ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

grandi salite

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Le grandi salite sono la sfida più grande per un ciclista. Sono la meta di ogni uscita e allenamento. Sono la fonte più grande di soddisfazione. Ogni ciclista ha il suo personale archivio di grandi salite. Le grandi salite iconiche o più famose appartengono al Tour de France e al Giro d’Italia. Nel mio piccolo, alcune le ho affrontate anche io.

Storia del colore della maglia rosa

Nessun colore è per sempre. E nessuna vibrazione cromatica è eternamente maschile o femminile. Vedi il rosa della Maglia del Giro d’Italia, tra i più iconici che ci siano, un colore fondamentale nella cultura della bicicletta. Per cominciare, non si sa bene quale colore sia: il suo codice, nell’anno del Centenario del Giro d’Italia, è stato il Pantone 190 C e così nel 2022. Strano a dirsi, il rosa della maglia simbolo del ciclismo italiano non è mai stato codificato presso l’istituto statunitense specializzato in catalogazione cromatica, il Pantone. In passato è stato rosa antico. Nel futuro non sarà mai uguale. Il rosa, si legge sul sito dell’Istituto, ha assunto una nuova centralità nei movimenti di empowerment femminile, ma sta…

Grandi salite in bicicletta: libri, siti, lista e curiosità

Le grandi salite stanno al ciclismo come i “munros” stanno al trekking delle Highlands: si programmano con cura, si spuntano una a una dalla lista del ciclista, si mettono in saccoccia, si fissano nella memoria e su Instagram. Proprio come si fa in Scozia con le 282 montagne che superano i 914 metri (3000 piedi) catalogate nel 1891 da Sir High Munro, primo presidente dello Scottish Mountaneering Club da cui viene il termine munro-bagging. I ciclisti, invece, quante salite ambirebbero a mettere nel sacco ogni anno? L’uscita del libro Epic Cycle Tours del giornalista sportivo Enrico Aiello che snocciola, con dati e descrizioni, le più grandi salite del ciclismo in Italia, di Francia e del Belgio, mi porta raccogliere qualche curiosità sulle…

Il Mont Ventoux chiude al traffico motorizzato a favore dei ciclisti

Il Mont Ventoux chiude al traffico motorizzato, per lavori, fino alla primavera del 2021. E si prepara a fare da scenario, con un doppio passaggio, all’undicesima tappa del 108° Tour de France, il 7 luglio 2021, tra Sorgues e Malaucène (vedi video sotto). È una buona notizia per la vetta che riceve 700.000 visitatori l’anno di cui 120.000 ciclisti tutelata, dall’estate del 2020, come Parco Naturale Regionale. Il sito della salita ciclistica più iconica della Provenza, composto dall’Osservatorio, in realtà una vecchia stazione radar militare, e pochi altri fabbricati, è attualmente inagibile per lavori che intendono attuare misure di protezione dell’ambiente naturale e di regolazione, in chiave di maggiore sicurezza, dei flussi di traffico. Ancora più positiva è la notizia…

La maglia da ciclismo ottenuta dal riciclo di 5 bottiglie di plastica

Cinque bottiglie di plastica o poco più. Per una taglia XXL, il numero cresce. Dalla collaborazione del maglificio Santini con Polartec, è nata una delle prime maglie da ciclismo, donna e uomo, ottenuta dal riciclo di materiale plastico. Una primizia che sarà disponibile per la Granfondo Stelvio Santini del 7 giugno 2020. Realizzata con i tessuti Polartec Power Dry recycled e Polartec Delta recycled, ricavati dalla riconversione di bottiglie monouso in PET, la maglia ufficiale della manifestazione è colorata, eco-friendly e anche sufficientemente creativa: esibisce arditi tornanti in salita sul davanti e un dolcissimo stambecco stilizzato sul retro. Alla Granfondo Stelvio Santini la maglia da ciclismo riciclata La maglia sarà presente nel pacco gara. Si calcola che, il 7 giugno,…

10 trucchi per allenare la resilienza nel ciclismo e nella vita

“Siamo progettati per resistere allo stress e affrontare problemi e difficoltà”. La connessione perpetua, però, non ci aiuta. Pietro Trabucchi, valdostano classe 1963, psicologo dello sport, docente alla facoltà di Scienze Motorie di Verona, coach di ultramaratoneti, autore di Resisto dunque sono (Corbaccio), si è imbattuto nel concetto di resilienza anni fa, mentre studiava i fattori di longevità degli atleti professionisti. “La resistenza psicologica”, spiega, “è la capacità di non perdere la motivazione davanti agli ostacoli. Un fenomeno per niente straordinario. Nasciamo predisposti a coltivare questa abilità così come ad allenare la muscolatura. Lo sport estremo ne è il suo esempio macroscopico, il suo terreno d’elezione, ma la resilienza, prodotto dell’evoluzione umana, interviene in qualsiasi dinamica quotidiana”. Il significato di…

In bici nel Parco delle Foreste Casentinesi: pedalando nel foliage, con i lupi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è il luogo perfetto per un weekend in bicicletta alla scoperta del foliage d’autunno. Questo è il posto dove gli eremiti dell’Appennino tosco-romagnolo avevano grandissima cura degli abeti e dei faggi. Doveva esserci profonda sintonia tra ricerca spirituale, regola della comunità monastica e manutenzione della foresta. In questi boschi di crinale, basta un poggio o un’altura, da scalare in bicicletta, per accorgersi della diversità dei paesaggio: a ovest, le faggete e abetine più antiche d’Italia; a est, sul versante romagnolo, dirupi e calanchi che paiono usciti da fiabe. Il Parco delle Foreste Casentinesi in bicicletta Nel cuore del parco, la Riserva Integrale di Sasso Fratino, vivono i lupi. Il maschio e la femmina dividono la…

