Non tutti gli italiani sono a conoscenza del fatto che possono chiedere una NASPI potenziata da mille euro: ecco tutti i dettagli.
Sono davvero tanti gli italiani che, improvvisamente, si ritrovano senza lavoro. Si tratta, ovviamente, di una problematica seria che sta colpendo sempre di più la popolazione. A dover affrontare ogni anno il problema della perdita del lavoro sono per lo più i lavoratori stagionali che hanno un contratto di soli sei mesi all’anno.
Non mancano poi coloro che, invece, perdono involontariamente il lavoro a causa del fallimento dell’azienda in cui lavoravano o per un ridimensionamento della stessa. In Italia tutti coloro che perdono involontariamente il lavoro hanno diritto alla NASPI, l’indennità mensile di disoccupazione, erogata direttamente dall’INPS.
Sei disoccupato? Non lasciarti sfuggire la NASPI potenziata
La NASPI spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, ed è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Non tutti gli italiani sono però a conoscenza del fatto che, oltre la NASPI, esiste un’altra indennità di disoccupazione.
Parliamo del Sostegno al Reddito, la Sar, che spetta a coloro che hanno perso il lavoro ma a determinate condizioni. Questo incentivo fino a 1.000 euro è riservato ai lavoratori che in precedenza hanno avuto uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato tramite agenzie di lavoro interinale, anche se di apprendistato.
Per avere diritto al Sostegno al Reddito, che non viene erogato dall’Inps ma da Forma.Temp, il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori temporanei, bisogna essere disoccupati da almeno 45 giorni e possedere uno dei seguenti requisiti. Il primo è di aver maturato almeno 110 giornate di lavoro negli ultimi 12 mesi dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione a tempo determinato.
Il secondo requisito è quello di aver completato la procedura di Mancanza di Opportunità di Lavoro (Mol) prevista dall’articolo 25 del Contratto Collettivo di Lavoro Interinale. Infine, il terzo requisito, è di aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate) negli ultimi 12 mesi dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in lavoro temporaneo.
Per calcolare il numero di giornate lavorative necessarie per ottenere il bonus Sar si considera la condizione più favorevole per il lavoratore. Ad esempio, se in busta paga sono indicati 23 giorni retribuiti, 21 giorni lavorati e 26 giorni ai fini Inps, è quest’ultimo valore quello da considerare. Oltre alla Naspi, l’ex lavoratore temporaneo può richiedere il sostegno al reddito, che ammonta a 1.000 euro lordi per chi possiede i requisiti dei punti 1 e 2, mentre per il punto 3 il contributo è ridotto a 780 euro.
Come presentare la domanda
La domanda per il Sostegno al Reddito può essere presentata 60 giorni dopo che sia trascorso il 45esimo giorno di disoccupazione. Dopodiché il lavoratore ha altri 68 giorni di tempo per presentare domanda, pena la decadenza del diritto. Più precisamente, deve essere inviata entro il periodo compreso tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo contratto di lavoro a tempo determinato.
Si può presentare domanda per il Sar in una sede sindacale (Felsa Cisl, Nidil Cgil, UilTemp) presente sul territorio o in modo indipendente online attraverso la piattaforma FTWeb. Dopo aver inserito i dati, scaricato il modulo, firmato e allegato nuovamente, la domanda viene inviata direttamente al Fondo. Ricordiamo che il Sostegno al Reddito non è cumulabile con altre forme di reddito, come il TFR o il prepensionamento.