Brutta notizia per Apple ma soprattutto per i clienti dell’azienda di Cupertino che sono scandalizzati alla notizia. Il fallimento è di proporzioni bibliche.
La grandezza di un’azienda non sta soltanto in quanto fattura ogni anno ma pure in come reagisce ai fallimenti che, in modo inevitabile possono colpire indiscriminatamente ogni singola compagnia al mondo. Perfino una delle realtà che più di tutte incarnano l’idea di successo nella cultura occidentale come Apple non è immune a fiaschi clamorosi come quello che ha recentemente affrontato nel campo dell’automobilismo.
Uno dei progetti più interessanti che il marchio abbia mai lanciato ma che purtroppo non è stato coronato dal successo è quello nominato come Project Titan che l’azienda ha seguito con grande trasporto fino a pochi mesi fa, quando la compagnia di Tim Cook ha annunciato infine l’addio all’idea di produrre una vettura marchiata Apple per dirottare i fondi rimasti per il progetto nel campo delle intelligenze artificiali.
Introdotta ormai nel 2014, l’idea di costruire un’automobile elettrica super tecnologica con il marchio della mela sul cofano è stato a lungo un’utopia per Apple che ha subito moltissimi ritardi. Da un lato, il desiderio di lanciare un progetto avanguardista, dall’altro, la costante corsa a migliorare le automobili elettriche esistenti da parte di Tesla ed altri competitor. Insomma, una ricetta per il disastro.
Apple Car: le ragioni dietro il disastro
Di recente, un’indagine di Mark Gurman che lavora per l’autorevole testata Bloomberg ha analizzato i principali motivi dietro il fiasco che ha portato Apple ad investire milioni di dollari in un progetto che, ormai è chiaro, non vedrà mai la luce per la delusione dei tanti clienti dell’azienda che avrebbero voluto davvero guidare una macchina con il marchio americano.
Il principale problema dietro il Progetto Titan sarebbe stato la “hybris” di Apple, votata a tutti i costi a creare l’automobile più avanzata che si fosse mai vista al tempo, un’auto elettrica, senza conducente e dotata di optional così avanti sui tempi da superare tutte le rivali. Questo ha portato a ritardi continui e problemi nello sviluppo mentre le competitor come la già citata Tesla mettevano in produzione auto dopo auto, imparando dagli errori e sviluppando nuovi feature per le loro vetture.
Un altro grosso errore potrebbe essere stato quello di lanciarsi in un campo spietato come quello dell’automobilismo senza l’appoggio di un’azienda già esperta nel campo; un errore tra l’altro compiuto anche da Samsung, grande rivale di Apple che nel 1997 presentò la supercar SSC-1, mai prodotta in serie. In seguito a questo fiasco, l’azienda coreana ha stretto accordi con Daewoo e Renault, per produrre le sue auto.