La BCE sta per prendere una decisione che gli italiana aspettavano da moltissimo tempo. Accadrà il 6 giugno, di cosa si tratta?
La verità è che nell’ultimo anno e mezzo i cittadini hanno “odiato” la Banca Centrale Europea per i continui aumenti dei tassi di interesse che hanno fatto aumentare vertiginosamente le rate dei mutui. Ora il trend sta per invertire la rotta.
Per tenere il passo dell’incremento dell’inflazione e del costo della vita, la BCE ha aumentato per dieci mesi i tassi di interesse causando difficoltà spesso insuperabili per tutte le famiglie con mutuo a tasso variabile. Le rate sono raddoppiate in pochi mesi diventando insostenibili. Case all’asta o conti svuotati sono il risultato di queste decisioni che la Banca Centrare Europea ha ritenuto dover prendere necessariamente.
Il tasso ufficiale è arrivato al 4,5%, una percentuale altissima anche per chi intendeva comprare casa e si è ritrovato a dover rinunciare al sogno considerando l’importo troppo elevato della rata mensile. Il mercato immobiliare ne ha risentito parecchio con case invendute e banche che continuavano a rifiutare le richieste di mutuo. Sono stati mesi complicati ma finalmente sta per arrivare la svolta storica.
Cosa accadrà il 6 giugno, la decisione della Banca Centrale Europea
Giovedì 6 giugno la Banca Centrale Europea si prepara a tagliare il tasso ufficiale di 0,25 punti arrivando, così, al 4,25% dal 4,5%. Non è molto, certo, ma è la prima volta dal mese di luglio 2022 che la tendenza si inverte. Da quando i tassi allo 0 sono passati allo 0,5% è iniziato l’incubo per i cittadini. Erano undici anni che i tassi BCE erano sempre in discesa. Ora riprende questo andamento dopo due anni di rialzi e finalmente i tassi variabili ricominceranno a scendere.
La stima è di un risparmio su un mutuo di 200 mila di cifre comprese tra 354 a 708 euro in base alla durata del piano di ammortamento. Rimane un dubbio, questo primo taglio rimarrà l’unico effettuato o sarà seguito da altri? E se ci saranno ulteriori tagli avranno una cadenza precisa? Al momento il futuro è incerto perché le problematiche non sono ancora risolte.
Ciò che è certo è che il taglio dei tassi del 6 giugno inciderà positivamente sui mutui, soprattutto su quelli a tasso variabile. In ogni caso rimane preferibile scegliere un mutuo a tasso fisso dal costo inferiore rispetto al finanziamento con tasso variabile. Il taglio dello 0,25%, infatti, non ridurrà di molto l’importo del mutuo (il risparmio a rata va da 13,50 euro per 100 mila euro in 20 anni a 59 euro su 200 mila euro per 30 anni).