La prima donna a compiere il giro del mondo in bici, è stata scaltra nel finanziarsi

Annie Londonderry, nata Annie Cohen Kapchovsky, rappresenta una figura emblematica nella storia dell’emancipazione femminile e dell’avventura.

La sua impresa di circumnavigare il globo in sella a una bicicletta tra il 1894 e il 1895 sfidò le convenzioni sociali dell’epoca, ponendola come un’icona indiscussa di coraggio e determinazione.

Bici giro mondo
Bicicletta, il giro del mondo (LadradiBiciclette.it)

Nata nell’attuale Lettonia nel 1870 o 1871, Annie emigrò negli Stati Uniti nel 1875 con la sua famiglia. Dopo aver perso entrambi i genitori all’età di sedici anni, si sposò con Simon Kopchovsky e insieme ebbero tre figli.

La necessità di contribuire al sostentamento della famiglia la portò a vendere spazi pubblicitari per vari quotidiani di Boston. L’idea del suo viaggio potrebbe essere stata ispirata da una scommessa fittizia tra due ricchi bostoniani sulla possibilità per una donna di compiere un giro del mondo in bicicletta in meno di 15 mesi.

Mentre pedalava attraverso continenti diversificati affrontando pregiudizi culturali ed enormi sfide fisiche, Annie dimostrò che le limitazioni imposte dalle convenzioni sociali possono essere superate con determinazione e ingegnosità.

La sua eredità continua a ispirare coloro che cercano libertà ed emancipazione attraverso l’esplorazione fisica ed emotiva del mondo che ci circonda.

Annie Londonderry: la prima donna a fare il giro del mondo in bicicletta

Il 27 giugno 1894 segnò l’inizio della straordinaria avventura di Annie Londonderry. Partita da Boston con indosso abiti tradizionali dell’epoca e armata solo della sua determinazione (e una pistola), affrontò immediatamente numerose sfide, perdendo peso significativamente già nel tragitto verso Chicago.

Il suo viaggio proseguì poi verso New York, da dove si imbarcò per Le Havre, dando inizio alla componente europea della sua avventura.

Donna giro del mondo in bici
Bici, la donna fa il giro del mondo (LadradiBiciclette.it)

Una delle caratteristiche più notevoli del viaggio fu la capacità di Annie Londonderry di finanziarlo attraverso metodi innovativi.

Vendendo spazi pubblicitari sulla sua bicicletta e su sé stessa, riuscì non solo a coprire le spese ma anche ad accumulare fondi durante le sue conferenze pubbliche dove narrava (talvolta esagerando) delle sue imprese.

Nonostante l’impatto immediato della sua impresa sulle convenzioni sociali dell’epoca riguardanti il ruolo delle donne nella società, la storia di Annie Londonderry rischiava l’oblio fino alla recente riscoperta grazie agli sforzi del pronipote Peter Zheutlin.

Il suo libro “Il giro del mondo in bicicletta” ha riportato alla luce questa incredibile avventura dimostrando ancora una volta quanto sia importante ricordare figure come quella di Annie per comprendere pienamente i progressi nell’emancipazione femminile.

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