Aspettando la RadMarathon. Ritratto dell’Ötztal, la valle amica della bicicletta

Possiedo un passaporto della Bike Republic di Sölden, la stazione montana più nota della Ötztal, la valle tirolese che per 70 km si allunga da Haiming, tra i ghiacci, fino a Passo Rombo, al confine con la Val Passiria. Possiedo un passaporto da cittadina ciclista, senza alcun merito se non quello di essere venuta fin qui a curiosare, scrivere e pedalare nella valle da cui è partita, il 1 settembre 2019, la celeberrima quanto fatidica Ötztaler RadMarathon. Il passaporto equivale, con le dovute differenze, alle credenziali della Via Francigena: viene timbrato agli impianti di risalita che conducono ai single trail, i sentieri di montagna utilizzati dalle mtb e da chi cammina, e ai flow trail, i sentieri da mtb costruiti…

Carnia in bici da strada tra locande, sapori e la grande salita dello Zoncolan

L’anice per i sonni tranquilli, i fiori di iperico e la grande salita dello Zoncolan contro la malinconia. Se state partendo in bicicletta per la Carnia, in Friuli Venezia Giulia, sappiate che questa terra controcorrente, incorniciata da vette che superano appena i 2000 metri, è famosa per la sua tradizione di erbe officinali, per il prosciutto di Sauris, le meridiane della Val Pesarina e per la cattivissima salita dello Zoncolan immortalata da più di un Giro d’Italia (probabile fine tappa anche nel 2020). Nel 2007, per la tappa del Giro, alcune maxifotografie di grandi campioni sono state collocate sul percorso. Al km 2,5 ce n’è una di Felice Gimondi, il corridore morto il 16 agosto 2019, a 76 anni, per…

Le Colline del Prosecco in bicicletta: tra pedali, polenta e perlage

Le Colline del Prosecco, entrate nel luglio del 2019 nella World Heritage List dell’Unesco, possiedono una straordinaria vocazione cicloturistica. E non lo sanno. È come se la consapevolezza di custodire un tesoro, un paesaggio che non ha uguali e una terra su cui crescono felici gli acini del vitigno Glera, abbia censurato ogni altra forma di passione. Mi sono bastati due giorni di incontri e pedalate tra i vigneti, per intuire che la terra tra il Piave e le Prealpi trevigiane dove si brinda e si pasteggia a Prosecco, potrebbe diventare uno dei cuori pulsanti del cicloturismo italiano. Ecco dove si annida questa speciale passione fatta di pedali e perlage. Ecco tutti gli ingredienti per un weekend o una vacanza…

Maratona delle Dolomiti: 10 cose che non sapevo

Tra i 4 passi dolomitici, in bici da corsa, ho pedalato tante volte e con qualsiasi meteo: sotto la pioggia nel grigio Sellaronda Bike Day 2019, con il sole nell’estate del 2017 durante il Dolomites Bike Day e in occasione della temutissima Maratona delle Dolomiti o dles Dolomites del 2017. Quell’anno fu la mia prima volta in tutti i casi: il mio battesimo nel silenzio della chiusura dei passi alpini. In attesa della prossima gf (grandfondo) delle Dolomiti supportata dalla partnership con Waze che includerà nelle mappe della sua app gli orari dei passi chiusi al traffico, ecco le 10 cose che ho scoperto nella Maratona del 2017 mentre la mia border collie Laya mi aspettava, speranzosa di una passeggiata tra le amiche mucche,…

Parco Nazionale del Gran Paradiso: in bici sul Nivolet, tra le nuvole

Del Parco Nazionale del Gran Paradiso è la più ambita salita ciclistica. Eppure il Giro d’Italia, forse perché la strada è senza uscita, l’ha sempre ignorata: ci è passato per la prima volta il 24 maggio 2019. Il Colle del Nivolet, ambito oggetto di desiderio ciclistico è ben conosciuto tra chi pedala, almeno di nome. Da qualche anno, nelle domeniche di luglio e agosto, la salita al Colle del Nivolet, da Ceresole Reale, nel versante piemontese del parco, è aperta a tutti, campioni e non. L’accesso è facilitato dalla chiusura al traffico motorizzato. L’iniziativa ha il bel nome di A Piedi tra le Nuvole. Dalle 9 alle 18, moto e macchine vengono fermate all’altezza della sbarra che costeggia il lago Serrù,…

Alta Langa in bicicletta, sognando uova e tartufo

Corrono voci che ai ristori degli eventi ciclistici del Bike Festival della Nocciola, in programma tra il 24 e il 26 agosto nell’Alta Langa, potrebbero esserci uova al tegamino con sfoglie di tartufo nero. Queste voci le ho ascoltate tra un piatto di tajarin e una panna cotta, a cena, dopo aver pedalato, sotto il sole d’agosto, da Bossolasco a Camerana. Che abbia sognato o bevuto, queste voci mi hanno accompagnato alla scoperta dell’Alta Langa in bicicletta: la meno conosciuta, legata alla storia della nocciola Tonda Gentile che cresce felice tra i paesi di Cravanzana, Cortemilia e Feisoglio, su colline tra i 750 e gli 896 metri troppo alte per consentire la coltivazione della vite. Questa è una Langa di…

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