel 1936, del volume Birds of The West Indies. Inviato dell’agenzia di stampa Reuters, comandante a servizio del British Naval Intelligence, Fleming era un birdwatcher dilettante. La Giamaica delle cascate nella giungla e delle piantagioni di caffè dove arrivò per la prima volta nel 1942 ben si…

Nel nuovo volume Donne in bicicletta, le cicliste dimenticate dalla Storia

Nel grande scantinato della memoria giacciono storie trascurate, oscurate o semplicemente dimenticate. Una di queste è la storia del ciclismo femminile in Italia. A svelarla, dopo 3 anni di interviste, ricerche e letture di ritagli di giornali, arriva, a fine febbraio in libreria, il volume di Ediciclo Donne in bicicletta. Una finestra sulla storia del ciclismo femminile in Italia,della storica dello sport Antonella Stelitano. Un volume di 470 pagine in cui viene anche raccontata la genesi del blog Ladra di biciclette. Trevigiana classe 1964, paladina del diritto allo sport, autrice di una tesi sul Comitato Olimpico Internazionale e sullo sport, giocatrice di pallavolo e già dirigente CONI e Federvolley, è membro della Società Italiana di Storia dello Sport e del…

90 grammi di femminilità: storia della gonna in bicicletta

Si può andare in bicicletta con la gonna? Cosa indossare sotto la gonna in bici? Quale rapporto esiste tra moda, sport, cultura della bicicletta ed emancipazione femminile? Come evitare l’effetto mongolfiera dell’abito bianco di Marilyn Monroe sollevato in aria nella famosa scena di Quando la moglie è in vacanza? Esistono gonne per donne cicliste? La mostra dell’aprile del 2019 al Victoria & Albert Museum di Londra su Mary Quant, con l’#WeWantQuant e 200 pezzi provenienti dal guardaroba personale della stilista e dagli armadi vintage di mezza Inghilterra, mi fornisce il pretesto per raccontarvi una breve storia della gonna e del suo impossibile poi possibile rapporto con la bicicletta. In origine, era stata la femminista francese Hubertine Auclert, alla fine del…

50 anni dallo Sbarco: l’insospettata relazione tra Luna e bicicletta

Arriva la Luna sopra la piscina Cozzi a Milano e scopro che è colpa della bicicletta, oltre che dei 50 anni trascorsi dallo Sbarco. Nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 luglio 1969 Neil Amstrong mise piede sulla Luna. Quel primo uomo nel Mare della Tranquillità lasciò una traccia indelebile nella memoria di chi c’era. Io c’ero: ero piccola e lo schermo della tv, in bianco e nero, mi sembrò pauroso ed enorme. Così come gigantesca pare la Luna approdata sulla Terra a Milano. Anzi sull’acqua. Dal 15 al 23 giugno, arriva alla Piscina Cozzi, sospesa sul filo dell’acqua, la grandiosa installazione Museum of the Moon dell’artista inglese Luke Jerram. La grande Luna nasce pedalando sull’Avon Il legame con la bicicletta…

Brussels: storia della maglia gialla alla vigilia della partenza del Tour de France

Cinquanta anni dopo lo sbarco sulla Luna e la prima vittoria al Tour di Eddy Merckx, nel mese in cui la maglia gialla compie 100 anni, il 106° Tour de France parte il 6 luglio da Bruxelles. Ed è già festa. Nel nome del ciclismo, del colore della birra, della maglia e delle patatine fritte. Una gigantesca maglia gialla pende in piazza De Brouckère, davanti alla Maison du Tour, il centro informazioni sul Grand Départ. Un’installazione di biciclette gialle riciclate, incastrate ad arte a formare un arco sulla spianata di Mont des Arts, è stata montata dagli artisti Xavier Mineur, Kevin Alflants, Olivier Zanotti e Thibaut de Querini, a pochi passi dal sito della grande partenza, invito a entrare nel…

Ruby Isaac, la bimba ciclista che sorride alla sua prima salita alpina

La più piccola ciclista che conosco si chiama Ruby Isaac. Undici anni, nata il 30 aprile del 2008, sotto il tenace segno del Toro, vive nel Northamptonshire, nelle Midlands Orientali, in Inghilterra, dove le colline sono modeste e le case in pietra. Minuscola e tonica, con gli occhi blu da gatto che si accendono di luce intensa ogni volta che si parla di pasta o bicicletta, Ruby l’ho incontrata stamane all’Upcycle Bike Café di Milano. Davanti a un bicchiere di acqua naturale, abbiamo fatto due chiacchiere. Compita e dritta sullo sgabello senza spalliera dove l’avevamo accomodata, ha risposto alle domande senza esitare, senza mai smettere di sorridere. Santini e World Bicycle Relief portano Ruby Isaac in Italia Luminosa e determinata…

