ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

vecchia ferrovia

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I Comuni Ciclabili che rendono l’Italia più bike friendly

L’Italia è un paese ciclabile? Non vi è alcuna città italiana nella classifica stilata ogni due anni da Copenhagenize, l’agenzia di comunicazione e progettazione urbana cui sta a cuore la bicicletta nel mondo. Esistono però sacche di buone pratiche o comuni più illuminati di altre. Città ciclabili che rappresentano un piccolo faro: una luce, una bussola nel buio, le prime tessere di un mosaico green. E bisogna riconoscere a FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, il merito di aver cominciato, con metodo, a delineare questo mosaico. Il progetto che identifica le prime pennellate di ciclabilità porta il nome di Comuni Ciclabili. Ideato da Alessandro Tursi, è stato lanciato nell’estate del 2017 sotto forma di raccolta di candidature volontarie. Le città ciclabili…

Le ferrovie dismesse trasformate in greenway: tutte le vie verdi d’Italia

Sono più di 6.000 in Italia i km di ferrovie dismesse di cui la metà potrebbe diventare vie verdi, sentieri da fruire slow, a piedi o in bicicletta, meglio conosciuti come greenway. Si tratta di sedimi ferroviari in alcuni casi ancora armati di binari dove i vecchi treni potrebbero essere ripristinati in chiave escursionistica, come è successo in Friuli Venezia Giulia sul tratto Sacile Gemona. Percorsi di mobilità dolce dove, si legge nella 3a edizione dell’Atlante delle Greenway su linee FS di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, si potrebbero utilizzare i così detti ferrocicli, i carrelli a pedale che si muovono sui binari dismessi. Nella definizione della European Greenways Association, le greenway sono “riservate esclusivamente a spostamenti non motorizzati, con caratteristiche…

Il Trenino Verde da Mandas a Laconi: sulle tracce di D. H. Lawrence in Sardegna

Nell’Anno del Turismo in treno promosso dal Mibact, il 1° marzo 2020 si festeggia la 13° Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate promossa da Co.Mo.Do, la no-profit di cooperazione sulla mobilità dolce.  E’ prevista quel giorno la ripresa della tratta Mandas – Laconi, il percorso più richiesto del Trenino Verde di Sardegna. Oggi squisitamente turistico, sbuffando tra i paesini del Sarcidano e della Trexenta e, d’estate anche in Barbagia e Ogliastra raccordando il Gennargentu al Mar Tirreno, il Trenino Verde, una delle vie verdi italiane in cui è stato ripristinato il convoglio ferroviario, vanta, nei suoi registri ferroviari, un passeggero d’eccellenza. Era infatti il 6 gennaio 1921 quando l’inglese D. H. Lawrence si affacciò alla locanda della stazioncina di Mandas, dopo…

I tratti aperti della ciclabile Spoleto Norcia e altri percorsi in bici in Umbria

La Spoleto Norcia è la via verde più conosciuta dell’Umbria. Dopo i danni causati dal terremoto del 2016, la ciclabile era stata riaperta il 30 agosto del 2017, un evento sancito da un grande evento in mtb, organizzato dal MTB Club di Spoleto, che si ripete, da allora, ogni anno. Nata, come è accaduto per altre vie verdi o greenway dalla riconversione della ferrovia a scartamento ridotto che dagli anni ’20 fino al ’68 ha raccordato Spoleto a Norcia per trasportare sciatori e legname, la pista ciclabile ripercorre un vecchio selciato preromano che parte dalla stazioncina di Spoleto, diventata adesso un piccolo museo della memoria. Diretto a Norcia, il nastro sterrato, 50 km da percorrere al meglio in mountain bike e…

In bici nel Parco delle Foreste Casentinesi: pedalando nel foliage, con i lupi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è il luogo perfetto per un weekend in bicicletta alla scoperta del foliage d’autunno. Questo è il posto dove gli eremiti dell’Appennino tosco-romagnolo avevano grandissima cura degli abeti e dei faggi. Doveva esserci profonda sintonia tra ricerca spirituale, regola della comunità monastica e manutenzione della foresta. In questi boschi di crinale, basta un poggio o un’altura, da scalare in bicicletta, per accorgersi della diversità dei paesaggio: a ovest, le faggete e abetine più antiche d’Italia; a est, sul versante romagnolo, dirupi e calanchi che paiono usciti da fiabe. Il Parco delle Foreste Casentinesi in bicicletta Nel cuore del parco, la Riserva Integrale di Sasso Fratino, vivono i lupi. Il maschio e la femmina dividono la…

Val di Fiemme in bicicletta. Tra 60 milioni di alberi, sulle forestali meglio tenute d’Italia

Un Bosco che suona, il posto delle fragole e una rara concentrazione di antichissimi boschi. Per noi ciclisti anche una ciclabile ricavata da una vecchia ferrovia, percorsi mtb di difficoltà “nera” e strade forestali trasformate in eccezionali percorsi tra prati e abeti rossi. La Val di Fiemme in bicicletta, in Trentino, è una di quelle che fanno respirare polmoni e fantasia. Uno di quei paradisi ciclistici in cui ognuno, a ogni livello, può trovare il suo posto al sole. L’arrivo in valle è già un programma. Ad Ora, si scende dal treno di pianura e si comincia a salire: 18 km di percorso partendo da 242 metri di altitudine per arrivare a San Lugano, a 1097 metri e ridiscendere agli…

