ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

alberghi bike friendly

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Come si diventa un bike-hotel? Quali le caratteristiche dell’accoglienza e le migliorie infrastrutturali? Guide e siti sui bike hotel.

Cicloturismo fai da te: quale bici e percorso, cosa portare, che borse

La malinconia del cicloviaggiatore non esiste. Dietro ogni curva può aprirsi uno spettacolo inatteso, un incontro, una folata di profumo. Viaggiando in bicicletta si contempla e si annusa. Non ci sono filtri tra la pelle e l’ambiente, il contatto con l’aria spazza via i pensieri. La ripetitività della pedalata fa sì che la mente possa sganciarsi e divagare. La produzione di ormoni del benessere crea un circolo pulsione/ricompensa che porta a continuare. Perché non partire? La bicicletta è uno dei pochi sport che fa andare lontano. La nostra vocazione evolutiva non va nella direzione dello sprofondarsi del divano di casa, ma della caccia persistente. Viaggiare in bici fa esplorare il territorio e ridurre il bagaglio al minimo. Il rossetto dove…

Langhe in bicicletta: tra borghi e colline che profumano di tartufo e vino

Che profumo si vorrebbe sentire viaggiando nelle Langhe in bicicletta? Di erba, castagne, legna o rose secche? L’odore di un weekend d’autunno in bici è di vinaccia, mosto, nocciole e tartufo. L’eterno dubbio tra noccioleto e vigneto – rende più l’uno o l’altro? – è il motivo portante del paesaggio, così come delle conversazioni. Un tempo c’erano più boschi che vigne. Un rapporto adesso invertito. Il successo del Barolo e del Barbaresco, poi della Barbera, ha modificato il territorio in un paesaggio di desideri dove, grazie a ciclisti, cicloviaggiatori e cicloturisti, si è quasi del tutto azzerata la differenza tra numero di visitatori estivi e invernali. Langhe in bicicletta: colline, tartufi e una certa Rita Si viene per la bicicletta,…

Via Francigena in bicicletta: le 10 cose che non ti dicono e che è bene sapere

“Perché ho fatto la Via Francigena in bicicletta? Avevo voglia di prendermi un momento di libertà,  di vedere un pezzo d’Italia”. Una bella storia di donna in bicicletta. “Un progetto che ho chiamato Se ce l’ho fatta io, senza alcuna apparente finalità”. L’amica Monica Nanetti, giornalista e comunicatrice, donna ironica, tenace e di simpatica favella, autrice del bello e utile Via Francigena for dummies (Hoepli, 2019) è partita sulla ciclovia Francigena il 27 maggio 2017, convinta che nonostante le borse, il caldo, il peso della bici, ce l’avrebbe fatta. E così è stato. In 17 giorni di pedalata (e nemmeno un grammo perso sulla bilancia!) è arrivata, con la sua amica Annita Casolo, compagna dell’attore comico Giovanni Storti, a completare il percorso…

Bella e impossibile: la più spettacolare strada costiera della Grecia Occidentale

Una delle più belle strade costiere della Grecia, forse del Mediterraneo, sfila per circa 50 km da Astakos a Vonitsa, a nordovest di Patrasso, nella regione Grecia Occidentale. A filo del Mare Ionio a ovest, abbracciata da agrumeti e uliveti e dalla catena delle Arcaniane a est, la strada scorre in leggerissimo saliscendi assecondando la morbida morfologia della costa in uno scenario di querce e macchia mediterranea che pare inviolato. Al largo, le sagome affascinanti di Itaca, Cefalonia, Lefkada e Kalamos, le prime due raggiungibile in traghetto da Astakos, la seconda con il ponte che parte dai dintorni di Vonitsa. Una delle più belle strade della Grecia Occidentale La strada è un paradiso per i ciclisti. Per quelli che riescono…

Perché la mountain bike piace alle donne?

La mountain bike piace alle donne? A chiederlo a Gunn-Rita Dahle, la campionessa norvegese ciclista detentrice di 19 medaglie d’oro ottenute in Olimpiadi, Mondiali ed Europei, pare di sì. Mamma di Bjørnar (11anni) , manager del team Merida GunnRita, ideatrice di una linea di abbigliamento ciclistico femminile, la grande mountain biker è invitata, il 30 settembre e il 1° ottobre, a testare il percorso dei prossimi Mondiali 2018 nell’eccezionale cornice delle Dolomiti. Per il MTB Marathon World Championship organizzato da 3Epic con Pedali di Marca, Gunn-Rita pedalerà per i primi 30 km sulla pista ciclabile Auronzo – Misurina appena inaugurata, di cui ho già scritto qui, per poi testare il resto del percorso fino alle Tre Cime di Lavaredo. L’evento…

Bike hotel: una guida raggruppa gli alberghi amici della bici

Che cos’è un bike hotel? E, soprattutto, dove si trovano e come si prenotano? Mi è spesso capitato, in viaggio, di imbattermi in alberghi sedicenti amici della bicicletta. Alla mia richiesta di visionare il deposito delle bici riservato agli ospiti, la chiave del garage – guarda caso – era sempre altrove. Mi è capitato di dormire in hotel che impedivano di riporre la bici in camera. Di trovare Albergabici, come quello di Montalbano di Fasano, in Puglia, – una vecchia casa cantoniera recuperata con una notevole somma di denaro pubblico – che, aperto già da un anno, non aveva ancora ospitato un cicloturista. Per ignoti motivi, forse la mancanza di abitabilità, oscillava tra la fisionomia del centro visitatori del Parco…

La ciclovia Alpe Adria che profuma di ambra e San Daniele

La Ciclovia Alpe Adria, da Tarvisio a Grado passando da Udine, è la spina dorsale della ciclabilità del Friuli Venezia Giulia. Interamente individuata, ricavata nella parte iniziale e finale sul sedime della vecchia ferrovia che, dal 1875, da Vienna doveva raggiungere Venezia, la segnaletica in alcuni tratti da completare – ma comunque indicata come FVG1 da piccoli riquadri che bisogna allenare gli occhi a scovare -, la ciclovia Tarvisio Grado è anche uno dei progetti più premiati. Riconosciuta come Pista ciclabile dell’anno alla fiera Fiets en Wandelbeurs di Amsterdam nel 2015, ha avuto il primo premio all’Italian Green Road Award di Cosmobike 2016 sponsorizzato da Bosch, che aveva precedentemente premiato la Spoleto Norcia. La Ciclovia Alpe Adria: altimetria, km, quale…

Una locanda di bambole sulla Ciclovia Alpe Adria

Le biciclette si ricoverano, per la notte, nelle antiche cantine romane. E la bevanda di fiori di sambuco, che disseterebbe ogni ciclista, è fatta secondo l’antica ricetta del “Tre”: 30 cappiolini di fiori, 3 litri d’acqua, 3 kg di zucchero, 3 limoni a fette sottili, 3 piccole prese di acido salicidico, da tenere in infusione per 3 giorni e 3 notti. Il primo impatto con Casa Oberrichter, nel paesino rinascimentale di Malborghetto, nel tarvisiano, piccola deviazione dal tracciato della Ciclovia Alpe Adria che scende da Salisburgo a Grado ricongiungendo le Alpi all’Alto Adriatico, racconta già molto di questa incredibile locanda. Del 1370, costruita su fondamenta romane e durante l’Impero Austroungarico sede del tribunale, Casa Oberrichter è una maison d’hotes di…

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