A far due conti, se mi guardo indietro, sono 26 anni che mi occupo di travel writing. Il binomio scrivere per viaggiare, viaggiare per scrivere mi ha portato in giro per il mondo: non senza fatica, mai sentendomi sola, sempre nutrita profondamente dalle esperienze, le persone, le storie che cercavo e incontravo per strada. Sì, il giornalismo di viaggi è un mestiere che si fa e si impara assolutamente on the road, cercando e sviluppando una pista narrativa, raccogliendosi poi in un luogo protetto e silenzioso, quello della concentrazione e della scrittura.
Cosa ho imparato in questi anni sulla scrittura di viaggio? Me lo ha chiesto l’amico Alberto Conte di cui ho già scritto su questo blog nell’articolo sulla Via Francigena in bicicletta. In tutta risposta gli ho mandato una bozza di programma di un piccolo corso esperienziale sul travel writing e la sua attuale evoluzione. Gli è piaciuta. Vi aspetto dunque in giugno nella sua Casa del Movimento Lento, in Piemonte. A questo link trovate i contenuti del mini corso.
Dimenticavo: ci sarà con me anche Laya, la mia border collie. Anche lei, quei giorni, seguirà le sue piste…