INPS: pensioni bloccate e bisogna restituire i soldi, importante mettersi in regola

L’INPS ha comunicato a tutti che le pensioni potrebbero essere bloccata e che c’è la probabilità di restituire i soldi per mettersi in regola.

La pensione è un diritto che spetta a tutti coloro che ne rientrano per determinati requisiti, ma non è detto che una volta raggiunta questa duri in eterno. Il diretto o la diretta interessata, infatti, rischia di perdere l’assegno mensile. Proprio per questo l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha sottolineato quanto sia importante mettersi in regola.

INPS pensioni bloccate
INPS blocca le pensioni a chi non è in regola – ladradibiciclette.it

Il pensionato o la pensionata rischia seriamente di perdere l’assegno pensionistico che riceve ogni mese. Non ci si riferisce però alle prestazioni collegate a redditi o altri requisiti specifici che se vengono disattesi durante la fruizione della prestazione, potrebbero portare a una revoca. In questo caso il discorso si estende alle pensioni anticipate che potrebbero essere perdute nel momento in cui i diretti interessati commettono un errore grossolano.

Pensioni anticipate cancellate dall’INPS: ecco chi corre il rischio

Non è una cosa impossibile perdere la pensione e dover dare indietro i soldi percepiti in quello stesso anno in cui è arrivato il provvedimento di revoca. È una situazione che è già accaduta a coloro che hanno preso l’assegno attraverso le misure di APE sociale, solo per chi l’ha presa nel 2024, e Quota 103, dove il rischio c’è sempre stato.

INPS pensioni anticipate cancellate
Attenzione a chi ha Quota 103 e APE Sociale – ladradibiciclette.it

Il tutto parte dal divieto di cumulare i redditi da pensione con i compensi da lavoro. Si tratta di un vincolo che attualmente esiste per entrambe le misure. Coloro che escono dal lavoro dai 63,5 anni di età con l’APE sociale o a partire dai 62 anni di età con la Quota 103, non bisogna lavorare per tutta la durata dell’anticipo rispetto all’assegno pensionistico di vecchiaia.

Con le due misure APE Sociale e Quota 103 c’è il divieto di lavorare per chi esce dal lavoro e il vincolo deve essere necessariamente rispettato fino a raggiungere i 67 anni di età. In pratica, coloro che escono fuori dal lavoro con queste due misure possono svolgere solo piccole attività di lavoro autonomo occasionale, come lezioni private a giovani studenti o cose simili.

In ogni caso, devono rispettare il vincolo dei 5.000 euro all’anno. Se l’INPS si rende conto che un pensionato è tornato a lavorare, sospende subito la prestazione pensionistica assegnata in precedenza. In questo caso, quindi, il diretto interessato avrà l’obbligo di restituire la somma della pensione percepita a partire dal mese di gennaio dell’anno stesso.

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