Spotify, stop ufficiale al servizio: cosa succederà a chi ha già pagato

Nonostante alcune proteste, Spotify non ha avuto pietà: presto smetterà di funzionare e chi lo ha pagato avrà il suo bel da fare per ottenere un rimborso cospicuo.

Anche le grandi aziende, ormai è chiaro, possono sbagliare. Non sempre un’idea incontra il favore del pubblico o semplicemente esce sul mercato nel momento giusto per portare guadagni ad una compagnia che può anche incontrare una brutta batosta e decidere di sospendere l’operazione, lasciando milioni di clienti insoddisfatti e con l’amaro in bocca.

Addio a Spotify
Addio al servizio di Spotify, automobilisti in crisi – Ladra di Biciclette.it

Abbiamo esempi molto recenti anche nell’ambito dei motori con il fiasco clamoroso della Apple Car, l’automobile di Apple progettata per rivoluzionare per sempre il settore dell’automotive – alcuni di voi la conosceranno come Project Titan probabilmente – ma che ha finito per essere accantonata. Ma non si tratta dell’unico flop di questo genere di recente memoria.

Probabilmente non esiste persona sulla faccia della Terra che non conosca almeno di nome Spotify, il servizio di streaming musicale più famoso del mondo. Questa applicazione per telefono permette di ascoltare la musica in ogni momento a patto che l’artista che vi interessa sia nel suo database e di avere una connessione internet presente. Certo, ascoltare musica in auto è una cosa comune: non abbastanza da tenere in vita questo servizio però.

L’azienda getta la spugna: clienti furiosi

Una delle idee meno gettonate di Spotify è il sistema Car Thing lanciato un paio di anni fa. Questo dispositivo, essenzialmente una sorta di telecomando interattivo con cui controllare più agevolmente la piattaforma di streaming, ha incontrato un fallimento epocale vendendo molte meno unità di quanto l’azienda si sarebbe mai aspettata. Forse, sono stati proprio i monitor di infotainment a sentenziare la fine di questo strumentio.

Addio a Spotify
Spotify abbandona del tutto Car Thing (Spotify Press Media) – Ladra di Biciclette.it

In ogni caso, l’azienda ha gettato ufficialmente la spugna cominciando che a partire dal 9 dicembre 2024 tutti i dispositivi Car Thing ancora attivi verranno disattivati. I clienti che ancora usano questo strumento sono comprensibilmente spiazzati dalla decisione, considerando che questo strumento costava circa 90 euro al momento della sua uscita sul mercato.

Diversi clienti hanno dato voce al loro malumore tramite i social network: “Vorrei un risarcimento considerando che ho comprato un dispositivo perfettamente funzionante che tra qualche mese sarà inutile”, scrive uno dei tanti utenti rimasti offesi da questa decisione. Al momento però l’unico aiuto arrivato dall’azienda prevede una pagina ufficiale su cui leggere come si smaltisce un rifiuto elettronico in modo corretto. Nessuna informazione su eventuali rimborsi per Car Thing, almeno per ora.

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