L’incontro, nella biblioteca della Triennale, il 22 marzo, a Milano, sull’Economia della Bicicletta promosso da Confartigianato e Banca Ifis, che mi ha visto, con l’amico Paolo Manfredi, moderatrice degli interventi.
Mi fornisce il pretesto per fare un po’ d’ordine tra la mole di dati, spesso incongruenti, che arrivano da più parti del mondo bici.
Li condivido volentieri: possono servire a tutti noi che scriviamo di bicicletta. Senza commenti, ma con una citazione calzante, attribuita a fonti incerte:
Confidiamo in Dio. Tutti gli altri devono produrre dati
In God we trust, everyone else must bring data
Bici vendute in Europa
In Europa si vendono circa 20 milioni di biciclette, di cui 12.666 milioni prodotte nel Vecchio Continente da un comparto che genera direttamente e indirettamente più di 90 mila posti di lavoro. In media, un cittadino europeo possiede più biciclette che altri mezzi di trasporto.
Nel 2016, la vendita di biciclette in Europa ha avuto un calo del 4,98% totalizzando 19.606.000 unità. L’anno in cui le vendite di bici hanno toccato l’apice di vendite è stato il 2007 (dati CONEBI, Confederation of the European Bicycle Industry, 2016).
Italia prima in Europa
Siamo il primo paese in Europa per quantità di biciclette prodotte: 2.339.000 unità, con il 18% di share, seguiti da Germania, Portogallo e Polonia. La produzione 2016 è però in calo dello 0,23% rispetto all’anno precedente. Nonostante il segno meno, restiamo in pole position (CONEBI).
Nel 2017, il settore della produzione di biciclette ha generato un fatturato di 1.272 milioni di euro, con una produzione in calo del 2,8% rispetto al 2016 e del -53,6% rispetto al 2007. Componenti e accessori segnano +1,69% e rappresentano il 27% del totale della produzione europea 2016. Le imprese della filiera della bicicletta sono cresciute nel 2017 del’1,1%, con aumenti significativi in Puglia, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia, territori ad alta valenza cicloturistica. Alla fine del 2017 si contano 3.098 imprese registrate nella filiera della bicicletta di cui il 59,7% esegue riparazioni, con una componente artigianale del 66,6% (Rapporto Artibici Confartigianato 2018).
Il comparto bici in Italia genera un fatturato di oltre 6.2 miliardi euro considerando la produzione di bici e accessori, l’indotto delle ciclovacanze e l’insieme delle ricadute positive scaturite dall’uso della bici come i risparmi sulla spesa sanitaria e di carburante ecc. (L’ABiCi, Rapporto sull’economia della bici in Italia e ciclabilità, Legambiente, maggio 2017).
Vendite in Italia
La vendita delle biciclette in Italia, nel 2016, registra un +1,55, con 1.679.000 unità, recuperando in parte il calo del 2015. Per numero di bici vendute ogni 100 abitanti l’Italia è 17°. Ai primi posti, Svezia, Danimarca e Lituania (CONEBI).
Vendite all’estero
L’export del made in Italy vale 600 milioni di euro di cui 200 milioni relativi a biciclette e 400 milioni a componentistica ed accessori, in crescita del 2,7%. L’export della componentistica scende del 2,5%.
L’Italia è il primo paese europeo per numero di bici vedute all’estero: 1.729.948 unità pari a 3,3 biciclette esportate al minuto, davanti a Portogallo e Paesi Bassi. Nel confronto internazionale, l’Italia è il terzo esportatore europeo dietro Germania e Paesi Bassi (Confartigianato 2018)
Prezzo medio della bicicletta
390 euro è il costo medio di una bici venduta in Italia contro i 1000 euro dei Paesi Bassi, un fatto che ci colloca al 10° posto nella classifica europea. La spesa media procapite nell’acquisto di una nuova bicicletta, nel 2015, in Italia è stata di 7 euro, in Germania 21. La spesa media procapite effettuata sull’acquisto di nuove biciclette è praticamente il doppio in Danimarca e Paesi Bassi rispetto all’Italia.
Se solo i 5 più grandi paesi in Europa spendessero il 50% di quanto spende mediamente la Danimarca, il mercato europeo delle biciclette aumenterebbe di 5 miliardi. Il prezzo medio a unità è stabile nel tempo, un segnale di un mercato non ancora maturo e comunque sano, rinnovato dall’introduzione di nuove tecnologie nel segmento delle cargo e delle ebike (CONEBI).
