All’interno dei vecchi portamonete potrebbe esserci nascosta una piccola fortuna: ecco quali sono le lire rare che valgono fino a 4.000 euro.
Anche il più forte difensore dell’euro conserva, in fondo al cuore, un po’ di nostalgia e amore per la vecchia lira. Ebbene, esistono monete da 1, 2, 5 e 10 lire che oggi possono valere più di 4.000 euro. Esse fanno parte della serie dei quattro valori, coniate dalla Zecca di Roma, e sono opere del medaglista e scultore bolognese Giuseppe Romagnoli.
Un anno fa, queste piccole gemme sono state vendute all’Asta Bolaffi, tenutasi a Torino dal 7 al 9 giugno. Partendo da una base di 3.000 euro, qualcuno è riuscito ad aggiudicarsele per un totale di 4.400 euro. Se trovate tali monete in casa, ora sapete che potrebbero valere una piccola fortuna. Tuttavia, è importante notare che gli esemplari che hanno raggiunto questo valore erano tutti in Fior di Conio, il che significa che erano perfettamente conservati sia nel materiale che nella lucentezza. Ma anche fossero leggermente usurate, vale comunque la pena provare, visto il valore massimo.
Vecchie lire rare: qual è la moneta che vale fino a 4.000 euro
Sono passati 17 anni da quel 28 febbraio 2002, quando l’euro è entrato ufficialmente nelle nostre vite. Oggi, a distanza di tutto questo tempo, potrebbe però essere arrivato il momento di tirare fuori le vecchie monete, perché potrebbero rappresentare una piccola fortuna. In breve, infatti, il valore delle lire è aumentato considerevolmente.
La loro valutazione dipende da diversi fattori: l’anno di conio, il materiale, la diffusione, lo stato di conservazione ed eventuali errori presenti. Le monete più ricercate sono quelle della prima serie, a tiratura bassissima, prodotta tra il 1946 e il 1947. La più preziosa è quella da 10 lire del 1947, che può superare i 4.000 euro.
Questo esemplare si distingue per l’effige di un cavallo alato da una parte e un ramo d’ulivo dall’altra. Ma tra le più ricercate ci sono anche le 5 lire del 1955, le quali possono valere fino a 2.000 euro grazie alla loro rarità, essendo state coniate in soli 400 mila esemplari. Le 50 lire del 1958, prodotte in una serie limitata di 800 mila monete, valgono anch’esse 2.000 euro.
Le 2 lire del 1947 vengono acquisite a 1800 euro; mentre la lira del 1947, con il ramo d’arancio e il frutto maturo da un lato e la donna con il capo ornato di spighe dall’altro, può valere 1500 euro. Le 5 lire del 1946, che per decenni sono state tra le monete più diffuse in circolazione, oggi sono considerate rare se realizzate in un materiale chiamato Italma (Italiano Alluminio Magnesio), e possono valere 1200 euro.
Se si possiedono vecchie lire, potrebbe valere la pena controllare il loro stato di conservazione e consultare un esperto numismatico per una valutazione precisa. Queste monete, che una volta erano comuni nella vita quotidiana, potrebbero ora avere un valore inaspettato.