Quella di cui vi parliamo oggi potrebbe essere la soluzione idonea per evitare il furto delle bici. Oggi però solo in pochi possono accedervi.
Si tratta di una rivoluzione che presto potremmo vedere ovunque.
Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Una novità per la sicurezza delle due ruote
A Parma prende vita un’iniziativa pionieristica nel panorama italiano: l’Anagrafe della bicicletta. Questo nuovo sistema, pensato per contrastare il fenomeno dei furti e agevolare il ritrovamento delle biciclette smarrite, rappresenta un passo significativo verso la promozione di una mobilità sostenibile e sicura. Grazie all’Anagrafe, le forze dell’ordine avranno uno strumento in più per identificare rapidamente i proprietari delle due ruote ritrovate o rubate.
Il meccanismo alla base dell’Anagrafe è semplice ma efficace. I cittadini possono registrare la propria bicicletta attraverso diverse modalità: scansionando un Qr-Code, accedendo al sito dedicato con le proprie credenziali SPID/CIE, rivolgendosi direttamente al negoziante che ha venduto la bici o, per i soci Fiab Parma, compilando un apposito modulo online. Una volta inseriti nel sistema, i dati relativi alla bicicletta e al suo proprietario diventano facilmente accessibili alle autorità in caso di necessità.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comune di Parma, Infomobility, ItCity, la polizia locale e Fiab Parma Bicinsieme. Presentata ufficialmente presso la Cicletteria della stazione di Parma da figure istituzionali quali l’assessore alla Legalità Francesco De Vanna e l’assessore alla Sostenibilità Ambientale Gianluca Borghi insieme ad Andrea Mozzarelli di Fiab Parma Bicinsieme Aps, l’Anagrafe si pone come uno strumento innovativo a tutela dei ciclisti parmigiani.
Le parole degli ideatori
Francesco De Vanna ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un ulteriore supporto alla mobilità dolce nella città di Parma. L’introduzione dell’Anagrafe delle biciclette non solo aumenterà il livello di sicurezza dei ciclisti ma renderà anche più semplice recuperare le bici in caso di furto. Gianluca Borghi ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione comunale nel rispondere alle esigenze dei cittadini che scelgono quotidianamente questo mezzo sostenibile per i loro spostamenti.
Andrea Mozzarelli ha poi aggiunto che oltre all‘importanza del registro digitale sono fondamentali anche altre misure complementari come rastrelliere sicure e depositi custoditi disseminati nella città; senza dimenticare l’importanza dell’educazione civica sul tema prevenzione furti veicolata anche nelle scuole.
L’introduzione dell’Anagrafe della bicicletta a Parma segna un importante passaggio verso una maggiore consapevolezza riguardante la mobilità urbana sostenibile. Iniziative come queste non solo contribuiscono a ridurre il numero dei furti ma incentivano anche l’utilizzo della bicicletta come mezzo principale per gli spostamenti quotidiani in città. La speranza è che questo progetto possa servire da modello replicabile in altre realtà urbane italiane ed europee.