Che profumo si vorrebbe sentire viaggiando nelle Langhe in bicicletta? Di erba, castagne, legna o rose secche? L’odore di un weekend d’autunno in bici è di vinaccia, mosto, nocciole e tartufo. L’eterno dubbio tra noccioleto e vigneto – rende più l’uno o l’altro? – è il motivo portante del paesaggio, così come delle conversazioni. Un tempo c’erano più boschi che vigne. Un rapporto adesso invertito. Il successo del Barolo e del Barbaresco, poi della Barbera, ha modificato il territorio in un paesaggio di desideri dove, grazie a ciclisti, cicloviaggiatori e cicloturisti, si è quasi del tutto azzerata la differenza tra numero di visitatori estivi e invernali. Langhe in bicicletta: colline, tartufi e una certa Rita Si viene per la bicicletta,…
Le Colline del Prosecco in bicicletta: tra pedali, polenta e perlage
Le Colline del Prosecco, entrate nel luglio del 2019 nella World Heritage List dell’Unesco, possiedono una straordinaria vocazione cicloturistica. E non lo sanno. È come se la consapevolezza di custodire un tesoro, un paesaggio che non ha uguali e una terra su cui crescono felici gli acini del vitigno Glera, abbia censurato ogni altra forma di passione. Mi sono bastati due giorni di incontri e pedalate tra i vigneti, per intuire che la terra tra il Piave e le Prealpi trevigiane dove si brinda e si pasteggia a Prosecco, potrebbe diventare uno dei cuori pulsanti del cicloturismo italiano. Ecco dove si annida questa speciale passione fatta di pedali e perlage. Ecco tutti gli ingredienti per un weekend o una vacanza…
Gravel: come non avere paura delle strade bianche
Chi ha paura delle strade bianche? Quelle strade che in bicicletta celano insidie che l’asfalto ha quasi cancellato. Quelle dove le ruote, scrive Marco Pastonesi nel suo ultimo La leggenda delle strade bianche, Ediciclo 2017, “guizzano e svirgolano, slittano e scivolano, sfuggono e scappano”. Quei percorsi “di terra, ghiaia, ghiaino, sassi, sassetti, sassolini, sassacci, argilla e fango” dove le biciclette slittano, galleggiano e sculettano. Le strade del ciclismo nascono bianche “In Francia e Svizzera”, leggo dal bel libro di Pastonesi, “si comincia ad asfaltare nella prima metà dell’Ottocento; in Italia nella seconda”. Le prime a rivestirsi di bitume furono le vie ad interesse commerciale e tra i grandi valichi. Lo conferma La storia dell’asfalto di Gian Luca Lapini. All’inizio, non…
La ciclovia Pirinexus in Catalogna: 373 km di via verde da percorrere in gravel e mtb
Che cos’è una Via Verde? Il concetto è particolarmente caro alla Spagna, paese dove le ferrovie dimenticate, gli argini fluviali, le ippovie, le strade forestali e i sentieri di servizio di acquedotti sono stati trasformati in greenway per la mobilità dolce, da usare in bicicletta o a piedi. A fare da apripista, nella provincia di Girona, in Catalogna, è stato il vecchio trenino che sbuffava, trainato da una locomotiva a vapore, da Olot e Girona. La sua velocità, 15 km all’ora, era quella, guarda caso, di un’attuale bicicletta da turismo. Portava merci e passeggeri, tra paesini, mezza montagna e coni vulcanici di antica origine. Nel 1969 fu dismesso. Il suo sedime ferroviario è stato il primo, in Catalogna, ad essere…
Tra le novità di Cosmobike una scarpetta da Cenerentola in bicicletta
Un breve giro tra le novità di Cosmobike, la maggiore fiera di settore nel mondo della bicicletta conclusasi a Verona con un consuntivo di 60mila visitatori, mi ha portato al cospetto di una scarpa da donna davvero inusuale. A sgancio rapido, a effetto glitter, la suola in carbonio, sufficientemente affusolata davanti e sul tallone, la Stardust luccicava su una mensola nel bel mezzo dello stand Gaerne, a Cosmobike. La scarpetta a effetto glitter, proposta a un’atleta che l’azienda di Coste di Maser, nel trevigiano, sponsorizza, costa 270 euro e sarà venduta, dal prossimo gennaio, in edizione limitata. Sappiamo che non tutto ciò che luccica è oro… Le aspiranti Cenerentole in bicicletta saranno comunque le benvenute sul sito gaerne.com. Delle scarpette…
In bicicletta dalle Dolomiti alla Laguna di Venezia
Andare in bicicletta dalle Dolomiti fino a Venezia è una delle più belle esperienze ciclistiche che si possano fare in Italia. Le Dolomiti, antiche isole coralline di un mare primordiale, nelle Alpi, continuano infatti a sentire l’antico richiamo dell’acqua. Almeno dal punto di vista del cicloturismo. Più di un progetto vorrebbe ricollegare le montagne del mito all’Alto Adriatico, il mare a cui, in remote ere geologiche appartenevano. Raccordate idealmente alla Laguna di Venezia, le Dolomiti del Parco delle Tre Cime, dell’Ampezzano e del Cadore sono già attraversate dalla ciclovia Monaco Venezia, 560 km totali di cui 280 in Italia, che ho ripercorso in parte, in compagnia dell’amica Chiara Caliceti, in una giornata di metà agosto, nel tratto da Cortina a Belluno.…