Tra i vari aspetti da considerare quando si va in bici, la corretta inclinazione della sella riveste un ruolo cruciale per garantire comfort durante la pedalata e prevenire eventuali dolori o infortuni.
Il ciclismo, sport amato da milioni di persone in tutto il mondo, richiede non solo preparazione fisica e tecnica ma anche un’attenzione particolare alla biomeccanica del ciclista.
Ma come si determina l’inclinazione ottimale della sella?
E quali sono gli effetti di una sua corretta impostazione?
La giusta inclinazione di sella e i suoi effetti
Per impostare adeguatamente l’inclinazione della sella è essenziale identificare il cosiddetto punto anatomico. Questo punto, situato dove la larghezza della sella raggiunge i 75mm, rappresenta l’area che entra in contatto con il pube del ciclista. È importante sottolineare che tale misura non si riferisce alle tuberosità ischiatiche ma al pube stesso, dato che l’angolo sottopubico nella media della popolazione misura proprio 75mm. Identificato questo punto cruciale, è possibile procedere alla regolazione dell’inclinazione.
L’inclinazione della sella può assumere tre configurazioni principali: tilt positivo, neutro o negativo. Ogni configurazione ha implicazioni specifiche sulla postura del ciclista e sul suo benessere durante la pedalata:
- Tilt positivo: questa posizione tende a bloccare il bacino impedendo una corretta mobilità e può causare mal di schiena a causa dell’inversione della curva lombare;
- Tilt neutro: considerata la posizione più confortevole ed equilibrata, mantiene il punto anatomico parallelo al terreno;
- Tilt negativo: adatta soprattutto nelle discipline come crono o triathlon dove si cerca una maggiore aerodinamicità; questa inclinazione favorisce una riduzione del contatto tra la sella e i genitali.
Per regolare correttamente l’inclinazione è consigliabile utilizzare uno strumento come una bolla d’aria posizionandola sul punto anatomico per assicurarsi che la regolazione sia precisa.
L’importanza dell’inclinazione della sella non risiede solo nel comfort immediato ma incide profondamente sulla salute muscolo-scheletrica del ciclista a lungo termine. Studi hanno dimostrato come un’adeguata inclinazine possa ridurre significativamente le forze agenti sul bacino migliorando così la distribuzione dei carichi lungo la colonna vertebrale. Ciò comporterebbe un minor rischio di dolore cronico alla schiena grazie anche alla riduzione dello schiacciamento dei dischi intervertebrali.
In conclusione, mentre molti potrebbero pensare che dettagli come l’inclinazione della sella siano marginali rispetto ad altri aspetti tecnici del ciclismo, è chiaro quanto questi influenzino direttamente le prestazioni sportive e il benessere fisico dei ciclisti. Un approccio attento alla biomeccanica del posizionamento in bicicletta può fare quindi la differenza tra godersi pienamente ogni uscita su due ruote o dover affrontare fastidi evitabili.