La ciclovia del Piave: un buon progetto tutto da mappare e realizzare

Quel “giù al Piave” che ricorre tante volte nelle corrispondenze del giornalista-scrittore Dino Buzzati, diventa mantra e scenografia di sfondo viaggiando in bicicletta lungo il Piave. Su “queste erbe, cespugli, alberi, viottoli, fossati” da cui l’autore aveva ricevuto “la prima poesia”, protagonisti di tanta storia, ho inforcato qualche giorno fa una mtb elettrica. E ho pedalato sul tracciato di una ciclovia che è ancora un progetto, ma che vorrebbe replicare, a partire dal 2019, il buon esito delle ciclovie europee montagna-mare quali la Monaco Venezia o l’Alpe Adria. È il BIM, il Consorzio del Bacino Imbrifero del Piave, ad aver creduto in questo progetto di 220 km riassunto nel sito VisitPiave, destinandovi parte dei ricavi della concessione di acqua per…

Dolomiti in bicicletta: ritorno al silenzio

Alle 6.30 di mattina le gambe sono fredde, i riflessi in bicicletta intorpiditi, il caffè ancora un miraggio lontano. Il nastro d’asfalto che attraversa le Dolomiti, tra Corvara e il Passo di Campolongo, si inerpica dolcemente, tra le curve, gli abeti immobili e il ruscello che mormora allegro. In assenza di traffico automobilistico, il silenzio ti avvolge come una coperta morbida e sconosciuta. Il rumore più forte, sulla bici da corsa, tra i 9000 che partecipano alla Maratona dles Dolomites, la granfondo ciclistica che si svolge a passi dolomitici chiusi al traffico, è il mio proprio respiro. Dolomiti in bicicletta: una danza di almeno 55 km La danza sui tornanti dura almeno 55 chilometri, corrispondenti al percorso più breve della…

In bicicletta dalle Dolomiti alla Laguna di Venezia

Andare in bicicletta dalle Dolomiti fino a Venezia è una delle più belle esperienze ciclistiche che si possano fare in Italia. Le Dolomiti, antiche isole coralline di un mare primordiale, nelle Alpi, continuano infatti a sentire l’antico richiamo dell’acqua. Almeno dal punto di vista del cicloturismo. Più di un progetto vorrebbe ricollegare le montagne del mito all’Alto Adriatico, il mare a cui, in remote ere geologiche appartenevano. Raccordate idealmente alla Laguna di Venezia, le Dolomiti del Parco delle Tre Cime, dell’Ampezzano e del Cadore sono già attraversate dalla ciclovia Monaco Venezia, 560 km totali di cui 280 in Italia, che ho ripercorso in parte, in compagnia dell’amica Chiara Caliceti, in una giornata di metà agosto, nel tratto da Cortina a Belluno.…

La ciclovia dell’Oglio si aggiudica i milioni della Regione Lombardia

La Ciclovia dellOglio, mea culpa, non l’ho voluta pedalare. Mi trovavo sul Passo del Tonale, a metà luglio, e ho preferito, invece di coprire il non banale dislivello tra Ponte di Legno ed Edolo, salire in funivia a osservare, a oltre 3.000 metri, quel che resta del ghiacciaio della Presanella. Stamane sono pentitissima: ho scoperto che la Ciclovia dell’Oglio chiamata anche Greenway dell’Oglio o Tonale – Po si è aggiudicata un bando della Regione Lombardia di 1,32 milioni di euro che ne finanzierà le migliorie infrastrutturali e il piano di promozione turistica intitolato Liscio come l’Oglio. Perché ha vinto la ciclovia dell’Oglio? Pigra e pentita, curiosa dei perché della vittoria, mi sono messa a fare qualche ricerca. Della Ciclovia dell’Oglio ne avevamo…

La ciclovia Alpe Adria che profuma di ambra e San Daniele

La Ciclovia Alpe Adria, da Tarvisio a Grado passando da Udine, è la spina dorsale della ciclabilità del Friuli Venezia Giulia. Interamente individuata, ricavata nella parte iniziale e finale sul sedime della vecchia ferrovia che, dal 1875, da Vienna doveva raggiungere Venezia, la segnaletica in alcuni tratti da completare – ma comunque indicata come FVG1 da piccoli riquadri che bisogna allenare gli occhi a scovare -, la ciclovia Tarvisio Grado è anche uno dei progetti più premiati. Riconosciuta come Pista ciclabile dell’anno alla fiera Fiets en Wandelbeurs di Amsterdam nel 2015, ha avuto il primo premio all’Italian Green Road Award di Cosmobike 2016 sponsorizzato da Bosch, che aveva precedentemente premiato la Spoleto Norcia. La Ciclovia Alpe Adria: altimetria, km, quale…

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