Michele Di Gaetano, originario di Palermo ma cresciuto a Chivasso, ha sempre avuto una passione per il disegno e la meccanica. In Spagna ha creato una bici dal design innovativo.
Dopo aver conseguito il diploma come perito meccanico e fronteggiato le difficoltà del mercato del lavoro post-2009, Michele non si è dato per vinto.
La sua determinazione lo ha portato a sfruttare le ore libere dal lavoro di consegna pizze per frequentare un corso di disegno, dove ha iniziato a delineare i contorni del suo sogno: creare qualcosa di unico e personale. La scelta è ricaduta su una bicicletta che potesse incarnare la sua visione estetica senza trascurare l’aspetto funzionale.
Per Michele, la bicicletta rappresenta molto più di un semplice mezzo di trasporto; è uno strumento attraverso il quale esprimere una sfida contro le convenzioni dello stile e promuovere una mentalità più etica nei confronti dell’ambiente.
Il suo obiettivo era chiaro: realizzare una “custom bike” che fosse allo stesso tempo bella da vedere e piacevole da guidare. Dopo anni dedicati al disegno automobilistico, Michele ha voluto mettere alla prova la sua creatività progettando qualcosa che fosse totalmente suo.
Trasferitosi a Barcellona nel 2015 grazie a opportunità lavorativa nel settore automotive, Michele si è immerso in un ambiente ricco di stimoli creativi.
È qui che nasce Kekosa Bike, frutto dell‘incontro tra l’ingegnosità italiana e l’effervescente panorama culturale catalano. Il nome “Kekosa”, ispirato alle curiose domande dei locali sulle sue creazioni, simboleggia non solo l’identità del brand ma anche il ponte culturale costruito da Michele nella città spagnola.
Attualmente, con due prototipi all’attivo e dieci biciclette vendute tra Barcellona e Valencia, Michele sta vedendo i frutti del suo impegno. Le sue creazioni attirano l’attenzione sia nelle fiere dedicate agli appassionati sia online sui social media.
Ogni bicicletta Kekosa può essere personalizzata secondo i gusti del cliente, con prezzi che variano dai 600 ai 1000 euro in base alle specifiche scelte.
Nonostante la nostalgia per l’Italia, Michele non prevede al momento un ritorno nella sua terra natale; troppo forte è il legame con la rete di collaboratori e ammiratori costruita a Barcellona.
Guardando al futuro con ottimismo, continua a lavorare su nuovi progetti sempre improntati all’idea di miglioramento sociale ed ambientale – come i generatori per torri eoliche – mantenendo vivo il desiderio di espandere ulteriormente la produzione delle sue bici artigianali senza perdere quella cura dei dettagli che ne definisce l’essenza.
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