Queste misure, frutto di un’accurata analisi delle necessità del mercato del lavoro, mirano a garantire una copertura sempre più ampia.
L’evoluzione del sistema di protezione sociale in Italia ha subito un’accelerazione significativa negli ultimi anni, con interventi che provano a estendere e migliorare il supporto ai lavoratori. Le recenti modifiche normative introducono novità che ampliano la platea dei beneficiari delle indennità di disoccupazione, dimostrando un impegno crescente verso la tutela del lavoro e la stabilità economica dei cittadini. Questi cambiamenti sono il risultato di un processo legislativo che mira a rafforzare la rete di sicurezza per chi si trova, anche temporaneamente, fuori dal mercato del lavoro.
Le nuove disposizioni approvate dal governo e attuate dall’INPS segnano un passo avanti nel consolidamento del sistema di welfare italiano. In un contesto di mercato del lavoro sempre più dinamico e complesso, queste modifiche rappresentano una risposta adeguata alle esigenze emergenti di diversi settori lavorativi, garantendo una copertura più sempre ampia.
La NASpI, istituita dal Decreto Legislativo del 4 marzo 2015, n. 22, come strumento di supporto per chi ha perso il lavoro in maniera involontaria, ha visto una significativa espansione dei suoi beneficiari grazie alle nuove modifiche introdotte. Tra le novità più rilevanti, vi è l’inclusione dei lavoratori sportivi subordinati, una categoria finora esclusa da tali tutele. Dal 1° luglio 2023, infatti, anche questi lavoratori possono accedere alla NASpI, a condizione che rispettino i requisiti previsti dalla normativa vigente.
Per beneficiare della NASpI, è necessario che il lavoratore abbia maturato almeno 13 settimane di contributi contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro. Questi contributi devono essere stati versati o accreditati nel Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi, seguendo i criteri di conversione della contribuzione settimanale dell’INPS e quella giornaliera ex ENPALS. Inoltre, il rapporto di lavoro deve essere di natura subordinata, indipendentemente dal settore sportivo di appartenenza, che sia esso professionistico o dilettantistico.
La definizione di “lavoratore sportivo” è chiarita dall’art. 25 del Decreto Legislativo n. 36/2021, che include atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara, oltre a ogni altro tesserato che svolge mansioni necessarie per lo svolgimento di attività sportive, escluse quelle amministrative e gestionali. Questo riconoscimento consente a tali professionisti di beneficiare di una protezione sociale che finora era loro preclusa.
Oltre alla NASpI, i lavoratori sportivi dilettanti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa possono accedere anche alla DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione specifica per tali rapporti di lavoro. Anche in questo caso, le novità si applicano agli eventi di disoccupazione verificatisi a partire dal 1° luglio 2023.
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