Stop al transito di bici nell’area protetta, ma arriva subito la protesta “Siamo guide anche noi”

Il Parco di Portofino, gioiello naturalistico della Liguria, diventa teatro di una controversia che vede protagonisti i ciclisti.

Una recente ordinanza firmata dal direttore dell’ente, Federico Marenco, ha scatenato le proteste della comunità dei bikers.

stop bici parco
Stop alle bici (LadradiBiciclette.it)

Il provvedimento vieta l’accesso alle biciclette nell’area del Parco e nella zona speciale di conservazione “Parco di Portofino”, suscitando reazioni accese tra gli appassionati delle due ruote.

L’introduzione dell’ordinanza segue la pubblicazione di uno studio dell’Accademia dei Georgofili che evidenzia come le biciclette possano rovinare i sentieri causando danni all’habitat naturale.

Tuttavia, secondo Brescia e l’associazione da lui rappresentata, il vero problema risiederebbe nella mancanza di fondi destinati alla manutenzione dei percorsi ciclabili da parte dell’amministrazione del Parco.

Da oltre dieci anni l’Associazione Portofino Bike si occupa volontariamente della cura dei sentieri, sia per le bici sia per gli escursionisti a piedi.

Stop alle bici nel Parco di Portofino ma bikers si ribellano

Al centro della disputa c’è la convinzione dei ciclisti che non siano le biciclette a danneggiare i sentieri, ma piuttosto la scarsa manutenzione degli stessi. Simone Brescia, presidente dell’Associazione Portofino Bike – l’unica realtà autorizzata per escursioni in bicicletta sul monte – si fa portavoce del malcontento.

L’associazione conta molti associati e una decina di guide ufficiali del Parco e promuove un approccio sostenibile alla pratica del biking.

Bici dice stop
Vietato per le bici (LadradiBiciclette.it)

Brescia sottolinea come la conoscenza diretta e quotidiana del territorio sia fondamentale per comprendere realmente le dinamiche ambientali in gioco. Secondo il presidente dell’associazione, anche altri fattori – come per esempio il passaggio frequente dei cinghiali – contribuiscono al deterioramento dei sentieri ben più delle biciclette.

La critica mossa al direttore Marenco punta dunque a rivedere l’approccio gestionale del parco verso una maggiore inclusività delle pratiche sportive green come il ciclismo.

Nonostante la fermezza dell’ordinanza emessa dalla direzione del Parco di Portofino, emerge chiaramente un appello al dialogo da parte della comunità biker.

L’intento è quello di trovare soluzioni condivise che permettano la convivenza tra la tutela ambientale e la pratica dello sport all’aria aperta. La speranza è quella di poter collaborare attivamente con l’amministrazione per garantire sia la conservazione degli habitat naturalistici sia lo sviluppo sostenibile delle attività ricreative outdoor.

In questo contesto controverso si inserisce quindi un dibattito più ampio sulla gestione degli spazi naturalistici e sul ruolo dello sport nel promuovere uno stile di vita ecologico ed eco-sostenibile.

La situazione nel Parco di Portofino rimane in evoluzione con gli occhi puntati sulla possibile ricerca d’un compromesso tra esigenze ambientali e passioni sportive.

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