Dopo lo specchietto rotto, c’è un’altra truffa in agguato: le premesse sono piuttosto allarmanti. Ecco come agiscono i malviventi.
Al giorno d’oggi le truffe sono tantissime e, anche una di quelle più popolari come lo specchietto rotto, può essere oltrepassata da ulteriori marchingegni illeciti e a dir poco incredibili. In Italia, le frodi negli anni hanno spesso colpito i possessori di automobili, ma non si tratta dell’unica tipologia di raggiro. Ne esistono infatti molte altre che, allo stesso modo, non promettono nulla di buono, anzi.
Le indagini di Facile.it e di Consumerismo No Profit hanno evidenziato come, nell’ultimo periodo, circa 2milioni di italiani siano stati raggirati dalle truffe automobilistiche. Le metodologie cambiano e anche tanto, ma la sostanza è sempre la stessa: ingannare e intascare denaro in maniera illecita. Nel mirino ci sono molte persone al di sotto dei 35 anni, in questo caso +8%, il dato generale si attesta invece intorno al 5%.
La nuova truffa agli automobilisti inganna sempre più vittime: cosa sapere per tutelarsi
La percentuale del 7% fa la spola nel Meridione d’Italia, isole comprese. Circa 900mila le truffe avvenute e che hanno previsto il pagamento in contanti per il presunto danno. Sono 3 su 10 quelle con una spesa pari a 50 euro, 31% fra 50 e 100 euro, l’8% oltre i 300 euro. La metà dei cittadini e delle cittadine non ci casca e nel 55% dei casi contatta le autorità, nel 24% tira dritto e non si ferma.
Ma quali sono le truffe più comuni? Sicuramente una nuova e difficile da riconoscere è quella dell’auto in panne, ne esistono però altre. Insieme allo specchietto rotto c’è infatti il finto pedone investito, oppure un presunto tamponamento (42% del campione d’indagine). Quelli più colpiti sono gli uomini, seguiti dalle donne (35% dei casi).
Per quanto riguarda l’inganno dello specchietto rotto, il rumore di un presunto vetro frantumato viene messo in scena dai malviventi, anche utilizzando il lancio di una lattina. La richiesta è un risarcimento danni in contanti, così da non scomodare l’assicurazione e far aumentare l’ammontare del premio.
Nel caso del finto pedone investito, invece, la frode ha riguardato il 13% delle persone intervistate. I criminali solitamente cadono a terra, simulando di essere stati colpiti da una vettura. Ma c’è anche la truffa del finto tamponamento, specialmente durante le manovra di parcheggio. L’accusa è di aver causato un danno alla carrozzeria (in realtà inesistente), con tanto di richiesta di pagamento in loco.