Caro fabbricante di biciclette, siamo un gruppo di amici appassionati di bicicletta, ciclismo, buone pratiche e mobilità sostenibile. Interrogandoci su cosa potevamo fare per dare una mano a territori dove queste pratiche, pur vitali, sono poco diffuse, abbiamo scoperto l’organizzazione no-profit World Bicycle Relief. Costruendo fabbriche di assemblaggio, formando ciclo meccanici e destinando le robuste biciclette Buffalo alle popolazioni dei villaggi più remoti, WBR opera da anni, in Paesi africani, asiatici e sudamericani, contribuendo a tutta la filiera – fabbricazione, distribuzione, donazione e monitoraggio dei risultati – con queste cifre: 506.257 biciclette Buffalo consegnate tra il 2005 e il 2019, 2.323 ciclo meccanici formati, il 76% dei fondi raccolti devoluti direttamente in donazioni (18% in azioni di funfraising, 6% management). In…
Baiskeli, il progetto che porta biciclette solidali e ciclo-safari in Tanzania
In swahili, la lingua parlata nell’Africa orientale che ha dato al mondo la parola safari (viaggio, esplorazione di terre incognite), baiskeli significa bicicletta. Il suo suono è caldo, la sua pronuncia è già promessa di un mondo migliore. La sua storia, raccontatami da Riccardo Bosi e Matteo Fiorini, è quella di un progetto che ha preso forma qualche mese fa mescolando intenzioni e fato, come nelle più belle favole. Baiskeli ha a che fare con una vecchia stalla di mattoni rossi cotti al sole della Tanzania, una valigia piena di arnesi da ciclomeccanico e con l’idea che una ciclofficina, aperta a Pomerini, nel cuore del Paese, 535 km a sudovest di Dar es Salaam, tra savana e sabbia, possa diventare…
Un euro a ruota per regalare una bicicletta in Africa e migliorare un po’ il mondo
Bastano 134 euro per adottare una bicicletta e destinarla, attraverso la onlus World Bicycle Relief, a chi ne ha bisogno in Africa. La prossima volta che entrate in un negozio di biciclette per gonfiare le ruote, pensateci. Cercate una scatola di cartone colorato con la scritta 1 Euro a ruota per l’Africa. Per ricambiare la gentilezza, lasciateci dentro uno, dieci, cento euro. Per iniziare, le monete da un euro vanno benissimo. Abbiamo cominciato così anche noi. Da un primo passo, un incontro davanti a una fetta di pizza al trancio in cui ci siamo chiesti: cosa possiamo fare? Il noi è formato da un gruppetto di fedelissimi della bicicletta: Davide Maggi, anima e co-proprietario del negozio Stazione delle Biciclette a…
Afghan Cycles, il documentario sulle prime cicliste afghane
Tra le tante donne della bicicletta di cui mi piace raccontare in questo blog al femminile c’è l’americana Shannon Galpin, produttrice del documentario Afghan Cycles che ho avuto il privilegio di vedere in anteprima e che è stato proiettato il 18 luglio 2019 alla Dynamo Velostazione di Bologna nell’ambito della rassegna Visioni a Catena. Classe 1974, nel Colorado, a 17 anni, Shannon subisce violenza. Sull’episodio di stupro scriverà: “invece di fossilizzarmi su ciò che la violenza mi aveva sottratto, cominciai a rendermi conto di ciò che mi aveva dato: la forza di battermi per i diritti delle donne, soprattutto nei territori sottoposti a conflitto”. Il film sull’Afghanistan da lei prodotto è il risultato di quella visione del mondo. Nel 2007,…
A Milano lo spazio creativo di ciclisti e designer che portano acqua in Africa
A Milano, il punto di incontro tra designer e ciclisti è un piccolo spazio creativo nel cuore di Chinatown, in via Giordano Bruno. SO che sta per Studio Officina è nato una decina di anni fa dalla volontà della set designer Anna Casiraghi, dell’interior designer e ciclomeccanico Riccardo Albani e dell’architetto Emiliano Zanni, come spazio dalla doppia anima: che accogliesse progetti, computer, coworking, ma anche i telaisti e meccanici di Casbah Ciclo Club. Nel giugno del 2018, consolidata l’anima e le passioni, lo spazio si evolve in un’associazione aperta al quartiere, con un calendario di concerti, workshop di ciclomeccanica, presentazioni ed eventi creativi che non disdegnano azioni di solidarietà. Water for a mission: portiamo acqua in Africa L’ultimo di questi…
Il nuovo libro di Matteo Marzotto, l’imprenditore ciclista che pedala a favore della ricerca
Il viaggio della speranza, per chi è malato di fibrosi cistica, si chiama anche Bike TourGether. Nel titolo del nuovo libro di Matteo Marzotto, imprenditore e ciclista da sempre, è contenuto un messaggio forte: le lotte per le buone cause, cosi come le pedalate più conviviali si fanno insieme, unendo le forze, passandosi idee, solidarietà e borracce. Il libro (Cairoeditore), i cui proventi sono totalmente devoluti, racconta i Bike Tour effettuati in tutta la Penisola per sensibilizzare sul tema della fibrosi cistica e creare eventi di raccolta fondi. Il retroscena risale al 1989. In quell’anno, la perdita della sorella Annalisa, “il mio angelo custode”, malata di fibrosi cistica, muove le intenzioni di Matteo nella direzione della solidarietà. Marzotto fonda in seguito,…