Dieci startup vincono il bando Bike Touring del MIBACT, gestito da Invitalia, di 300.000 euro complessivi, che invitava a sottoporre progetti innovativi nel settore del cicloturismo. Quasi tutte orientate verso la digitalizzazione di alcuni processi legati alla fruizione o all’erogazione del prodotto “cicloturismo”, i vincitori sono stati scelti da una rosa di 20. In attesa di ricevere ulteriori approfondimenti su ciascun progetto, ve li presento qui in modo sintetico ricordando che, a tutt’oggi, a fronte di tante proposte digital a effetto speciale, manca ancora un sito ufficiale che racconti come di deve, al di là dei singoli progetti a scopo commerciale, il bello e il buono dell’Italia cicloturistica.
10 progetti per il cicloturismo
mOOve
Una pista ciclabile componibile (foto di copertina) con moduli piatti, prefabbricati in plastica e gomma riciclata, che non necessitano di impegnativi scavi stradali. Il sistema può essere posato su qualunque superficie esistente, riducendo così tempi e costi di installazione e manutenzione. Dotata di sensori, illuminazione a LED, connettività e segnaletica orizzontale attiva, la pista mOOve presentata dalla startup Revo con base a Milano si presenta all’insegna dell’eco-sostenibilità e della sicurezza dei ciclisti. Rimovibili e riposizionabili altrove, i moduli prefabbricati consentono di ripristinare il fondo su cui sono stati posizionati.
Altra caratteristica della pista ciclabile mOOve è la sua dotazione tecnologica. La pista è dotata di piccole unità elettroniche che, in rete tra loro, monitorano i sensori, analizzano e distribuiscono dati, controllano il livello di illuminazione della pista e gestiscono la segnaletica orizzontale, gli allarmi, le invasioni ed i parcheggi non autorizzati. Collegata ad un’app di proprietà che sarà sviuluppata in futuro, la pista di nuova generazione così concepita è in grado di fornire dati sui flussi di traffico, i tempi di percorrenza, le ore di maggior passaggio e, in fase di registrazione sull’app, potrà fornire informazioni sula tipologia di utente, consentendo la creazione di mappe di calore utili alla pianificazione della ciclabilità. I sensori sulla pista consentiranno di rilevare anche i tempi di usura, la temperatura, la pressione, l’umidità e la qualità dell’aria. Dati che potrebbero essere utili, un domani, a entità come ARPA che monitora la qualità dell’aria.
Presentato al Festival dello Sport in ottobre, il progetto, indubbiamente il più interessate e innovativo tra quelli proposti al Mibact, ha riscosso molto interesse presso i territori che intendono riconvertire tratti di ferrovie dimenticate in greenway. “Le rotaie”, afferma Stefano Arvati, amministratore delegato di Revo, “sono per noi una perfetta superficie in quanto mantengono passo costante e superficie piana lungo tutto il tragitto. Su superfici di buona qualità, l’accoppiamento pista/suolo può avvenire mediante l’utilizzo di una particolare traversina costituita da una doppia mescola. Quella a contatto con il sottofondo, più morbida, consentirà di adattarsi anche in presenza di sconnessioni quali sanpietrini e pavé. In caso di superficie più disomogenea sarà necessario un leggero intervento preparatorio. La pista mOOve è facilmente adattabile in contesti extraurbani dove si può procedere con una semplice compressione del sottofondo o con un basamento ridotto rispetto a quanto necessario per una pista standard. Nel canale sotto il tappeto della pista possiamo inoltre portare anche utenze di terzi, quale la fibra ottica, andando così a a fornire una serie di servizi spesso assenti nelle aree rurali o extraurbane”.
Remoove
La startup progetta esperienze turistiche all’insegna dell’inclusività offerti ad anziani e portatori di handicap che vogliono sperimentare il cicloturismo. Offre anche servizi di consulenza per adeguare in chiave di inclusività e fruibilità i servizi già presenti su un territorio.
WHIP
Piattaforma mobile e web che propone al cicloturista i migliori percorsi in base a caratteristiche di difficoltà oggettiva e alla tipologia di bicicletta. Segnala sul percorso buone soste (alberghi e ristoranti), negozi specializzati, organizzazioni di tour in bicciletta e ciclofficine. L’algoritmo di Whip utilizza il network italiano ed europeo delle ciclovie.
BikeSquare Tirreno
L’app propone giri in bicicletta autoguidati e noleggio di ebike lungo la Ciclovia Tirrenica che attraversa il Ponente Ligure, la Lunigiana e la Maremma.
Pedalitaly
La startup progetta, realizza e commercializza format ciclistici virtuali. Grazie a una piattaforma di Cycling Virtual Reality, i ciclisti di tutto il mondo potranno pedalare virtualmente sulle strade più belle d’Italia, guidati alla scoperta di cultura e tradizioni. La piattaforma effettua un salto nel cicloturismo reale promuovendo prodotti cicloturistici scelti.
Bikeness
App di pianificazione di nuovi percorsi e itinerari personalizzati collegata a una community con cui è possibile condividere i propri giri. Offre anche la possibilità di individuare alberghi bike-friendly.
Stop&Charge Shelter
Stazione di ricarica per biciclette a pedalata assistita (rendering sopra) con energia derivante esclusivamente da fonte solare, in città e su percorsi cicloturistici. Progetto della startup Garageeks, la stazione consta di una pensilina con pannello solare e seduta di legno, dotata di punti di ricarica smartphone con prese USB e 4 postazioni di ricarica per caricatori di ebike con prese da 230V con doppio sistema di sicurezza e limitatore di corrente. In futuro, quanto i produttori di ebike adotteranno uno standard di ricarica comune sarà possibile ricaricare con un semplice cavo piuttosto che con il caricabatterie. A quel punto, la stazione Shelter verrà aggiornata al nuovo standard. La startup conta attualmente 30 installazioni in 22 comuni, prevalentemente in Lombardia.
EcoBike Station
Smart station al servizio del ciclosturista, EcoBike, attraverso un’app in remoto o lo schermo stesso, mette a disposizione prodotti e attrezzature per viaggiare come dispositivi smart e indossabili, accessori per le biciclette, abbigliamento tecnico e servizi di noleggio e riparazione. La stazione funge anche da info point, charging station per le biciclette elettriche e personal locker.
Smart Cycling
La startup ha proposto un sistema di bike sharing turistico con gestione dei noleggi e dei relativi pagamenti mediante app per iOS e Android. Un lucchetto smart, alimentato da un piccolo pannello fotovoltaico, permette di sbloccare la bicicletta dalla stazione.
Witoor Go
Witoor Go vuole rendere digitale, accessibile e sicura la partecipazione a eventi sportivi e iniziative di turismo attivo. Grazie a una piattaforma di servizi non solo digitali che fisici, crea una connessione immediata e sostenibile tra chi offre un prodotto e l’utente finale. Witoor Go intende seguire il cicloturista in tutte le fasi della sua esperienza su due ruote: nella ricerca eventi/percorsi e informazioni logistiche, nella fase di noleggio di biciclette anche a pedalata assistita e nella condivisione di esperienze e archiviazione dei percorsi.