Nasce Strade di Siena all’insegna della rivincita delle belle strade a traffico promiscuo: scopriamo di cosa si tratta
Non poteva che nascere in Toscana, meta eletta del cicloturismo internazionale pre-Covid, la prima iniziativa istituzionale che prevede la valorizzazione di strade a vocazione ciclistiche a bassa percorrenza di traffico. Sulla scia del progetto Parco della Mobilità Dolce lanciato qualche anno fa da Luca Bonechi, presidente di ARI Audax Randonneur Italia (che raccoglie le società italiane che organizzano eventi ciclistici non competitivi di 100-160 km), sette comuni della provincia di Siena hanno messo a punto una griglia di valutazione che classifichi, con un algoritmo e un “bollino” di 1-5 ruote, la buona ciclabilità delle strade secondarie a traffico promiscuo.
La domanda “cosa serve al cicloturismo” era bene chiara nella testa di Luca Bonechi già dalle prime riflessioni: servono non solo piste ciclabili (più assimilabili al modello Trentino – Alto Adige), non solo ciclovie a lunga percorrenza su percorsi per lo più pianeggianti, i cui requisiti minimi sono stati stabiliti dalla legge 2 del 2018, la cui realizzazione comporta tempi lunghissimi, ma soprattutto servono circuiti su strade a basso impatto di traffico, naturalmente vocate alla fruizione ciclistica e cicloturistica.
La morfologia del territorio italiano costituito per due terzi da colline e montagne (di cui la Toscana è un giusto specchio), con naturali saliscendi e scorci panoramici, sembrerebbe offrire un patrimonio naturale già disponibile. “Occorre però dare una valutazione ai percorsi costruiti su segmenti stradali dimenticati dalla legge”, nota Bonechi, “una griglia che misuri il grado di percorribilità di una strada, ovvero il livello di sicurezza, l’entità del traffico e lo stato di manutenzione (50%); che valuti la qualità e la varietà delle strutture di accoglienza (40%); non da ultimo l’attrattività, l’indice di bellezza diffusa del percorso (10%)”.
Partecipato da Fondazione L’Eroica, Fiab Siena, ARI Audax e Bici Clud Terre di Siena e lanciato dai comuni di Rapolano Terme (capofila), Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Sinalunga, Trequanda, Asciano e Radicofani, il progetto Strade di Siena individua “ciclovie, cicloitinerari e percorsi cicloescursionistici fuori strada, per la mtb”, ma si concentra per lo più sui cicloitinerari, i percorsi ibridi, non esclusivamente dedicati alla bicicletta, affidati adesso a un’azienda di georeferenziazione per l’elaborazione della classificazione. Di pari passo, elaborati 3 disciplinari, l’uno sulle caratteristiche di attrattività del percorso cicloturistico, l’altro sull’adeguamento delle strutture di accoglienza per i ciclisti, il terzo sui criteri di segnaletica e le attrezzature di servizio come le colonnine di ricariche per le biciclette a pedalata assistita, il format è stato sposato da ulteriori 28 comuni della provincia di Siena ed è “oggetto di interesse, specifica Bonechi, anche da parte dell’Ogliastra in Sardegna e del territorio dei Monti Iblei in Sicilia”.
Con l’obiettivo ultimo che la Regione Toscana accolga il format come Prodotto Turistico Omogeneo e l’obiettivo a breve termine, Covid permettendo, di verificare i requisiti delle strutture di accoglienza, il progetto ha generato al momento la creazione del sito istituzionale Strade di Siena che prevede di includere percorsi, a piedi e in bicicletta, già mappati e consolidati come la Via Francigena, il Percorso Permanente dell’Eroica, la Via Lauretana, Terre di Casole Bike Hub (con un nuovo percorso gravel di 220 km) e il Percorso Permanente del Gran Tour della Val di Merse (l’unico ad avere all’entrata dei paesi il cartello del metro e mezzo di sicurezza tra auto e bici), corredati di informazioni su servizi e ricettività.
Stradedisiena.it sarà affiancato dal sito Sweetroad in preparazione, più tecnico, specializzato e non limitato alla Toscana, che mostrerà la classificazione dei percorsi ciclabili, la cartografia, le tracce Gpx scaricabili, i dati altimetrici delle salite oltre a video su percorsi “signature” scelti da ognuno dei comuni partecipanti. In totale, almeno per la provincia di Siena, si tratterrà di 35 percorsi dalla lunghezza media di 80 km. Davvero un bel bottino.
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