Andare in bici in inverno: ma si riesce ad essere anche “femminili”? Con questa guida siamo sicure che ci riuscirete!
Femminili in bici d’inverno? Stratificate come una mummia, fasciate di nero come Eva Kant, rigonfie come per una spedizione al Polo Nord… Con uno, due scaldacollo. Andare in bici in inverno ed essere femminili è quasi impossibile!
Eppure, l’impulso verso uno stile di abbigliamento invernale da ciclismo sempre più femminile, nell’intimo come nel visibile, è una delle tendenza nella fabbricazione di tessuti e outfit per lo sport, insieme alla ricerca di morbidezza, leggerezza, colore, sostenibilità e comodità. La sensibilità del tema della rappresentazione del corpo femminile ai nostri stessi occhi e la presentazione da parte di Tucano Urbano, della collezione dedicata all’andare in bici in inverno e con la pioggia con capi unisex e da donna, mi induce a riflettere sugli errori più comuni che commettiamo quando comincia a fare freddo.
1. Abbigliamento invernale da ciclismo: non coprirsi a sufficienza
Il consiglio universale, quando si pedala d’inverno, è quello di vestirsi a strati: una maglia intima tecnica a maniche lunghe – io mi trovo bene con le Biotex e le Sportful– e una buona giacca invernale dovrebbero essere sufficienti anche a temperature vicine allo zero. Per le maglie intime, meglio scegliere il colore bianco: il rosso e il nero sono infatti i più difficili da ottenere e più assorbibili da altri materiali o dalla pelle stessa. Per le molto freddolose consiglio due strati supplementari: una maglia di lana merino morbida e sottile che non ingombri né ingoffi, e la mantellina o giacca leggera antivento. Ci vogliono guanti isolanti e windproof cui puoi aggiungere un paio di guanti di seta, sotto, se fa molto freddo; copriscarpe windproof e un berrettino in tessuto tecnico sotto il casco. Alcuni consigliano di isolare le mani con uno strato di vaselina, cosa che oggettivamente non ho mai fatto.
Molte amiche cicliste, per aggiungere un tocco di femminilità in più, indossano scaldacollo colorati o foulard di lana colorata a turbante sotto il casco. Servono naturalmente pantaloni invernali con il fondello e calzettoni pesanti. Sono caldissimi quelli di Tucano Urbano, brand che ha nella collezione #TUBIKE un collare a tubo multiuso con mascherina antismog e l’antifreddo con la banda interna di pile indossabile anche come fascia e collare. Nella linea #TUBIKe anche guanti idrorepellenti riscaldante su dorso e dita e guanti Lady Cabrio da donna in pelle sul palmo e in tessuto laniero sul dorso, dai cui polsini si estrae un sopraguanto a moffola impermeabile.
In città, ho trovato straordinari i leggings seamless di Nexus, da indossare in bici sotto le gonne o i pantaloni, fatti di una particolare fibra tessile, la Nexus Energy Fiber che emette raggi infrarossi a una frequenza in grado di interagire con le molecole d’acqua. Si tratta di fuseaux senza piedi, fatti di maglia tubolare senza cuciture ottenuta da una fibra di poliestere arricchita da microparticelle di platino, titanio e alluminio prodotta in Giappone, testata e certificata. Con il calore del corpo umano i metalli si eccitano e producono infrarossi che a loro volta provocano l’eccitazione delle molecole d’acqua favorendo gli scambi intracellulari e nei tessuti. In poche parole, questa fibra speciale facilita gli scambi metabolici, migliora il micro circolo, prepara i muscoli allo sforzo, riduce l’insorgenza del dolore tardivo, uniforma la termoregolazione e riduce il dolore infiammatorio. Ve ne parlo qui perché i fuseaux sono perfetti per andare in bici in inverno – d’estate risulterebbero troppo caldi – anche perché il tessuto assorbe l’acqua e si asciuga velocemente. A questo link gli studi sui benefici della fibra Nexus. Gli studi sull’impatto dell’utilizzo della fibra Nexus su problemi di cistite e cellulite, squisitamente femminili, sono ancora in corso. In generale, se soffrite di cistite, sarebbe anche utile leggere il mio articolo Fa male fare sesso dopo una pedalata?
