Un nuovo metodo usato dai più furbi, ma condannato dalle compagnie aeree: si risparmia tantissimo, attenzione però a come sfruttarlo.
Prezzi spropositati sui voli aerei continuano a creare impedimenti ai clienti. Viaggiare è un’attività che ha bisogno di molta energia, ma di solito proprio i più giovani, che sono coloro che ne hanno di più, sono anche quelli che guadagnano meno e non hanno la possibilità di pagare centinaia di euro per un volo. Il problema del caro prezzi ingiustificato sta facendo sì che viaggiare, nel 2024, diventi una possibilità solo per una classe medio-alta, lasciando fuori tutti gli altri.
Si tratta di un errore immane, perché visitare altri Paesi significa aprire la mente a culture differenti dalla propria. Bloccare i voli con costi alle stelle non farà altro che confermare ai giovani che non ci sono possibilità per loro, se non qualche giorno al mare nel weekend. I più temerari però non mollano e si aiutano tra un blog e l’altro nel darsi consigli su quali siano le mete più accessibili, i giorni migliori in cui acquistare un biglietto e le strategie per pagarlo il meno possibile.
Come sappiamo, infatti, le compagnie low cost sono quelle in cui si viaggia più scomodi, ma sono anche le uniche che permettono a tutti di trovare un’offerta mensile per partire senza spendere un capitale. Oltre alla tecnica di acquistare un volo last minute, che riduce di molto il prezzo del viaggio quando c’è necessità di riempire l’aereo, un altro metodo che sta spopolando è lo skiplagging.
Skiplagging, cos’è e come sfruttare la tecnica per risparmiare sui voli
Si tratta di una strategia condannata dalle compagnie aeree perché al limite della legalità: attenzione ad applicarla, quindi, perché se l’azienda se ne dovesse accorgere potrebbe segnalarvi sul sistema e vietarvi l’acquisto di un ulteriore biglietto con il vostro nominativo.
Lo skiplagging, noto anche come “hidden city ticketing“, è una strategia di prenotazione dei voli che sfrutta una particolarità dei sistemi di tariffazione delle compagnie aeree. Il principio è semplice: bisogna acquistare un biglietto con almeno uno scalo, dove la destinazione finale dello stesso è in realtà più costosa di quella dello scalo, ma uscire all’aeroporto durante la tappa intermedia, senza quindi completare l’ultimo segmento del viaggio.
Il metodo non viene accettato dalle compagnie aeree, perché non è affatto onesto, ma si sta espandendo con il passaparola: chiaro segnale che probabilmente queste ultime farebbero prima a permettere a tutti di viaggiare con offerte accessibili.