La compagnia Xiaomi ha detto basta con gli aggiornamenti. Questo prodotto non potrà più riceverne nessuno, ecco il perché della decisione.
La compagnia cinese Xiaomi è uno dei nomi di punta del panorama degli Smartphone e dei prodotti tecnologici più in genere. Si tratta di un’azienda che, in pochi anni, è arrivata a poter rivaleggiare con Samsung e Apple anche nei campi più importanti di questo settore; ma non si è certo limitata a questo, come sapranno gli appassionati tra di voi più informati.
Infatti, l’azienda cinese si è lanciata da poco anche nel campo dei motori; la sua automobile elettrica di nuova generazione che per il momento non è disponibile in Europa – ma mai dire mai in futuro – è la Xiaomi SU7, un nome che in cinese significa in poche parole “veloce”. L’auto è un bel bolide fornito di tutte le tecnologie moderne di cui la casa è a disposizione.
Lunga cinque metri la SU7 è una berlina, dotata di motore elettrico con batteria da 101 kilowattora che garantisce un’autonomia di 830 chilometri con una singola ricarica. La vettura ha un prezzo pari a 38.750 euro convertendo gli Yuan, valuta locale, nella nostra. C’è però un problema con gli aggiornamenti dell’auto: la casa li ha bloccati ed il motivo è molto serio.
Xiaomi, annullati gli aggiornamenti, ecco il motivo
Come diverse aziende impegnate nel campo delle automobili elettriche, anche la casa cinese Xiaomi propone il servizio di aggiornamento Over The Air con il suo sistema HyperOS che consente di aggiornare da remoto tutte le vetture. Il problema? Questo servizio non sarà disponibile per le vetture che montano componenti after market, non commerciati quindi direttamente dalla casa produttrice.
Il problema è stato segnalato da molti utenti che avrebbero montato un componente – nello specifico i fari anteriori – non commerciato in via diretta dall’azienda cinese ma acquistato sul mercato da aziende secondarie. La risposta dell’azienda a quanto sembra è stata che l’aggiornamento sarà disponibile quando le vetture monteranno i componenti originali.
Questa situazione rischia di trasformarsi in una sorta di “ricatto” per i clienti che ricorda molto la situazione in cui si trovano proprio i clienti di alcune aziende produttrici di Smartphone, famose per usare un cavo di ricarica diverso da quello della concorrenza impedendo di fatto l’acquisto del componente tramite altri fornitori. Vedremo se Xiaomi insisterà su questo punto o commetterà un dietrofront per comodità dei suoi acquirenti, cosa molto improbabile.