Le vendite di biciclette a pedalata assistita volano, a fine 2020, a un +20%, registrando 40mila unità in più, secondo Confindustria Ancma. Il dato era già nell’aria. Il 30% degli Italiani, in fase post emergenza Covid, si sono dichiarati interessati all’acquisto di una bicicletta elettrica contro una media europea del 17%. Lo ha rivelato il sondaggio State of the Nation di Shimano effettuato nel 2020 su un campione di 13.000 cittadini di 11 Paesi europei. L’altissima percentuale registrata in Italia è attribuita essenzialmente alla disponibilità del bonus bici che prevede il rimborso del 60% del prezzo fino a un massimale di 500 euro. A motivare i potenziali ciclisti urbani nei confronti dell’acquisto dell’ebike sono: le salite e le lunghe distanze (32%), il desiderio di migliorare la propria forma fisica (30%) e mentale (22%), la voglia di ridurre l’impatto ambientale del proprio mezzo di trasporto (18%). Nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni, tale percentuale cresce al 26%. Il più grande detrattore resta il prezzo.
Ricerche e dati sulla vendita di bici elettriche
In aprile, uno studio svolto dalla società di consulenza indiana Mordor Intelligence già affermava che il fatturato globale delle ebike, le biciclette a pedalata assistita comunemente chiamate elettriche inventate negli anni 1930 da Phillips, nei Paesi Bassi, e lanciate dalla svizzera Flyer, aveva raggiunto, nel 2018, i 14,775 miliardi di dollari. Una cifra, secondo lo studio pre-Covid, destinata a crescere del 6,39% tra il 2019 e il 2024. Il successo della bicicletta elettrica in questi ultimi anni è legata al fattore innovazione: all’attenzione all’interfaccia tra e-bike e ciclista, ovvero alle app che migliorano l’integrazione tra le informazioni su velocità, chilometri percorsi e stato della batteria.
L’Europa è, dopo la zona Asia-Pacifico, il mercato con i più rapidi ritmi di crescita. Il Vecchio Continente ha rappresentato, nel 2018, il 20,12% del mercato globale. Nel 2019, in Europa, si sono registrate vendite per 3 milioni di unità su un mercato totale di biciclette di 20 milioni di pezzi, pari a una impennata del 23% sull’anno precedente (fonte CONEBI, il partner industriale della European Cyclists’ Federation). Le previsioni fino al 2024 attribuiscono ai paesi europei una crescita del 6,23%, la più veloce in assoluto, con Germania, Francia e Italia in posizioni di leadership.

Ebike: dati e previsioni al 2024
In Germania, l’ebike è il mezzo di trasporto preferito sia per l’uso sportivo sia nel tempo libero, considerato “pulito, silenzioso e salva-spazio” anche negli spostamenti in città. I fattori che ne hanno determinato il successo sono:
- le batterie e i motori integrati;
- il design;
- l’alta qualità dei materiali.
Nel 2018, le vendite di e-bike in Germania hanno intercettato il 23,5% della quota di mercato delle biciclette. Il 99,5% delle ebike vendute raggiungono la potenza di 250W. Le speed pedelec, cui si applica l’obbligo di casco e assicurazione, rappresentano appena lo 0,5%. Analoga la situazione in Francia, Italia, Paesi Bassi e Spagna, paesi dove la domanda di ebike è cresciuta in modo esponenziale. Tra i motivi trainanti:
- i benefici per la salute
- i benefici per l’ambiente
- il bisogno di ridurre le spese
- la necessità di evitare il traffico più congestionato
- l’affermarsi della bici elettrica anche tra i giovani (emtb).
In particolare, nei Paesi Bassi, un quarto dei residenti di provenienza europea ha affermato di voler adottare l’ebike per il bike-to-work.
I maggiori player del mercato ebike
Il mercato della ebike è molto frammentato: i player maggiori (Giant Bicycles, Merida, Trek Bikes, Riese & Muller) detengono solo il 6.4% del mercato totale. Tra tutti, Giant è il produttore di cui si prevede la maggiore espansione nei mercati Cina, Europa e Nord America. Nato nel 1972 come produttore di biciclette per conto terzi, Giant ha cominciato producendo appena 3.800 biciclette. Con 6,6 milioni di biciclette l’anno pari a 2 miliardi di dollari di ricavi, oggi Giant è il principale produttore mondiale di biciclette a marchio e per conto terzi.
L’ebike in Italia
In Italia, il balzo in avanti della ebike, +120% nelle vendite, nel 2016, si è assestato a un +19%, a fine 2017, con 148.000 biciclette a pedalata assistita vendute su un totale di 1.688.000 biciclette (Ancma, l’Associazione Nazionale Cicli e Motocicli). Paragonato alla leggera flessione, -1%, della bicicletta in genere, si tratta comunque di un grande successo per la bicicletta entrata, nel gennaio 2019, nel paniere Istat.
Dalla fotografia del comparto a fine del 2018, emerge che l’importazione di e-bike in Italia aveva registrato un aumento del 21% e che le ebike made in Italy hanno fatto segnare un aumento del 48% nella produzione, da 23.600 a 35.000 veicoli. Inoltre, tra i mesi di maggio 2018 e aprile 2019, sono state vendute 173.000 biciclette elettriche con una crescita del 16,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le più vendute sono risultate le eMtb, con uno share del 65%.
I dati di vendita a giugno 2019
I dati rilasciati il 26 giugno 2019 da Confartigianato rivelano che nel 2018 le vendite di e-bike hanno prodotto in Italia un fatturato di 43 milioni di euro (89.035 mezzi), le importazioni i 91 milioni (160.088 mezzi) con un saldo nel commercio estero negativo di 49 milioni di euro. L’Italia è risultata il 9° esportatore europeo di biciclette elettriche e il 5° importatore. L’export è aumentato del 199,1% mentre le importazioni sono in crescita del 25,6%. Nel primo trimestre 2019 le esportazioni di ebike hanno segnato un +5,1% rispetto al +4,1% del settore della bicicletta in generale. Dati che fanno riflettere. Nell’aprile del 2020, ANCMA riferisce che la vendita di ebike è cresciuta, nel 2019, del 13% attestandosi sui 195.000 pezzi. A fine 2020, l’aumento si è attestato sul 20%.
Per saperne di più leggi anche il mio articolo Come scegliere la bici da donna: l’ebike.