E’ possibile andare in pensione con cinque mesi di anticipo senza dover attendere il compimento dei 67 anni: ecco cosa bisogna fare.
La pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni di età e con 20 anni di contributi maturati durante la carriera lavorativa. Alcuni lavoratori possono anticipare questo traguardo di cinque mesi. Vediamo a quali condizioni.
Ogni lavoratore ha sempre in mente il momento del pensionamento soprattutto quando si avvicinano i 60 anni. Da una parte c’è il forte desiderio di lasciare il mondo del lavoro per godersi il meritato riposo, dedicarsi agli hobby, alla famiglia e agli amici. Dall’altra parte c’è il timore di non poter mantenere la qualità della vita a cui si è abituati a causa di un assegno troppo basso.
Spesso le pensioni anticipate riducono nettamente l’importo della pensione, sia perché si accumulano meno anni di contributi – e nel sistema di calcolo contributivo hanno un peso importante – sia perché alcuni scivoli prevedono tagli significativi. Se avete scartato l’idea di andare in pensione due, quattro o più anni prima dei 67 anni per evitare un assegno basso, potreste considerare la possibilità di anticipare almeno di cinque mesi.
Il sistema previdenziale italiano vuole tutelare i lavoratori che svolgono mansioni faticose e pesanti. Ecco perché li ha esclusi dall’adeguamento alla speranza di vita per il biennio 2019/2020. Di conseguenza è possibile andare in pensione cinque mesi prima del compimento dei 67 anni. Tale opportunità è concessa a chi svolge occupazioni usuranti come lavori nelle cave, in galleria, nelle cave o miniere, in cassoni ad aria compressa, ad alte temperature.
Sono inclusi nel beneficio i palombari, i lavoratori del vetro caso, chi lavora in spazi ristretti, chi asporta l’amianto. L’anticipo vale anche per i lavoratori notturni e i dipendenti con turni di lavoro notturno per minimo 6 ore in 64 giorni lavorativi all’anno oppure per i lavoratori che svolgono 3 ore di lavoro tra la mezzanotte e le cinque del mattino.
Altri lavori ammessi sono quelli svolti alle dipendenze di imprese su cui operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (prodotti dolciari, macchine per cucire, costruzione di autoveicoli, elettrodomestici, apparecchi. Infine sono considerati lavoratori addetti a mansioni usuranti i conducenti di veicoli con capienza minima di 9 posti. I cinque mesi di anticipo sono rivolti anche agli addetti a lavori gravosi (conduttori di gru, conciatori di pelli, conduttori mezzi pesanti…). Tutti i lavoratori citati possono andare in pensione a 66 anni e 7 mesi con 30 anni di contributi.
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