In Sardegna sono state aperte le spiagge. Saranno sicuramente applicate misure di distanziamento, sia sull’arenile, sia durante il bagno a mare, questo non ancora permesso. Vero tesoro dell’isola, eccezionalmente lunghe e profonde, con finissima sabbia bianca frutto dello sgretolamento di rocce calcaree o granitiche, le spiagge sono dunque aperte per passeggiate e attività all’aperto, raggiungibili anche a piedi e in bicicletta, meglio in mountain bike. Con un paesaggio di dune e macchia mediterranea spesso punteggiato da una torre di avvistamento, le spiagge sarde sono uniche in Italia per ampiezza, perfette per garantire la distanza purtroppo ancora necessaria nella fase di post emergenza Coronavirus. Ecco dove andare. Le più belle spiagge della Sardegna: a piedi o in bici Costa sudorientale: Porto…
In bicicletta sulle strade più belle d’Italia
Finito il lockdown, possiamo finalmente tornare ad andare in bicicletta. Se le città italiane si stanno preparando all’invasione pacifica delle biciclette con misure di moderazione del traffico, case avanzate ai semafori e corsie ciclabili transitorie, destinate ad essere strutturate più avanti, fuori porta, basta riscoprire il nostro patrimonio di strade a bassa percorrenza di traffico, inserite tra i paesaggi più belli d’Italia. Qui, vi suggerisco 5 itinerari in Sardegna, Puglia, Sicilia, Umbria e Toscana, scoperti nei miei reportage di viaggio, in passato, ancora assolutamente attuali. Basso Sulcis: Chia-Teulada, 28 km La Torre di Chia, nel Sulcis, in prossimità delle rovine della città fenicio-romana di Bithia venute alla luce nel 1933 durante una notte di tempesta, annuncia la litoranea Chia-Teulada, una…
Si potranno fare viaggi in bici? Le opinioni di Girolibero, Tourissimo e Butterfield
Il grafico di DKV Global, Deep Knowledge Group, lascia poco spazio ai dubbi. L’Italia, al pari della Spagna, è attualmente percepita come uno dei Paesi meno sicuri rispetto al contagio da Coronavirus. Scordiamoci, nell’immediato, che i vicini – tedeschi, svizzeri, austriaci e francesi – tradizionalmente amici del cicloturismo in Italia, possano ritornare a fare vacanze in bici in Italia. Il che non è una buona notizia, ma sicuramente un fatto di cui tener conto. Pierpaolo Romio, resiliente comandante di Girolibero, il primo tour operator italiano di viaggi in bici, è consapevole della difficile situazione e mi racconta che “rispetto ai viaggi in bicicletta già prenotati e pagati, Girolibero sta offrendo un cambio di data, sulla stessa tipologia di viaggio”. I…
Il Trenino Verde da Mandas a Laconi: sulle tracce di D. H. Lawrence in Sardegna
Nell’Anno del Turismo in treno promosso dal Mibact, il 1° marzo 2020 si festeggia la 13° Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate promossa da Co.Mo.Do, la no-profit di cooperazione sulla mobilità dolce. E’ prevista quel giorno la ripresa della tratta Mandas – Laconi, il percorso più richiesto del Trenino Verde di Sardegna. Oggi squisitamente turistico, sbuffando tra i paesini del Sarcidano e della Trexenta e, d’estate anche in Barbagia e Ogliastra raccordando il Gennargentu al Mar Tirreno, il Trenino Verde, una delle vie verdi italiane in cui è stato ripristinato il convoglio ferroviario, vanta, nei suoi registri ferroviari, un passeggero d’eccellenza. Era infatti il 6 gennaio 1921 quando l’inglese D. H. Lawrence si affacciò alla locanda della stazioncina di Mandas, dopo…
Gravel: come non avere paura delle strade bianche
Chi ha paura delle strade bianche? Quelle strade che in bicicletta celano insidie che l’asfalto ha quasi cancellato. Quelle dove le ruote, scrive Marco Pastonesi nel suo ultimo La leggenda delle strade bianche, Ediciclo 2017, “guizzano e svirgolano, slittano e scivolano, sfuggono e scappano”. Quei percorsi “di terra, ghiaia, ghiaino, sassi, sassetti, sassolini, sassacci, argilla e fango” dove le biciclette slittano, galleggiano e sculettano. Le strade del ciclismo nascono bianche “In Francia e Svizzera”, leggo dal bel libro di Pastonesi, “si comincia ad asfaltare nella prima metà dell’Ottocento; in Italia nella seconda”. Le prime a rivestirsi di bitume furono le vie ad interesse commerciale e tra i grandi valichi. Lo conferma La storia dell’asfalto di Gian Luca Lapini. All’inizio, non…
Orientale Sarda in bicicletta: tra pecore, curve e silenzio in Barbagia e Ogliastra
La SS125, il tratto di Orientale Sarda che da Dorgali volge verso sud è il must ciclistico della Sardegna. A bassissima densità di traffico, da percorrere in bici da corsa o da turismo, la Statale 125 meglio conosciuta come Orientale Sarda fu asfaltata nel 1928, tagliata a 900 metri di altitudine nel Supramonte profondamente inciso da grotte, canyon e doline carsiche. Il posto dove sono state ritrovate le prime tracce antropiche della Sardegna è una successione infinita di tornanti morsi da lecci, terebinto e fillirea. Quando si percorre l’Orientale Sarda in bicicletta, bisogna dimenticare il mare. Per un attimo. Per appena 200 chilometri. Spostando l’attenzione sulle biciclette che sfilano sottili sull’asfalto. Nel silenzio più assoluto. Sulle magiche curve senza soluzione di…
Cosa serve al cicloturismo? Piste ciclabili o ciclovie a bassa percorrenza?
In un post su Facebook, l’amico Simone Scalas, guida cicloturistica e fondatore di Mediterras, si interrogava su cosa serve al cicloturismo? Ripropongo alcune delle sue risposte per introdurre un tema a me caro quanto provocatorio: la relazione pericolose tra piste ciclabili e cicloturismo. Il post iniziava così: Le piste ciclabili sviluppano il cicloturismo? “Anche. Le piste ciclabili servono prima di tutto alla mobilità urbana e nelle grandi aree metropolitane. Permettono ai cicloturisti di arrivare o partire direttamente dalla città. Le destinazioni con piste ciclabili largamente utilizzate anche per il cicloturismo, il Danubio, l’Elba, la Loira e gran parte dei Paesi Bassi, hanno la caratteristica principale di essere pianeggianti. Di conseguenza, attraggono un segmento specifico del cicloturismo: cicloviaggiatori in bici da trekking…