Pensione, possono richiederla anche i minorenni: come funziona e come ottenerla

Sembra incredibile ma in Italia ora anche i minorenni possono ricevere la pensione. Addio legge Fornero! Vediamo tutto nei dettagli.

Pensavi di dover aspettare di spegnere 67 candeline sulla torta per ottenere la tanto sospirata pensione? Sbagliavi: ora anche i minorenni possono chiedere e ottenere un assegno previdenziale tutti i mesi.

pensione ai minorenni
Anche i minorenni possono ricevere la pensione – ladradibiciclette.it

C’è chi, ironicamente, da sempre sostiene che dovremmo ricevere la pensione da giovani e iniziare a lavorare da anziani. Scherzi a parte, non sempre è necessario raggiungere i 67 anni stabiliti dalla legge Fornero per andare in pensione. Ora anche i minorenni possono ottenere un assegno previdenziale ogni mese.

Sembra incredibile eppure è tutto vero: la conferma è arrivata dall’Inps. Si può ricevere la pensione senza aver mai lavorato e prima ancora di aver raggiunto la maggiore età e di aver completato il percorso di studi. Una notizia che, senza ombra di dubbio, farà felici molti.

Un ritorno alle baby pensioni dei tempi del Governo Rumors? No, niente di tutto questo. Si tratta di una misura completamente diversa ma che, allo stesso modo, riconosce una rendita mensile anche a soggetti giovanissimi e ben lotani dall’età pensionabile.

Pensione per minorenni: la svolta dell’Inps

Non tutti devono aspettare di avere compiuto 67 anni per ricevere la pensione: ci sono situazioni in cui anche un minorenne ha diritto a ricevere ogni mese un assegno previdenziale. Vediamo in quali casi un bambino o un ragazzino possono ricevere la pensione da parte dell’Inps.

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Ecco quando anche ai minorenni spetta la pensione – ladradibiciclette.it

Ci sono casi in cui anche i bambini o gli adolescenti possono ricevere la pensione. Si tratta, naturalmente, di una pensione che non ha niente a che vedere con i contributi in quanto, trattandosi di minorenni, non c’è alcuna attività lavorativa che permetta di accumulare contributi.

I minorenni possono avere diritto ad una pensione nei seguenti due casi:

  • decesso dei genitori nel caso in cui questi siano venuti a mancare e soddisfino perlomeno le condizioni per beneficiare della cosiddetta pensione indiretta;
  • menomazione fisica o psichica che renda il minorenne non in grado di svolgere le attività proprie della sua età.

Nel primo caso i minorenni riceveranno la pensione di reversibilità laddove il genitore o i genitori defunti fossero già in pensione; nel caso in cui, invece, non avessero ancora raggiunto i requisiti per andare in pensione il figlio (o i figli) riceveranno la pensione indiretta purché almeno uno dei due genitori defunti avesse almeno 15 anni di contributi, oppure almeno 5 di cui 3 immediatamente antecedenti al decesso.

Nel caso di morte di entrambi i genitori, il minorenne riceverà il 70% dell’importo della pensione. L’assegno gli verrà riconosciuto fino a 21 anni se frequenta una scuola superiore o un percorso formativo, fino a 26 anni se frequenta l’Università o tutta la vita in caso di disabilità certificata.

Nel caso in cui, invece, un minore abbia menomazioni mentali o fisiche allora gli spetterà una pensione di invalidità civile detta “indennità di frequenza”. Il nome deriva dal fatto che il soggetto, per ricevere l’assegno mensile, ha l’obbligo di frequentare scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado, o centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati convenzionati finalizzati al reinserimento sociale. L’importo dell’indennità di frequenza è pari a 333,33 euro al mese.

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