Le app di messaggistica sono diventate fondamentali nella nostra vita quotidiana, ma con esse cresce anche il numero di truffe.
Recentemente, molti utenti hanno ricevuto sms da presunti conoscenti, rivelatisi poi tentativi di frode.
Questo articolo esplora la natura di queste truffe e offre consigli su come evitarle.
Oltre alla truffa su Telegram, esistono numerosi altri tentativi ingannevoli che mirano a compromettere la sicurezza dei nostri dati personali.
Tra questi vi sono falsi messaggi WhatsApp con prefissi internazionali insoliti come +91 o sms che simulano richieste d’aiuto da parte di familiari per indurre l’utente a cliccare su link dannosi.
Anche offerte lavorative fasulle possono celarsi dietro inviti ad accedere a link mascherati da contatti WhatsApp legittimi.
Truffa: un fenomeno in crescita
Un esempio tipico di questi tentativi fraudolenti si manifesta attraverso un messaggio che sembra provenire da un vecchio amico: “Ciao! Non ci vediamo da molto tempo“.
Questo sms arriva su Telegram e contiene un link pericoloso. Il pretesto è spesso legato a problemi con WhatsApp, invitando l’utente a cliccare sul link per comunicare tramite Telegram.
Tuttavia, questo gesto permette l’installazione di malware sul dispositivo dell’utente.
Per evitare spiacevoli conseguenze, la soluzione più sicura è eliminare immediatamente il messaggio e bloccare il mittente. Mentre le nuove generazioni hanno sviluppato una certa resilienza digitale contro queste frodi, gli utenti più anziani possono trovarsi in difficoltà nel riconoscere tali trappole.
Un indizio evidente della truffa è il prefisso del numero mittente: invece del classico +39 italiano si può notare un prefisso straniero come +252.
Affrontare il fenomeno delle truffe online richiede attenzione e prudenza. Riconoscere i segnali d’allarme e informarsi sulle modalità operative dei truffatori è essenziale per proteggere i propri dati personali e mantenere sicuri i dispositivi digitali che popolano la nostra vita quotidiana.