Sapevate che esiste un trucchetto fiscale per aumentare lo stipendio? Lo hanno svelato i CAF: fino ad oggi avete preso meno del dovuto.
Per ogni lavoratore dipendente, c’è una parte della retribuzione che viene trattenuta alla fine del mese. E lo avrete sicuramente già constatato dando un occhio alla busta paga e notando quelle voci che magari nemmeno avete ben capito. Di norma, le spese da sostenere riguardano le trattenute per il pagamento delle imposte e quelle previdenziali per la pensione.
Ma se vi dicessimo che esiste un metodo legale per poter ottenere sgravi fiscali sull’IRPEF, andando ad abbassare quindi le tasse in busta paga? In pochi lo sanno, ma questo trucchetto – che è stato svelato dai CAF – vi darà la possibilità di aumentare lo stipendio ogni mese. Con una retribuzione che verrà meno “colpita” da tutte le imposte da sostenere obbligatoriamente.
Il trucchetto fiscale per aumentare lo stipendio: ecco cosa fare
Grazie a questa guida facile e veloce, avrete l’occasione di ottenere una retribuzione più alta alla fine del mese. Godendo delle detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti, infatti, in maniera assolutamente legale riuscirete a ridurre le trattenute. Per prima cosa, dovete conoscere l’art. 13 del TUIR, il quale prevede l’applicazione di una detrazione per tutti i soggetti che percepiscono redditi da lavoro dipendente. E che è inversamente proporzionale al reddito percepito sino ai 50.000 euro.
Si può applicare tale trucchetto fiscale per i redditi di lavoro dipendenti, per i compensi percepiti dai lavoratori soci di cooperativa, per indennità e compensi a carico di terzi, per somme corrisposte a titolo di borsa di studio. E, ancora, per somme e valori in relazione agli uffici di amministratore, per le remunerazioni dei sacerdoti, per prestazioni pensionistiche e per altri assegni periodici.
Esistono poi le detrazioni fiscali per oneri, sempre sull’IRPEF, e che interessano molte spese sostenute l’anno di imposta precedente. Per poterne usufruire, bisogna presentare domanda in sede di dichiarazione dei redditi. Per tutti i lavoratori dipendenti con un reddito annuo inferiore ai 28.000 euro, c’è inoltre modo di richiedere il trattamento integrativo sui redditi. Che viene riconosciuto con una somma massima di 100 euro da versare in busta paga.
Concludiamo con la previdenza complementare e con i fringe benefit. La prima dà modo di ridurre la tassazione in busta paga con un sistema di contribuzione a fondi di pensione supplementari. Se un lavoratore versa parte dello stipendio così, ha possibilità di dedurre dal reddito imponibile. La seconda, invece, rappresenta tutti gli elementi aggiuntivi della retribuzione vera e propria. Con beni e servizi che possono venire offerti ai lavoratori e che possono raggiungere un valore massimo di 1.000 euro.