2. Coprirsi troppo
Se esci in bici e alle prime pedalate stai già bene, è probabile che dopo avrai caldo. Metti in conto, nei primi minuti, di avere freddo, e dai tempo al corpo di produrre calore. L’abbigliamento invernale per la bicicletta non è, in ogni caso, qualcosa che si possa improvvisare.
3. Rendersi poco visibile
Anche di giorno è consigliabile avere, in bicicletta, le luci, anche pulsanti. Nebbia, nuvole, pioggia riducono notevolmente la visibilità. Meglio farsi vedere quando si va in bici in inverno. Avere, ad esempio, bretelle o fascette rifrangenti sull’abbigliamento. Oltre alla velocità, la mancanza di visibilità rappresenta una delle maggiori cause di incidenti di ciclisti in Europa.
4. Idratazione: non bere a sufficienza
A causa del freddo, in bicicletta in inverno si sente meno sete e si tende a bere poco. E’ un errore: malgrado le temperature siano più basse, si suda comunque, specie in salita. Attenzione a non dimenticarsene.
5. Alimentazione: non mangiare abbastanza
Si dice che il corpo consumi molte più calorie a mantenersi fresco d’estate che caldo d’inverno. Eppure, tutti noi che andiamo in bici anche in inverno sappiamo che pedalare sviluppa una fame smisurata. Ricordati quindi di mangiare ad intervalli regolari, frutta secca o barrette. Per noi donne, ciò che è sano può essere anche sexy. Leggi anche il mio articolo sull‘Alimentazione per ciclisti.
6. Prendere freddo al bar
Chi di noi non desidera una sosta con un caffè caldo in un bar carino o un bike cafè? Questo è però il momento ideale per raffreddarsi, non tanto all’interno del bar, quanto all’uscita. Se la giornata è bella, scegliete un baretto con i tavolini al sole. Come facciamo noi a Robecco sul Naviglio, sulla ciclabile del Naviglio Grande, tra Milano e Sesto Calende.
7. Considerare la pioggia un disastro invece che un accadimento naturale
Una delle prove che ogni ciclista deve superare, non è la Maratona delle Dolomiti, ma la pioggia. O almeno, accettare il fatto che in bicicletta, in qualche modo, ci si bagna. Certo, esistono giacche più o meno impermeabili che resistono a quantità diverse di pioggia. Ma al perdurare delle gocce, la pioggia ti uccide dolcemente e si sa. L’antipioggia più efficace è la combinazione giacca + pantaloni o mantella + pantaloni impermeabili. Quelli della linea #TUBIKE, in tessuto “nano”, compattabile e ispirato ai tessuti da moto, hanno ghette copriscarpe che si ripongono in una taschina del pantatone, con velcro che si attacca alla scarpa e al polpaccio.
L’abbigliamento urbano da bicicletta si è molto attrezzato in questa direzione. La risposta ultima di Tucano Urbano alla pioggia è il Magic Parka, un capo trasformista, vero faro della collezione. Indossabile come un normale impermeabile imbottito, con una coulisse interna per renderlo più femminile, il Parka magico si trasforma, con qualche rapido tocco, in mantella per bicicletta. Io l’ho indossato con il gelo e vi assicuro che è una manna dal cielo: addirittura fin troppo caldo. In questo caso, il gilet interno imbottito può essere smontato. All’esterno è impermeabile. Ha zip laterali che lo rendono traspirante e ampio, adatto alla pedalata, il polsino rifrangente che lo rende visibile, la banda riflettente dietro. Se piove, grazie a due elastici e all’ampiezza del capo, diventa una mantella con il cappuccio adattabile, da mettere anche con il casco. Da indossare eventualmente con i calzari fino al ginocchio pensati anche per le scarpe con il tacco.
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