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Pietro Franzese, un giovane 29enne di Limbiate, ha vissuto una trasformazione professionale degna di nota.

Da tecnico elettricista a influencer nel mondo del ciclismo, il suo percorso è stato segnato da una passione inaspettata che si è trasformata in carriera.

Durante i mesi difficili della pandemia, mentre ancora lavorava per un’azienda specializzata in impianti elettrici a Monza, Franzese ha intensificato la sua presenza sui social network condividendo le sue avventure ciclistiche.

Questa scelta si è rivelata vincente: oggi conta oltre 40mila follower su Instagram e 33mila iscritti sul suo canale YouTube.

La bicicletta non è stata sempre al centro della vita di Pietro. Tutto ebbe inizio con i tragitti quotidiani per raggiungere la scuola; data la scarsità dei mezzi pubblici nella Brianza, optò per le due ruote come soluzione pratica.

Questo mezzo non solo gli permise maggiore autonomia negli spostamenti ma divenne anche uno strumento prezioso per mantenere la forma fisica. Con il tempo, quella che era nata come necessità si trasformò in una vera e propria vocazione.

La storia di Pietro Franzese, da elettricista a ciclo-influencer: «Mi seguono perché parlo di esperienze di viaggio»

A differenza di molti altri influencer del settore ciclistico che tendono a concentrarsi sulle performance atletiche, Franzese pone l’accento sulle esperienze vissute durante i suoi viaggi.

Il suo obiettivo principale è quello di ispirare chi lo segue fornendo consigli pratici basati sulla sua personale esperienza accumulata attraverso errori e successi. Grazie alla sua capacità narrativa e alla qualità dei suoi video – frutto anche dell’impegno nel superare le difficoltà tecniche legate alle riprese in movimento – Pietro riesce a coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo.

Franzese promuove un modello di cicloturismo inclusivo e accessibile a tutti; secondo lui l’Italia avrebbe tutte le carte in regola per diventare una destinazione ideale per gli amanti delle due ruote se solo ci fosse più cultura e rispetto nei confronti dei ciclisti.

Oltre all’aspetto puramente ricreativo o sportivo delle sue imprese ciclistiche, c’è anche un forte impegno sociale: attraverso alcune delle sue traversate più impegnative – come il viaggio da Milano a Capo Nord o il coast to coast negli Stati Uniti – Pietro ha raccolto fondi significativi destinati al Banco Alimentare della Lombardia e all’associazione Plastic Free.

La storia professionale ed umana di Pietro Franzese rappresenta un esempio illuminante su come sia possibile convertire una passione personale in una professione gratificante che non solo offre soddisfazioni personali ma contribuisce anche positivamente alla società.