Vendite di ebike
Per vendita di bici elettriche ogni 100 abitanti l’Italia è al 12° posto in Europa. Ai primi posti ci sono Paesi Bassi, Belgio e Austria, paesi che investono sulle “autostrade” della bicicletta o comunque sulle infrastrutture (European Cyclists’ Federation 2016).
Le vendite di ebike nel 2016, in Italia, hanno segnato un +120% rispetto al 2015, con 124.400 bici. Nel 4° trimestre del 2016, sono state importate in Italia 40.800 ebike, quanto nei primi 9 mesi dell’anno. La produzione italiana di ebike è cresciuta da 16.600 a 23.600 unità nel 2016, con un export passato a 8000 bici, la eMtb leader del mercato, un successo legato annche all’estetica di queste biciclette, simili a bici tradizionali, ma con motore e batteria integrati nel telaio. L’Italia è 8° per produzione di bici elettriche, con uno share del 2% sul totale della produzione europea che, ai primi posti vede Germania con il 30%, Paesi Bassi e Ungheria (CONEBI).
Le esportazioni di ebike italiane, 19.105 unità, valgono 14 milioni di euro. Le importazioni sono pari a 132.238 mezzi per un valore di 73 milioni di euro. Le ebike rappresentano nel 2017 il 2,3% delle esportazioni totali italiane, il che fa dell’Italia l’11° esportatore europeo con primo cliente la Francia. Quinto importatore europeo, il nostro Paese acquista soprattutto da Germania, Cina e Taiwan (Confartigianato).
Buona ciclabilità
I paesi europei che hanno maggiormente investito sulla promozione degli spostamenti urbani in bicicletta hanno un comparto economico legato alla bicicletta più prospero. Esaminando la percentuale degli spostamenti urbani in bicicletta (quota o ripartizione modale) sul totale degli spostamenti, le più virtuose in Italia risultano Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso dove, più di un quarto della popolazione usa la bici come mezzo di spostamento. I frequent biker in Italia risultano essere 743.000 con percentuali elevate nella provincia autonoma di Bolzano, Emilia Romagna e Veneto (L’ABiCi, Legambiente 2017).
L’indice di Copehagenize 2017 che pone in alto alla classifica Copenhagen, Utrecht e Amsterdam, non riporta alcuna città italiana nella sua top 20 bike friendly cities (Copenhagenize).
Con Atene, Tallin e La Valletta, Roma è l’ultima tra le capitali europee, con l’1% di tutti gli spostamenti in bici, versus Copenhagen (58%), Amsterdam (53%) e Lubiana (26%). Oltre un milione di persone, 1.066.000, in Italia, utilizzano la bici per andare a scuola e al lavoro, il che equivale a 18 utilizzatori ogni 1000 abitanti. La più elevata propensione a usare la bici negli spostamenti urbani si registra a Bolzano, in Emilia Romagna, Veneto, a Trento, in Friuli Venezia Giulia e Lombardia (Confartigianato 2018).
Piste ciclabili
In Italia, crescono le piste ciclabili, ma non la ciclabilità o la percentuale di spostamenti modali in bici. Tra il 2005 e il 2015 le infrastrutture per chi pedala nelle città capoluogo sono aumentate del 50% ma la percentuale di italiani che utilizzano la bici per i propri spostamenti urbani è ferma al dato del 2008: un misero 3,6% (Legambiente 2017).
Cicloturismo
È di 44 miliardi l’anno il valore stimato del cicloturismo in Europa, generato da 2,3 miliardi di escursioni cicloturistiche, di cui 20 milioni i viaggi in bici che comportano almeno un pernottamento (dati ECF 2012 su dati del Parlamento Europeo). In Italia, il valore supera di poco i 2 miliardi, un dato che ci avvicina alla Polonia (2,2) e alla Svezia (2,58).
Con 11,3 e 7,49 miliardi, conducono la classifica Germania e Francia (Legambiente 2017).
La bicicletta nello sport
In Italia, uno sportivo su 10 pratica uno sport ciclistico (11,9%), pari a 2.414.000 persone. Nel 2006, sono cresciuti del 20% i praticanti dello sport del ciclismo, un dato importante rispetto alla crescita media che si registra in altri sport (+17,7%) e quella di praticanti di calcio e calcetto (+11,8%). La Federazione Ciclistica Italiana conta 111.424 tesserati, tra atleti, cicloturisti, cicloamatori, direttori e dirigenti. (Confartigianato 2018 su dati CONI e della FCI).
Nota alla foto di copertina: l’infografica riguarda il comparto della bici in Inghilterra perchè non ne ho trovata nemmeno una decente che riguardasse l’Italia… un dato che si commenta da solo.