A metà dicembre 2015, sollecitata dagli amici Ercole Giammarco e Federico Del Prete di Cyclopride, ho cominciato a dare “lezioni di bicicletta“, teoriche e pratiche, a un gruppo di donne emigrate per lo più nordafricane. Non è stato facile, all’inizio, farle accomodare su una sella smontata e spiegare cosa sono le ossa ischiatiche. Nè far provare le bici, inizialmente prive di pedali, per familiarizzare con velocità ed equilibrio.
Alla fine ce l’abbiamo fatta. Le donne provenivano da paesi in cui andare in bicicletta è tuttora considerato indecente e immorale, in contraddizione con la modestia che l’Islam impone ai comportamenti e all’estetica femminile.
Sono contenta di aver testimoniato a queste donne che non avevano mai fatto sport o pedalato che andare in bici è semplice e piacevole. Che ci si può fare la spesa. Ma anche, in bicicletta, prendersi un momento di libertà solo per sé.
A questo link, sulla mia rubrica Il lato Bici, su Io Donna, l’articolo che racconta questa bella esperienza.