Che cos’è un bike hotel? E, soprattutto, dove si trovano e come si prenotano? Mi è spesso capitato, in viaggio, di imbattermi in alberghi sedicenti amici della bicicletta. Alla mia richiesta di visionare il deposito delle bici riservato agli ospiti, la chiave del garage – guarda caso – era sempre altrove. Mi è capitato di dormire in hotel che impedivano di riporre la bici in camera. Di trovare Albergabici, come quello di Montalbano di Fasano, in Puglia, – una vecchia casa cantoniera recuperata con una notevole somma di denaro pubblico – che, aperto già da un anno, non aveva ancora ospitato un cicloturista. Per ignoti motivi, forse la mancanza di abitabilità, oscillava tra la fisionomia del centro visitatori del Parco delle Dune Costiere di Torre Canne e un ostello per cicloturisti non ancora apparsi. Due vocazioni per nulla sovrapponibili.
Cercasi veri bike hotel in Italia
Nella ricerca di un’accurata selezione di bike hotel in Italia, mi sono imbattuta in Fabrizio Ravasio di Sport Maker. Trentanovenne milanese, un curriculum nel marketing, assiduo pedalatore, Fabrizio si è messo in testa di riempire un vuoto: creare una guida super partes, slegata a logiche associative o consortili, che fotografi il comparto degli alberghi vocati all’accoglienza cicloturistica. Ne è nata la Italy Bike Hotel Guide edita da Sport Press, cui è seguito il sito bikehotelguide.com con gli stessi contenuti. Ecco, in anteprima, cosa ci ha raccontato.
Le associazioni: non solo gli Italy Bike Hotels
“Ce ne sono diverse. L’associazione Italy Bike Hotels ne raccoglie una settantina e si occupa di centralizzare il booking”. Esistono poi i Bike Hotels Italia con circa 60 strutture, il sito degli Hotel on bike, i Cyclist Hotel non solo italiani, i Bike Hotel di Finale Ligure con 17 alberghi, il portale del Lago Maggiore, quello di Riccione, i Bike Hotel dell’Alpe Cimbra, i Giro Hotels di Cesenatico, i Cuneo Bike Experience, gli Albergabici di Fiab, il Consorzio Terrabici dell’Emilia Romagna, i Luxury Bike Hotels e il portale di prenotazione Ciclosophy. In Italia, altro buon esempio di aggregazione di alberghi e agriturismi a vocazione bike friendly è quello del Terre di Casole Bike Hub che raccoglie una quindicina di strutture nel territorio di Casole d’Elsa, in Toscana, proponendo anche circuiti su strade a bassa percorrenza di traffico e in mtb. Godono di una buona reputazione anche i Bike Hotel altoatesini.

Bett un Bike e gli altri siti utili per prenotare in Europa
Molto usato in Germania, ma conosciuto anche nelle regioni italiane del nordest è il sito Bett und Bike, in tedesco ed inglese, di cui è disponibile anche un’app. Questo portale raccoglie quasi 6mila indirizzi in 4.000 località in Europa tra cui anche i campeggi. Per il Belgio si può consultare il sito Bienvenue Vélo, in Francia France Vélo Tourisme (accueil vélo), per la Danimarca Bed+Bike, per i Paesi Bassi Fietsers Welkom! e per la Gran Bretagna Cyclists Welcome.
La buona certificazione di Ponte di Legno – Tonale
Sottoposto a un disciplinare con ben 196 requisiti ispirato a criteri già in atto in Svizzera è il gruppo di bike resort certificati nel territorio di Ponte di Legno e Passo del Tonale, tra Alta Val Camonica e Alta Val di Sole, a cavallo tra Lombardia e Trentino, raccolti nel sito Pontedilegnotonalebike con l’idea di espandersi anche a residence e campeggi. Il plus di questi alberghi, tra cui spicca per eccellenza il Gran Hotel Miramonti, è di avere, oltre ai consueti servizi che elenco qui sotto, la presenza di un nutrizionista e di un fisioterapista convenzionati che ruotano tra le strutture. Ecco i servizi:
- deposito custodito
- spogliatoio e lavanderia per l’abbigliamento tecnico
- manutenzione ordinaria delle biciclette
- lavaggio bici
- guide cartacee e materiale specialistico
- angolo fitness e massaggi
- assistenza fisioterapica
- menu dedicati
- punti di noleggio bici
- recupero e assistenza tecnica
- punti di ricarica per bici elettriche
La modalità di certificazione
Tornando alla guida di Fabrizio Ravasio, l’autore specifica che l’entrata nella selezione è gratuita. Partito da circa 285 alberghi attinti alle reti sopra descritte, Fabrizio sta operando una scrematura sulla base di un modulo di autocertificazione inviato agli alberghi. Per i criteri, si è ispirato al protocollo utilizzato in Val di Sole. Un ente certificatore esterno si sta occupando di dare i punteggi ai servizi che serviranno alla certificazione. Sul sito si potranno fare ricerche anche con la marca di bicicletta, ad uso di chi vorrà noleggiare una specifica.

Cosa manca agli attuali bike hotel?
“L’abbinamento a servizi di noleggio all’interno dell’albergo stesso”, risponde Fabrizio. “Manca anche l’offerta di biciclette di alta gamma, in ordine e in buono stato. Nei bike hotel servirebbe anche la presenza di un bike manager, una figura che già esiste nell’Alto Lago di Garda e in Toscana: chi ti orienta nella scelta dei percorsi e della bici e che talvolta fa anche da guida”, così come l’oste-albergatore degli Hotel Vitalpina in Alto Adige che, in quanto guida di mezza montagna, accompagna in passeggiata. “Per avere un bicicletta in un hotel bike friendly non si deve andare dall’addetta alla reception. Un altro paramento che farà prendere punti agli alberghi da certificare sarà la vicinanza a bike park, piste e ciclovie”. La scelta dell’albergo, sul sito, potrà essere fatta con diversi parametri di ricerca, in primis la tipologia di percorso bici: gravel, fat bike, strada, mtb… Resta da vedere quali di questi alberghi si sono organizzati per l’accoglienza e la ricarica delle ebike. A quel che ulteriormente manca ci sta pensando il Montivas Lodge del gruppo Lungolivigno, un lodge all’insegna del turismo active, per ciclisti e trekker giovani, smart, sempre connessi e millenial. Tutt’altro che unplugged.
