Il 4 luglio, in tutta sicurezza, si corre la 34a edizione della Maratona dles Dolomites. È nel desiderio di tutti gli amanti del ciclismo tornare a pedalare tra le Dolomiti. Pedalare in questo contesto magnifico, senza l’assillo delle auto e delle moto, è una grande opportunità. Tre i percorsi che si snodano fra i passi che hanno fatto la storia del ciclismo (Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Falzarego, Giau, Valparola): la Maratona di 138 km e 4230 m di dislivello, il Medio di 106 km e 3130 m di dislivello e il Sellaronda di 55 km e 1780 m di dislivello. Dedicata all’Arte, in ladino ert, la Maratona ha fatto realizzare i premi di quest’anno dalla scuola d’arte di Ortisei Cademia.…
Se ami la bicicletta, adotta un albero
Ami la bicicletta? Adotta un albero. Cosa sarebbero i percorsi cicloturistici o i tracciati delle granfondo senza una salita, un panorama, un bosco. Come sarebbe l’aria che respiriamo quando pedaliamo senza un’oasi verde? A credere nella stretta alleanza tra natura e ciclismo è il comitato organizzatore della Maratona dles Dolomites, quest’anno prevista il 5 luglio e annullata a causa del Coronavirus. In seguito alla tempesta Vaia che nel 2018 ha distrutto intere porzioni di boschi tra Veneto, Trentino e Alto Adige, il comitato ha lanciato la campagna Wow Nature Alta Badia di adozione di uno o più alberi nell’area di 12 ettari danneggiata dai temporali su Passo Campolongo. Cliccando su questo link si potrà finanziare la messa in dimora di…
Dal 15 ottobre al 5 novembre le iscrizioni per la Maratona dles Dolomites 2020
Il tema è Ert, Arte in ladino, per la 34° Maratona delle Dolomiti in programma il 5 luglio 2020. Le iscrizioni partono il 15 ottobre 2019 e si concludono il 5 novembre. Il funzionamento è lo stesso degli altri anni. I partecipanti non potranno superare i 9.000 così suddivisi: 4.400 posti saranno assegnati tramite sorteggio, gli altri destinati ai partecipanti di diritto, ai ciclisti che prenotano attraverso i tour operator accreditati, ai ripescati e agli iscritti che pagano un prezzo maggiorato a scopo di beneficenza. E’ indispensabile preiscriversi online sul sito della Maratona. Il sorteggio si terrà nella seconda metà di novembre. Dal 10 ottobre, acquistando un pacchetto di minimo 4 notti sul sito del tour operator ufficiale Holimites, si…
Maratona delle Dolomiti: 10 cose che non sapevo
Tra i 4 passi dolomitici, in bici da corsa, ho pedalato tante volte e con qualsiasi meteo: sotto la pioggia nel grigio Sellaronda Bike Day 2019, con il sole nell’estate del 2017 durante il Dolomites Bike Day e in occasione della temutissima Maratona delle Dolomiti o dles Dolomites del 2017. Quell’anno fu la mia prima volta in tutti i casi: il mio battesimo nel silenzio della chiusura dei passi alpini. In attesa della prossima gf (grandfondo) delle Dolomiti supportata dalla partnership con Waze che includerà nelle mappe della sua app gli orari dei passi chiusi al traffico, ecco le 10 cose che ho scoperto nella Maratona del 2017 mentre la mia border collie Laya mi aspettava, speranzosa di una passeggiata tra le amiche mucche,…
Dolomiti in bicicletta: ritorno al silenzio
Alle 6.30 di mattina le gambe sono fredde, i riflessi in bicicletta intorpiditi, il caffè ancora un miraggio lontano. Il nastro d’asfalto che attraversa le Dolomiti, tra Corvara e il Passo di Campolongo, si inerpica dolcemente, tra le curve, gli abeti immobili e il ruscello che mormora allegro. In assenza di traffico automobilistico, il silenzio ti avvolge come una coperta morbida e sconosciuta. Il rumore più forte, sulla bici da corsa, tra i 9000 che partecipano alla Maratona dles Dolomites, la granfondo ciclistica che si svolge a passi dolomitici chiusi al traffico, è il mio proprio respiro. Dolomiti in bicicletta: una danza di almeno 55 km La danza sui tornanti dura almeno 55 chilometri, corrispondenti al percorso più breve della…
Riccardo Guasco, l’illustratore di biciclette che non vuol essere come Montalbano
Viste le sue illustrazioni così destrutturate e spigolose, il mento puntuto, i colli alti e sottili, le schiene curve sui manubri dei suoi ciclisti, Riccardo Guasco me lo ero immaginato affine alle sue creature. Invece, al piano nobile del palazzo del Touring Club, a Milano, dove è stata presentata oggi la mostra Veni Vidi Bici! Riccardo Guasco e l’arte di illustrare la bicicletta, mi ritrovo al cospetto di un quarantaduenne simpatico, con il viso rotondo e la barba, la fronte alta e la montatura degli occhiali bianca, che mi dice, a sorpresa, di non voler fare la fine di Zingaretti con Montalbano: “non voglio essere identificato solo con ciclisti e biciclette!” Eppure, le biciclette hanno regalato a Riccardo Guasco chiara…