Il 30 agosto 2020, posticipata rispetto alla sua tradizionale data di primavera, si svolgerà L’Eroica Montalcino. Le iscrizioni sono ancora aperte. L’Eroica di Gaiole è stata invece posticipata al 2021, per evitare assembramenti. Per Montalcino, la data di fine agosto segna anche la nascita reale del Percorso Permanente, finalmente segnalato con pannelli turistici di colore marrone che riportano, oltre alla scritta Eroica Montalcino, anche il simbolo della bicicletta. Un fatto che mi riporta indietro alla primavera di un anno fa quando ho sentito parlare per la prima volta di questo secondo Percorso Permanente. In quell’occasione, nonostante le previsioni pessime, la bruma e nessuna voglia di alzarsi dal letto, con grande senso di scoperta ho pedalato. Eccone il resoconto. L’Eroica Montalcino…
Bici vintage: 10 cose da sapere prima di partire per l’Eroica
Che cos’è una bici da corsa d’epoca? Secondo il regolamento dell’Eroica, la ciclostorica che si svolge a Gaiole in Chianti la prima domenica di ottobre, si tratta di una bicicletta vintage costruita antecedentemente al 1987, negli anni in cui il cambio, posizionato con levette sul tubo obliquo del telaio, non era ancora indicizzato. A fine anni ’90, oltre a essere indicizzato (nel nuovo “indice”, ogni scatto del cambio corrisponde a un rapporto), il comando del cambio viene trasferito sul manubrio e i fili, non più esterni, incorporati e non più in vista. Le differenze tra le biciclette così dette antiche e le attuali biciclette da corsa sono enormi: riguardano non solo il cambio, ma le componenti e le geometrie. Ne…
Fuorisalone 2019: la prima e l’ultima bicicletta
Ci saranno tre biciclette celebri alla 13° edizione di Biciclette Ritrovate, il 10 e l’11 aprile, durante il Fuorisalone. Sotto il glicine fiorito, nel cortile dello storico negozio di biciclette della famiglia Rossignoli a Milano, viene esposta un’eccezionale Draisina fabbricata nel corso del 1800 in Lombardia. Un manufatto particolare: la sua sella poggia su una balestra molleggiata invece che sulla trave tra le due ruote, come era nel modello originale. Splendidamente fabbricato dal punto di vista dell’artigianalità, il mezzo costituisce una prima evoluzione rispetto alla Draisina creata nel 1817 dal barone-inventore Karl Drais, a Mannheim, di cui vi ho raccontato nell’articolo La prima bicicletta della Storia. Sarà questa la prima bicicletta costruita in Italia? L’affascinante quesito rimane aperto. E’ senz’altro una…
Nasce il progetto Terra Eroica: la Toscana abbracciata dai percorsi permanenti delle due Eroiche
Li ho studiati tante volte i percorsi dell’Eroica: quello a forma di grappolo d’uva dei 46 km, il tracciato dei 75 che si allunga, come formando un tagliere, verso Panzano; il profilo delle labbra che si sporgono in un bacio nei 135 km; la sagoma di un felino intento a scattare nella parte bassa dei 205 km. Ho anche rilevato la percentuale di strade bianche per ogni tracciato. Ma non avrei immaginato che potessero un giorno traccordarsi tutti e, come nel pezzo degli U2, diventare Uno: diventare il confine valicabile di una Terra a vocazione cicloturistica, la Terra Eroica, culla e trampolino dell’inattacabile sistema di valori su cui poggia l’Eroica di Gaiole in Chianti (di cui ho scritto qui). I percorsi permanenti…
La Granfondo della Capitale lancia la sua prima volata e maglia al femminile
Alla trascorsa edizione della Granfondo di Roma hanno partecipato 396 donne: 266 alla vera e propria Granfondo, 130 alla pedalata cicloturistica In bici ai Castelli. Il presidente Gianluca Santilli, anche promotore con la Fondazione Masi di un Osservatorio sulla Bikeconomy, è fiducioso che il numero, quest’anno, il prossimo 8 ottobre, possa crescere. Alle cicliste, come è accaduto dall’anno scorso alla Maratona dles Dolomites, è dedicata una speciale maglia grigio-prugna-bianca, profilata di rosa, fabbricata da Sportful. Una maglia che esprime, nella stampa, due concetti di non poco valore: la Granfondo di Roma, socio fondatore dei World Association of Cycling Events cui fanno anche parte la Ride London, l’Etape du Tour de France e la Five Boro di New York, sostiene l’Associazione Italiana…
Tacchi alti: si possono mettere in bici e pedalare sicuri?
Avendo ballato per anni il tango con tacchi alti con cui non avrei saputo prima nemmeno camminare, mi sono chiesta, di recente, se sarei mai riuscita a pedalare con i tacchi. Sorpresi? Sul significato, uso e funzione delle scarpette con i tacchi alti, da Cenerentola in poi, noi donne ci interroghiamo da sempre. Dal germanico Skarpa o tasca di pelle, nella simbologia archetipica delle fiabe la scarpa, come scrivo nell’articolo sulle Scarpette Rosse contro la violenza sulle donne, simboleggia lo spostamento, l’appartenenza, la perfetta compenetrazione tra organo maschile e femminile. I primi antenati dei tacchi fecero la loro comparsa a Venezia, nel XVI secolo, sotto forma di chopine, curiosi zatteroni di legno o di sughero rivestiti in cuoio, trine e tessuto,…
Il mito di Alfonsina Strada nel fotoprogetto di un’artista olandese
C’è voluta un’olandese, una fotoreporter che lavora a Rotterdam e vive sull’isola di Noord-Beveland, nello Zeeland, per raccontarci, con un fotoprogetto che è diventato un libro e che si è poi trasformato in una mostra (durante la prima edizione di Milano Bike City), la dimenticata storia della donna ciclista più famosa d’Italia, Alfonsina Strada. Ciclista per passione, la Maratona delle Dolomiti e diverse granfondo alle spalle, fiduciosa che la bici possa “attraversare la vita delle persone quanto i luoghi”, Ilona Kamps si è trovata qualche anno fa sul Colle del Ghisallo. Era il 2011, seguiva il Giro di Lombardia. La vecchia bicicletta di Alfonsina Strada l’aspettava nel piccolo Santuario della Madonna del Ghisallo protettrice dei ciclisti, su quel colle sopra Bellagio,…
Una collezione segreta di bici d’epoca in mostra a Milano
C’è voluto il Giro d’Italia, alla sua centesima edizione, e il duecentesimo anniversario dell’invenzione della bicicletta per aprire lo scrigno segreto del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Il grande deposito della sezione Trasporti in cui ho avuto anni fa il privilegio di entrare accompagnata dal curatore Marco Iezzi, cela una collezione di bici d’epoca che ha più di 60 anni, sconosciuta ai più: una quarantina di pezzi antichi risalenti all’inizio dell’Ottocento fino agli anni 1960, frutto di donazioni e acquisizioni, che raccontano l’evoluzione tecnica e sociale del velocipede, praticamente la storia della bicicletta. La bicicletta antica: memorie e gloria Normalmente a disposizione di studenti e studiosi, questa collezione di biciclette antiche sono le protagoniste della mostra 100 volte…