Pensioni all’estero, l’Inps annuncia lo stop: cosa sta succedendo

L’Inps annuncia lo stop delle pensioni all’estero. È un duro colpo per tutti coloro che percepiscono l’assegno. Ecco che cosa sta succedendo.

Molti pensionati scelgono di trasferirsi all’estero per una serie di motivi: i costi più bassi, un clima più favorevole, o semplicemente per godere di una migliore qualità della vita. Destinazioni popolari includono paesi come la Spagna, Malta, Grecia e Portogallo, che offrono vantaggi fiscali e ambienti accoglienti.

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Altri ancora scelgono stati extra-UE tra cui Tunisia, Australia e Albania, attratti dalle politiche fiscali interessanti e dai costi di vita contenuti. Ma di recente l’Inps ha introdotto una novità che non piacerà a tutti coloro che abitano stabilmente fuori dal territorio. Scopriamo di cosa si tratta.

Pensioni all’estero, l’Inps ferma tutto: ecco cosa succede per milioni di pensionati

Dal 1° luglio 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha deciso di interrompere l’invio di assegni cartacei per le pensioni all’estero. Questa scelta è stata fatta per ridurre il rischio di erogazioni indebite e per evitare i servizi postali che potrebbero causare perdite lungo il percorso. La misura interesserà oltre 300.000 italiani residenti all’estero, che ricevono complessivamente 1,6 miliardi di euro in pensioni. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e come i cittadini possono adeguarsi.

I pensionati che vivono fuori dall’Italia avranno due opzioni per ottenere il loro assegno: l’accredito sul conto corrente o l’erogazione in contanti presso uno degli sportelli di Western Union. Per coloro che non hanno inviato le comunicazioni necessarie per l’accredito bancario entro i termini previsti, l’Inps ha predisposto delle alternative.

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L’ente ha già fornito indicazioni operative per i residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia. Inoltre, i pensionati in Europa hanno ricevuto nelle scorse settimane un modulo da Citibank per l’acquisizione dei dati bancari, da restituire entro il 15 giugno, allegando una copia di un documento d’identità valido e un documento bancario con le coordinate del conto.

Per chi non ha inviato il modulo richiesto, la rata di luglio sarà pagata in contanti, da ritirare presso uno sportello Western Union nel paese di residenza. Anche per le nuove pensioni o per i trasferimenti dall’Italia, a partire dal 1° luglio 2024 il pagamento sarà effettuato in contanti se non sono state fornite le coordinate bancarie necessarie per il bonifico.

I pensionati che non hanno rispettato i termini per l’invio delle comunicazioni possono contattare il Servizio Citibank di assistenza via email a inps.pensionati@citi.com o chiamando il numero +39 02 6943 0693. Inoltre, sono disponibili contatti telefonici gratuiti dedicati per ciascun paese, elencati sul sito di Citibank. In alternativa, è possibile rivolgersi ai servizi dei locali Uffici di patronato o inviare un’email alla Direzione centrale Pensioni all’indirizzo pensioniestero@inps.it.

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