Arriva la pensione universale, anche per coloro che non hanno mai lavorato. Ora è possibile scoprire a chi spetta: ecco cosa bisogna sapere.
In Italia, per lasciare il mondo del lavoro, è necessario aver accumulato contributi, indipendentemente dall’età. La pensione di vecchiaia richiede almeno 20 anni di contributi a 67 anni, con alcune eccezioni che permettono di accedere alla prestazione con 15 anni di contributi per chi rientra nelle deroghe Amato. L’opzione contributiva richiede solo 5 anni, ma in questo caso l’età minima è di 71 anni. Non esiste una pensione senza contributi, ma ci sono diverse misure per chi non ha maturato i requisiti minimi.
Queste sono fondamentali per chi, avendo lavorato poco o per nulla, non riesce a garantirsi una rendita mensile adeguata e rischia di trovarsi in una situazione di bisogno economico. La domanda cruciale è: quanto si riceve da tali misure assistenziali? Ora è possibile scoprire la risposta, grazie ai benefici destinati anche per coloro che non hanno mai lavorato e di conseguenza non hanno accumulato i contributi per andare in pensione.
Lasciare il mondo del lavoro senza il requisito contributivo, come abbiamo visto in precedenza, in Italia è impossibile. Nel 2024, però, le persone che si trovano in difficoltà economiche possono beneficiare di prestazioni come l’Assegno sociale e l’Assegno di inclusione, così come delle pensioni di invalidità civile. Ecco una panoramica di queste misure e dei requisiti necessari.
L’Assegno sociale è una prestazione assistenziale destinata a chi ha raggiunto l’età pensionabile ma non ha accumulato i contributi necessari per ottenere la pensione. La soglia minima per accedere a questa prestazione è di 67 anni. Inoltre, per richiedere l’Assegno sociale è essenziale essere residenti in Italia e avere un reddito inferiore ad una determinata cifra, che per il 2024 è fissata a 6.947,33 euro per le persone sole e a 13.182,78 euro per i coniugati.
Per chi ha almeno 60 anni e soddisfa determinati requisiti economici, esiste l’Assegno di inclusione. Potranno accedere a questa prestazione coloro che hanno un ISEE fino a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro. L’importo dell’Assegno di inclusione può arrivare fino a 500 euro al mese per le persone sole, con un ulteriore rimborso che può raggiungere i 280 euro per le spese di affitto.
Infine, le pensioni di invalidità civile offrono un sostegno mensile esentasse a chi si trova in stato di bisogno economico e presenta problemi di salute che riducono la capacità lavorativa. A differenza delle pensioni di invalidità ordinaria, che richiedono almeno 5 anni di contributi, queste non necessitano di un numero minimo di contributi. Quindi, seppure sia impossibile andare in pensione senza, l’Italia mette a disposizione diverse misure di assistenza per i suoi cittadini.
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