L’Eroica come il saper fare liutario di Cremona, l’arte dei pizzaioli napoletani, la vite ad alberello a Pantelleria. Come il Tango argentino, il Carnevale di Oruro in Bolivia, il Festival dei Cortili Aperti di Cordova. O come l’antichissima pratica italica della Transumanza, preservata su tratturi e strade bianche, candidata all’Unesco quest’anno. Dov’è il legame? Perché ho proposto di candidare l’Eroica di Gaiole in Chianti alla Lista del Patrimonio Immateriale Unesco che accoglie nel suo paniere canti, riti, arti e tradizioni fondamentali per la salvaguardia della diversità culturale? Espressione della creatività umana, l’entità candidabile al Patrimonio Immateriale dell’Umanità deve poter essere trasmessa di generazione in generazione e deve essere sostenuta, con misure di salvaguardia, da una comunità in stretta correlazione con…
L’Eroica: 10 motivi per pedalare con una bici vintage nel Chianti
All’Eroica, la ciclostorica più famosa del mondo, noi donne cicliste eravamo 850, un numero che per la prima volta ha superato il 10% dei partecipanti. Una ciclista è arrivata dalla Cina. Io più semplicemente da Casole d’Elsa, in Toscana. Nei 50 minuti di viaggio che mi separavano da Gaiole in Chianti, mi sono chiesta: perché L’Eroica piace così tanto? Perché muove ciclisti dai più remoti angoli del mondo (nel 2017 da 58 paesi stranieri tra cui Azerbaigian, Vanuatu, Pakistan, Perù)? Così ho cominciato a stilare la mia personalissima lista di buoni motivi. L’Eroica piace perché… 1. L’Eroica è un rito, il rito ciclistico che segna l’entrata nell’autunno. Castagne, cachi e foglie oro-arancio come nelle Langhe, le Foreste Casentinesi e le Colline del Prosecco dove…