Chi soffre di celiachia ha diritto alla legge 104? Non è affatto scontato, tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
La celiachia è un’infiammazione permanente conseguente al consumo di glutine in persone predisposte per genetica. Il glutine è presente nel grano, nell’orzo e nella segale. Si tratta di una sostanza proteica che si trova in gran parte degli alimenti a base di frumento come il pane, la pizza, la pasta, i biscotti, snack dolci e salati. Un celiaco oltre ad accusare i sintomi, talvolta anche gravi, subisce un danno ulteriore, poiché non assorbe le sostanze nutritive, rischiando dunque la malnutrizione.
Si tratta di una patologia che va prontamente diagnosticata, se non curata infatti può avere degli effetti impattanti, talvolta irreversibili. Le cause di questa malattia sono essenzialmente due: la predisposizione genetica, o una massiccia quantità di glutine introdotta nel periodo dello svezzamento. I sintomi più comuni sono: diarrea, gonfiore e dolore addominale, perdita di peso e rallentamento della crescita nei più piccoli. Nelle donne possono comparire anche: disturbi del ciclo mestruale, disturbi gravidanza, etc.
Legge 104, possono averla anche coloro che soffrono di celiachia?
La celiachia può anche essere silente, presentarsi dunque senza nessun sintomo, è dunque necessario sottoporsi a degli screening preventivi. La diagnosi viene effettuata dai medici attraverso l’esame obiettivo. Si tratta dunque di una malattia che può compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane, per questo in molti si chiedono se coloro che convivono con la celiachia abbiano il diritto al riconoscimento dell’invalidità civile secondo la legge 104. I benefici della legge 104 non vengono riconosciuti per automatismo a tutti i celiaci.
Sono attribuiti soltanto a coloro che hanno una forma di inabilità dovuta alla malattia, come ad esempio problemi di apprendimento, di relazione e di integrazione nell’ambito professionale, circostanze che possono indurre il soggetto all’emarginazione. Dunque coloro che soffrono di celiachia debbono dimostrare di avere un grado di invalidità pari almeno al 33%. Soltanto in questi casi il celiaco ha diritto al riconoscimento dell’invalidità civile e, in ogni caso ci sono delle differenze in ragione del diverso livello di invalidità.
Ad esempio, un celiaco che non soffra di sintomi gravi, che non siano dunque tali da inficiare il corretto svolgimento delle sue mansioni quotidiane, non avrà un benefici pari a quello di un soggetto che invece, a causa della malattia, ha visto ridursi in modo sistematico la qualità della vita. Dunque, non è un riconoscimento che avviene sempre in presenza di una diagnosi di celiachia, dipende da quanto la malattia è grave e dal modo in cui il soggetto convive con essa.