I CAF svelano qual è la strada migliore per andare in pensione con qualche anno di anticipo senza subire tagli sull’assegno.
Andare in pensione prima è il sogno di molti ma non sempre conviene: a volte si rischia di rimetterci davvero tanti soldi. I CAF svelano qual è la scelta più vantaggiosa per smettere di lavorare qualche anno prima senza subire penalizzazioni sull’assegno mensile.
I requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia, dal 2011 in poi, sono i seguenti: avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Il requisito contributivo è piuttosto basso a differenza dell’età pensionabile che, alla maggior parte degli italiani, sembra eccessivamente alta.
Infatti il sogno di quasi tutti i lavoratori è riuscire ad andare in pensione con qualche anno di anticipo. Le misure di prepensionamento sicuramente non mancano. Il problema è un altro: molto spesso andare in pensione prima significa perdere un mucchio di soldi.
Infatti quasi tutte le misure di pensione anticipata attualmente in vigore comportano dei tagli sull’assegno mensile. Ma i CAF hanno svelato una strada che consente di lasciare il lavoro qualche anno prima senza subire penalizzazioni.
In pensione prima senza tagli sull’assegno: ecco come fare
Puoi andare in pensione anche molto prima rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero, senza subire alcun tipo di penalizzazione sull’assegno previdenziale che andrai a ricevere. Incredibile ma vero. I CAF hanno finalmente svelato qual è la misura più vantaggiosa.
Tra le tante misure di pensione anticipata che sono state riconfermate dal Governo di Giorgia Meloni, alcune sono decisamente poco convenienti. Ad esempio con Ape sociale – che permette di accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi – l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro al mese e non sono previste né la tredicesima né la quattordicesima.
Da quest’anno poco conveniente anche Quota 103. Con questa opzione puoi accedere alla pensione a soli 62 anni se hai almeno 41 anni di contributi. Il problema è che il tuo assegno pensionistico verrà interamente ricalcolato con il sistema contributivo. Questo può comportare perdite anche del 30% tutti i mesi.
Come fare, dunque, per andare in pensione prima senza subire tagli? La misura più conveniente, secondo gli esperti del settore, è senza dubbio Quota 41. Con Quota 41 puoi andare in pensione a qualunque età se hai almeno 41 anni di contribuzione e riceverai il tuo assegno pensionistico senza alcun tipo di taglio.
Inoltre, se vorrai potrai anche ritornare a lavorare in quanto Quota 41 è compatibile con il reddito da lavoro. C’è un solo problema: Quota 41 non si rivolge a tutti. Per fruire di questa misura devi rientrare in una delle seguenti categorie:
- caregiver di un familiare invalido da almeno 6 mesi;
- lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%;
- disoccupati che non ricevono più la Naspi;
- addetti a lavori usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10.
Ma non basta: per sfruttare Quota 41, oltre ad appartenere ad una delle suddette categorie, devi anche aver versato almeno un anno di contributi – effettivi e non figurativi – prima di aver compiuto 19 anni.