Una decisione di una famosa fabbrica di automobili fa paura ai lavoratori: quando verranno realmente utilizzati in massa, ci sarà ancora bisogno di loro?
Alcuni lavori sono sempre a rischio, specie quando le aziende che impegnano determinati operai o lavoratori iniziano a fatturare meno del previsto: e allora, ecco che si parte con aspettative, cassa integrazione e, nel peggiore dei casi, licenziamenti che portano milioni di operai sul lastrico o comunque a doversi muovere per trovare un nuovo impiego velocemente.
Abbiamo però a che fare, in questi ultimi anni, con una minaccia che si prefigura tale per alcuni dipendenti che compiono lavori considerati semplici e ripetitivi. Di conseguenza, anche per coloro che svolgono alcuni compiti in fabbriche di automobili e vetture in genere. Una decisione presa da un’azienda tedesca ha spaventato non poco sindacalisti e lavoratori allo stesso modo.
La compagnia in questione è BMW, produttore bavarese di motori. BMW sta inseguendo un futuro più “green” con l’elettrificazione progressiva della sua gamma di vetture. Tuttavia, l’ultima mossa aziendale non riguarda le auto elettriche ma qualcosa di ancora più futuristico e allo stesso tempo forse pericoloso per gli operai: in poche parole, la casa tedesca ha messo a lavorare dei robot in un suo stabilimento.
L’azienda ha mostrato di recente un video in cui un androide di tipo Figure 02, presentato a giugno quindi molto moderno, effettua dei calcoli di inferenza legati alle linee produttive del brand grazie alla sua intelligenza artificiale. Considerato l’androide più evoluto sul mercato, Figure 02 può essere osservato in un video in cui sta effettuando questa mansione: da notare che non sta svolgendo dei lavori appannaggio degli operai dell’azienda.
L’azienda ha confermato che presso lo stabilimento di BMW Group di Spartanburg al momento non sono attivi robot Figure 02. Si è trattato di un test, insomma: ma in futuro, davvero milioni di operai potrebbero essere insidiati dagli umanoidi artificiali come in un racconto di Isaac Asimov? Alcune società sono convinte di si e che sarà una bella batosta.
Secondo la società di consulenza britannica Forrester che ha presentato un reportage piuttosto recente, i robot si evolveranno talmente tanto da poter effettivamente sostituire gli umani nei compiti semplici e ripetitivi anche con maggiore efficienza. Questo metterebbe a rischio ben 12 milioni di posti di lavoro entro il 2040. Va notato che tuttavia, al momento, nessuna azienda ha materialmente licenziato operai in favore di robot, tanto meno BMW artefice del test. Ma in un futuro molto lontano, potrebbe davvero succedere? Un’incognita preoccupante.
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