È possibile richiedere un rimborso per le spese mediche sostenute: ecco qual è il corretto procedimento per ottenerlo.
Viaggiare è un’avventura entusiasmante, ma può anche riservare qualche imprevisto, soprattutto quando si tratta di salute. Immaginate di essere in un paese straniero e di aver bisogno di assistenza medica: come funziona il sistema di rimborso per i cittadini italiani? Vediamo insieme in che modo muoverci nel labirinto delle cure sanitarie all’estero e sfruttare al meglio le risorse offerte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Vi state preparando per un viaggio in Europa? Non dimenticate di portare con voi la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Questa, che avete già come tessera sanitaria in Italia, è la vostra chiave per ricevere cure mediche negli altri paesi dell’Unione Europea e in alcuni stati extra UE con cui l’Italia ha accordi specifici.
In caso di bisogno, vi permette di accedere al sistema sanitario alle stesse condizioni degli abitanti locali. Pagherete solo il ticket previsto nel paese in cui vi trovate e, una volta rientrati in Italia, potrete richiedere il rimborso delle spese sostenute.
Rimborso delle spese mediche all’estero: come funziona
Quando vi trovate all’estero e avete bisogno di assistenza medica, ci sono alcune cose fondamentali da sapere per ottenere un risarcimento.
- Emergenze sanitarie: se durante il viaggio avete un problema di salute improvviso, recatevi in una struttura sanitaria pubblica e mostrate la vostra tessera TEAM. Pagherete un contributo simile al ticket italiano, a meno che non siate esenti. Conservate tutte le ricevute, saranno fondamentali per il rimborso.
- Trattamenti programmati: se avete bisogno di cure pianificate, come interventi o terapie specifiche, è importante ottenere un’autorizzazione preventiva (modello E112) dalla vostra ASL. Questo vi garantirà che le spese sostenute possano essere rimborsate al vostro ritorno.
- Documentazione essenziale: dopo aver ricevuto le cure, raccogliete tutte le documentazioni, come certificati medici e fatture. Al vostro rientro in Italia, presentate questi documenti alla vostra ASL per avviare la richiesta di rimborso.
- Tempistiche: la ASL risponde alle richieste di autorizzazione entro 10 giorni. Per il rimborso delle spese, avete 60 giorni di tempo per presentare la domanda e la documentazione necessaria.
Il SSN rimborsa le spese mediche anticipate all’estero, parzialmente o integralmente, a seconda delle normative. In alcune regioni, è possibile ottenere anche il risarcimento per quelle relative al viaggio e all’accompagnamento. Informatevi sulle specifiche disposizioni regionali prima di partire. Per chi preferisce non affrontare l’anticipo delle spese, l’opzione di un’assicurazione sanitaria può essere molto utile.
Questo è particolarmente vero per chi viaggia spesso per lavoro o studio. Le polizze assicurative coprono generalmente le spese presso strutture pubbliche e si occupano direttamente dei pagamenti, permettendovi di viaggiare senza pensieri. Se vi trovate in uno stato che non ha accordi sanitari con l’Italia, invece, la tessera TEAM non sarà valida. In questi casi, dovrete sostenere tutte le spese mediche di tasca vostra, senza possibilità di rimborso dal SSN.
Per viaggi in tali paesi, è altamente consigliabile stipulare un’assicurazione sanitaria specifica. E se avete in mente di restare a lungo, informatevi bene sulle procedure per accedere al sistema sanitario locale. Per ottenere il rimborso delle spese mediche all’estero, dunque, avete due strade:
- Al ritorno in Italia: potete rivolgervi alla vostra ASL di competenza con tutta la documentazione necessaria per le cure ricevute.
- Durante il viaggio: in caso di necessità urgente, potete contattare l’ambasciata italiana nel paese in cui vi trovate. Vi assisteranno nella gestione delle spese sanitarie e nella procedura di rimborso.
In entrambe le situazioni, dovrete fornire documenti dettagliati, come ricevute, certificati di degenza e descrizioni dei trattamenti ricevuti. Non dimenticate che il ticket, se applicabile, resta a vostro carico. Inoltre, ricordate che le spese sanitarie all’estero possono essere dedotte nella vostra dichiarazione dei redditi.