INPS: se non presenti questa dichiarazione scatta il blocco dell’assegno, allarme dei CAF

Per ottenere un importantissimo sussidio economico dall’INPS, è necessario inviare un’apposita documentazione. Scopriamo quale.

Sono numerose le misure economiche a sostegno dei soggetti in difficoltà, riconosciute mensilmente dall’INPS. In particolare, parliamo delle prestazioni che consentono a coloro che sono affetti da particolari patologie di ricevere adeguato sostegno affinché provvedano al proprio sostentamento quotidiano e alle cure.

Chi rischia di perdere l'assegno INPS
L’INPS riconosce specifici sussidi economici a determinate categorie di soggetti, ma è fondamentale rispettare i termini (ladradibiciclette.it)

Specifica tutela è riservata agli invalidi civili e alle persone impossibilitate a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, oppure incapaci di compiere i normali atti quotidiani. I sussidi possono essere di natura assistenziale (se non dipendono dall’esistenza di un rapporto assicurativo o dal versamento di contributi), oppure di natura previdenziale (se necessitano di determinate condizioni contributive).

I percettori delle prestazioni economiche di sostegno devono, tuttavia, possedere specifici requisiti, fissati dalla legge. Per accertare il diritto a percepire i benefici, inoltre, è necessario che i richiedenti presentino idonea documentazione medica. Tale adempimento è obbligatorio, soprattutto per un assegno molto comune, erogato dall’INPS. Vediamo di quale si tratta.

Sospensione dell’assegno INPS senza l’adeguata documentazione medica: chi deve presentarla?

I percettori di indennità di accompagnamento devono inviare, ogni anno, un apposito documento che serve ad accertare se ci siano stati ricoveri ospedalieri durante i 12 mesi e se questi sono stati gratuiti oppure a pagamento. Si tratta della cosiddetta dichiarazione di responsabilità e costituisce un adempimento essenziale per poter continuare a percepire la prestazione economica. Ai sensi della Legge n. 18/1980, infatti, gli invalidi civili ricoverati gratuitamente non hanno diritto all’indennità di accompagnamento.

A cosa serve la dichiarazione di responsabilità
Si rischia la sospensione dell’indennità di accompagnamento se non si presenta una specifica documentazione all’INPS (ladradibiciclette.it)

La sospensione del pagamento, tuttavia, scatta solo per i ricoveri di durata superiore a 30 giorni; mentre per i ricoveri in forma di day-hospital non è prevista alcuna limitazione. Questa viene predisposta anche nel caso di permanenza presso gli Hospice, ossia le strutture destinate ai malati in fase terminale. Le cure fornite, infatti, sono del tutto gratuite perché coperte dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il ricovero in una RSA, invece, non è valutato come gratuito se c’è una compartecipazione alle spese da parte del soggetto ricoverato. In tal caso, dunque, la misura economica può essere mantenuta se non copre integralmente la retta giornaliera. Dal 2011, la dichiarazione annuale di responsabilità per i percettori di indennità di accompagnamento viene inviata agli interessati tramite posta.

Questi ultimi possono inoltrarla telematicamente tramite i CAF, oppure personalmente attraverso il portale INPS. La normativa, infine, prevede una procedura semplificata per i disabili intellettivi o psichici, per i quali basta presentare un certificato redatto dal medico di base o da uno specialista, comprovante la loro condizione. Tale modalità è riconosciuta anche per i neonati invalidi civili con disabilità intellettiva o psichica.

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