INPS chiarisce i termini di 3 bonus a disposizione delle famiglie oltre l’Assegno Unico

Le famiglie possono contare su tre straordinarie agevolazioni economiche, che consentono di incrementare lo stipendio fino a 3.000 euro.

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato vecchi bonus e ne ha introdotti di nuovi. Negli ultimi mesi, infatti, gli effetti della crisi economica hanno inciso notevolmente sulle finanze delle famiglie, stremate dal rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità e delle bollette di luce, acqua e gas.

Quali sono i bonus disponibili per le famiglie
Le famiglie possono contare su diverse agevolazioni oltre all’Assegno Unico (ladradibiciclette.it)

Il Governo ha deciso di adottare provvedimenti per incrementare il reddito netto dei lavoratori e proteggere gli stipendi dall’inflazione. Le misure previste consentono anche di diminuire il carico fiscale delle imprese, fungendo da incentivo per le nuove assunzioni.

In particolare, due dei nuovi bonus introdotti dall’ultima Manovra finanziaria sono erogati dall’INPS, mentre uno direttamente dai datori di lavoro. Scopriamo a quanto ammontano i benefici, a chi sono rivolti e quali sono i requisiti per richiederli.

Bonus famiglie: i vantaggi sono incredibili

L’Esecutivo ha predisposto delle nuove agevolazioni economiche per i lavoratori e le lavoratrici, per contrastare l’aumento dell’inflazione. Si tratta del Bonus mamma, del Bonus Meloni e dell’esenzione fiscale dei fringe benefits.

Il primo è rivolto alle lavoratrici con figli a carico e consiste nella decontribuzione totale degli oneri previdenziali che vanno corrisposti all’INPS. In pratica, le beneficiarie sono sollevate dal pagamento della quota di contributi a proprio carico. In questo modo, si otterrà un aumento dello stipendio di ben 3.000 euro all’anno.

Cosa sapere su 3 agevolazioni per le famiglie
I 3 nuovi bonus consentono di aumentare lo stipendio dei lavoratori (ladradibiciclette.it)

Per il 2024, l’incentivo spetta a coloro che hanno due figli, dei quali il più piccolo under 10; per il 2025 e il 2026, invece, la decontribuzione al 100% potrà essere richiesta dalle lavoratrici con almeno tre figli, fino al raggiungimento della maggiore età del più piccolo.

Il Bonus Meloni, invece, consiste nella decontribuzione del 6-7% sulla quota a carico dei lavoratori. Nel dettaglio, il taglio del 7% riguarda coloro che percepiscono una retribuzione mensile fino a 1.923 euro, mentre il taglio del 6% i dipendenti che hanno una retribuzione mensile fino a 2.692 euro. L’agevolazione non va richiesta, ma viene applicata automaticamente dal datore di lavoro.

La legge di Bilancio 2024, infine, ha incrementato a 1.000 euro l’importo di esenzione fiscale dei cd. fringe benefits, ossia i beni e i servizi offerti al dipendente dal datore di lavoro, che non concorrono alla formazione del reddito (ad esempio, buoni pasto, auto aziendali, buoni carburante). Si tratta di misure ricomprese nel welfare aziendale, riconosciute dal datore unilateralmente, oppure in virtù di accordi individuali con il lavoratore o di accordi sindacali. Solo per il 2024, inoltre, l’esenzione è aumentata a 2.000 euro per i dipendenti con figli.

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