Fuorisalone 2019: la prima e l’ultima bicicletta

Ci saranno tre biciclette celebri alla 13° edizione di Biciclette Ritrovate, il 10 e l’11 aprile, durante il Fuorisalone. Sotto il glicine fiorito, nel cortile dello storico negozio di biciclette della famiglia Rossignoli a Milano, viene esposta un’eccezionale Draisina fabbricata nel corso del 1800 in Lombardia. Un manufatto particolare: la sua sella poggia su una balestra molleggiata invece che sulla trave tra le due ruote, come era nel modello originale. Splendidamente fabbricato dal punto di vista dell’artigianalità, il mezzo costituisce una prima evoluzione rispetto alla Draisina creata nel 1817 dal barone-inventore Karl Drais, a Mannheim, di cui vi ho raccontato nell’articolo La prima bicicletta della Storia. Sarà questa la prima bicicletta costruita in Italia? L’affascinante quesito rimane aperto. E’ senz’altro una…

Gravel: come non avere paura delle strade bianche

Chi ha paura delle strade bianche? Quelle strade che in bicicletta celano insidie che l’asfalto ha quasi cancellato. Quelle dove le ruote, scrive Marco Pastonesi nel suo ultimo La leggenda delle strade bianche, Ediciclo 2017, “guizzano e svirgolano, slittano e scivolano, sfuggono e scappano”. Quei percorsi “di terra, ghiaia, ghiaino, sassi, sassetti, sassolini, sassacci, argilla e fango” dove le biciclette slittano, galleggiano e sculettano. Le strade del ciclismo nascono bianche “In Francia e Svizzera”, leggo dal bel libro di Pastonesi, “si comincia ad asfaltare nella prima metà dell’Ottocento; in Italia nella seconda”. Le prime a rivestirsi di bitume furono le vie ad interesse commerciale e tra i grandi valichi. Lo conferma La storia dell’asfalto di Gian Luca Lapini. All’inizio, non…

La bici ci fa felici: 10 motivi per pedalare anche d’inverno

La bici ci fa stare bene e felici? Quali sono i benefici dell’andare in bicicletta? Ho sempre creduto che il benessere dato dall’attività fisica sia più forte della malinconia, di quel winter blues che ci prende, d’inverno, quando è buio e fa freddo. Arriva una ricerca dell’Università di Rotterdam, svolta dai prof Jolly Masih e Willem Verbeke, a rassicurarmi sui benefici del pedalare in una giornata particolarmente grigia. Pedalare fa bene: l’andare in bici riduce gli effetti della depressione sia in chi ne soffre da sole 2 settimane sia nei depressi cronici, affetti dalla malattia da almeno 2 anni. Un risultato cui contribuiscono le citochine antinfiammatorie, le proteine portatrici dei messaggi che collegano cervello, corpo e comportamento. A proposito di…

In bici diventiamo tutti uguali. Anche allo stadio. Ma non in Arabia Saudita

L’ondata polemica che ha travolto il calcio, dopo la scelta di far giocare il 16 gennaio, a Gedda, in Arabia Saudita, la finale della Supercoppa italiana tra Juventus e Milan, mi induce a fare una riflessione sulla condizione della donna in quel Paese e la sua relazione con la bicicletta. I fatti dicono che la partita, frutto di una offerta commerciale rivelatasi più interessante di quelle pervenute da Doha, Cina e Toronto, si giocherà in uno stadio di oltre 62.000 spettatori di capienza dove le donne potranno accedere solo in alcuni settori riservati alle famiglie, ovvero solo se accompagnate da un uomo: padre, marito, fratello. I posti migliori sono ovviamente riservati agli uomini. Una limitazione che sembra assurda, ma che,…

Come allenare la respirazione ed essere anche un po’ delfini in bicicletta

Alla prossima uscita in bici, prendetevi il tempo di ascoltarlo. Il respiro in bicicletta è come un termometro. Una cartina tornasole. Come sto? Come è il ritmo? Come si comportano i miei muscoli? Come si comporta il sistema cardiovascolare? Che suono ha il mio respiro? Quanta fatica sto facendo a respirare? Come fare fiato in bicicletta? In uno sport di durata come il ciclismo, la respirazione è considerata una funzione automatica e naturalmente “convulsa”. Potrebbe invece diventare una risorsa. La buona notizia è che anche il respiro può essere allenato e la durata dell’apnea prolungata. Ogni nostro respiro è un battito di vita. Non solo perché abbiamo bisogno di respirare, ma perché l’aria ci mette in comunicazione con il mondo. Inspiriamo ed espiriamo…

Piccola storia della bicicletta e del perché sono grata alla ruota

“Si può pedalare su biciclette con ruote quadrate?”. Il quesito, titolo del primo problema allo scritto di matematica della maturità scientifica del 2017, era su tutte le news. Non so cosa ne abbiano pensato i maturandi, ma per me, pur ammantata di equazioni e sistemi complessi, che si parli di fisica della bici, di ruote grandi o quadrate, e della storia della bicicletta è un bene. Le ruote quadrate esistono. È dimostrato al Momath Museum of Mathematics di Manhattan. Una sala del museo, “the coolest thing that ever happened to math”, esibisce una pedana il cui profilo soddisfa alcuni precisi requisiti di “curva catenaria”, una gobba meno appuntita della parabola, su cui di recente ci è salito anche Jeremy Irons…

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